La città
Servizio igiene urbana, ora all'attenzione dei Noe
Al Comune arriva la diffida da parte della ditta appaltatrice
Altamura - martedì 28 febbraio 2012
17.20
I carabinieri del Noe (Nucleo operativo ecologico) su ordine del sostituto procuratore della Dda Desirèe Digeronimo, la scorsa settimana, si sono recati negli uffici comunali di Altamura per acquisire atti predisposti dall'amministrazione del sindaco Mario Stacca riguardanti la gestione dei rifiuti pubblici.
La ditta appaltatrice, intanto, a seguito della disposta procedura negoziata, ha diffidato il Comune avviando un contenzioso e inviando un atto di significazione. Nello specifico, la società contesta all'amministrazione Stacca di non aver rispettato il vecchio contratto stipulato nel 2002 che consentiva di proseguire il servizio per altri 6 mesi alle stesse condizioni vigenti qualora il Comune alla scadenza contrattuale non avesse aggiudicato di nuovo l'appalto.
Con una ordinanza il Comune ha prorogato l'appalto per 60 giorni, e con una procedura negoziata (considerata illegittima dalla ditta Tra.De.Co.) verrà affidato il servizio per un anno alla ditta che farà l'offerta più bassa, in attesa di un nuovo appalto. Al momento sono cinque le imprese che hanno chiesto di partecipare, ma il loro nominativo è tenuto segreto per evitare una "turbativa d'asta".
La ditta appaltatrice, intanto, a seguito della disposta procedura negoziata, ha diffidato il Comune avviando un contenzioso e inviando un atto di significazione. Nello specifico, la società contesta all'amministrazione Stacca di non aver rispettato il vecchio contratto stipulato nel 2002 che consentiva di proseguire il servizio per altri 6 mesi alle stesse condizioni vigenti qualora il Comune alla scadenza contrattuale non avesse aggiudicato di nuovo l'appalto.
Con una ordinanza il Comune ha prorogato l'appalto per 60 giorni, e con una procedura negoziata (considerata illegittima dalla ditta Tra.De.Co.) verrà affidato il servizio per un anno alla ditta che farà l'offerta più bassa, in attesa di un nuovo appalto. Al momento sono cinque le imprese che hanno chiesto di partecipare, ma il loro nominativo è tenuto segreto per evitare una "turbativa d'asta".