
Scuola e Lavoro
Scuola "IV Novembre", i disagi
Un solo ingresso per scuola primaria e infanzia. Ma i genitori non ci stanno
Altamura - lunedì 22 ottobre 2012
Il 1° circolo didattico "IV Novembre" comprende sia la scuola primaria che quella dell'infanzia. L'indirizzo è viale Martiri. Ed è anche l'unico ingresso per i due ordini di scuole con tutti i disagi che possono derivarne. Non si pensi solamente al traffico intasato e all'afflusso di gente che inevitabilmente si creano nelle ore di apertura dei cancelli, sia di inizio che di fine lezioni. La questione che più sta preoccupando un nutrito gruppo di genitori di alunni che frequentano l'istituto riguarda in particolar modo la agibilità dell'ingresso in via Francesco Petrarca. Al momento è chiuso, a seguito della caduta di calcinacci, episodio che vide all'anno scorso l'intervento dei vigili del fuoco.
La storia è andata avanti per tutto l'anno scolastico passato, ma "adesso è ora di darne una soluzione", dichiarano in coro gli interessati. La cancellata di via Petrarca dovrebbe consentire l'accesso alla scuola d'infanzia che occupa il piano terra dell'edificio. Anche il cortile di pertinenza non è ben messo, tanto che basta una piccola pioggia ad allagare tutto lo spazio antistante e ad ostacolare il passaggio dei pedoni. Ulteriore motivo per cui è stata decisa la chiusura definitiva.
Si entra, dunque, da viale Martiri. I genitori, però, non ci stanno. Numerosi sono, infatti, i disagi che si presentano. Innanzitutto l'ingresso è costituito da scale, superate le quali bisogna attraversare i corridoi del primo piano dello stabile e scendere altre scale per raggiungere le classi della scuola materna. Molte sono le mamme che accompagnano i propri figli e sono in attesa, scocciate dalla non facilità di accesso alla scuola. E ancor più numerosi sono i genitori che hanno a loro seguito passeggini con altri bimbi. Questi sono costretti a lasciare fuori i propri carrozzini e ad accompagnare i bambini con il peso dei seggiolini o dei più piccoli in braccio. Tutto questo nella scontata confusione che si crea dinanzi all'ingresso.
Più volte un comitato spontaneo di genitori si è interessato al miglioramento della scuola. Ma non sempre ha trovato la condivisione delle iniziative. Basti pensare che lo stesso aveva contattato nel 2011 una ditta di giocattoli del nord Italia, disponibile a regalare giochi per giardino, previa spesa di spedizioni. Ma, come affermano i genitori stessi, non ci fu riscontro né da parte della scuola, né da parte delle istituzioni. Quale i motivi? Alle spese di spedizione, si sarebbero aggiunti i costi di montaggio delle giostre e di sistemazione del cortile. Insostenibili in tempi come questi. Intanto si infrange un sogno dei piccoli.
La storia è andata avanti per tutto l'anno scolastico passato, ma "adesso è ora di darne una soluzione", dichiarano in coro gli interessati. La cancellata di via Petrarca dovrebbe consentire l'accesso alla scuola d'infanzia che occupa il piano terra dell'edificio. Anche il cortile di pertinenza non è ben messo, tanto che basta una piccola pioggia ad allagare tutto lo spazio antistante e ad ostacolare il passaggio dei pedoni. Ulteriore motivo per cui è stata decisa la chiusura definitiva.
Si entra, dunque, da viale Martiri. I genitori, però, non ci stanno. Numerosi sono, infatti, i disagi che si presentano. Innanzitutto l'ingresso è costituito da scale, superate le quali bisogna attraversare i corridoi del primo piano dello stabile e scendere altre scale per raggiungere le classi della scuola materna. Molte sono le mamme che accompagnano i propri figli e sono in attesa, scocciate dalla non facilità di accesso alla scuola. E ancor più numerosi sono i genitori che hanno a loro seguito passeggini con altri bimbi. Questi sono costretti a lasciare fuori i propri carrozzini e ad accompagnare i bambini con il peso dei seggiolini o dei più piccoli in braccio. Tutto questo nella scontata confusione che si crea dinanzi all'ingresso.
Più volte un comitato spontaneo di genitori si è interessato al miglioramento della scuola. Ma non sempre ha trovato la condivisione delle iniziative. Basti pensare che lo stesso aveva contattato nel 2011 una ditta di giocattoli del nord Italia, disponibile a regalare giochi per giardino, previa spesa di spedizioni. Ma, come affermano i genitori stessi, non ci fu riscontro né da parte della scuola, né da parte delle istituzioni. Quale i motivi? Alle spese di spedizione, si sarebbero aggiunti i costi di montaggio delle giostre e di sistemazione del cortile. Insostenibili in tempi come questi. Intanto si infrange un sogno dei piccoli.