La città
Semi di legalità: un patto tra scuole e prefetto
Nunziante: "La sicurezza deve essere partecipata"
Altamura - giovedì 19 marzo 2015
10.38
La scuola può e deve dare un contributo alla ricostruzione etica della società, piantando "semi di legalità" nelle giovani generazioni.
Questo il messaggio che emerge dalla terza giornata della legalità, celebrata ieri presso il Cinema Grande e promossa dalle scuole cittadine Liceo Cagnazzi, capofila della rete, Ii.SS. "De Nora", "Padre Pio", "S. Francesco d'Assisi" e "Don Dimilani", i cui studenti affollavano la sala, alla presenza del sindaco Mario Stacca e le autorità militari.
Ospite d'onore il prefetto Antonio Nunziante, che con gli istituti altamurani ha sottoscritto un protocollo chiamato "A scuola di legalità", nell'ambito di un progetto ministeriale che ha messo in rete le scuole del territorio per sensibilizzare gli studenti al tema del rispetto delle regole.
"La scuola è l'ultimo baluardo di aggregazione", ha dichiarato il prof. Biagio Clemente introducendo l'incontro, mentre per la collega Marisa D'Agostino "occorre proiettare l'azione fuori dalle scuole, rendendo i giovani cittadini attivi e autori del benessere sociale". Un auspicio fatto proprio dal sindaco Stacca, che ha esortato i giovani a diventare "sentinelle del territorio, collaborando con le forze dell'ordine".
Proprio i giovani sono protagonisti del progetto, e da loro, oltre che da docenti e genitori, sono venuti diversi interventi e domande al prefetto sui temi più pregnanti dell'attualità e che vedono gli adolescenti vittime ma spesso anche autori di fenomeni di illegalità, come il bullismo, la dipendenza da alcol e droghe, la ludopatia, la prostituzione minorile.
Domande al quale il prefetto Nunziante risponde sottolineando che "la repressione non basta, serve soprattutto prevenzione. C'è bisogno di sicurezza partecipata, i genitori hanno il dovere di controllare e non delegare ad altri, perché la legalità riguarda tutti: da solo, come esponente delle istituzioni, non vado da nessuna parte".
Doveroso un riferimento ai drammatici fatti di largo Nitti: "Le indagini procedono – dichiara il prefetto – abbiate fiducia nelle istituzioni". Una fiducia che può e deve iniziare a partire dalla scuola.