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Scuola e Lavoro

Scuola, come sviluppare una cittadinanza europea attiva

Un progetto presso l'Istituto comprensivo Bosco-Fiore. L'intervista alla prof.ssa Lucia Maiullari

Si sente spesso parlare di scuola, il più delle volte per eventi di cronaca. Raramente viene raccontata una scuola che cambia e che cerca degli strumenti didattici adatti ad una società in continuo movimento e a degli studenti sempre più esigenti. È ciò che ha fatto la dott.sa Eufemia Patella, dirigente dell'Istituto comprensivo Bosco – Fiore di Altamura, che ha aderito al programma settoriale Comenius formazione in servizio, facente parte del programma europeo LLP (Longlife Learning Programme). L'adesione a tale programma aiuta i docenti e gli alunni a sviluppare la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea ed aiuta i giovani ad acquisire le competenze di base necessarie per sviluppare una cittadinanza europea attiva. Con la professoressa Lucia Maiullari, cercheremo di approfondire questo progetto.

Professoressa potrebbe presentarsi e parlarci del progetto Comenius a cui lei ha partecipato?
Sono una docente di inglese, quest'anno la nostra scuola ha partecipato al Progetto multilaterale Comenius dal titolo: "Different stories, different languages same roots" con ben 8 paesi europei : Spagna, Inghilterra, Francia, Turchia, Polonia, Norvegia, Romania, Grecia e naturalmente Italia. Oltre a fare parte dello staff, ho anche vinto una borsa di studio di formazione individuale Comenius e lo scorso marzo, dal 9 al 7, ho frequentato un corso di aggiornamento a Maidstone in UK dal titolo: Creative activities and motivating materials for the secondary classroom tenuto da Lucy Norris docente universitaria a Brighton e collaboratrice dell'OUP (Oxford University Press). Ho deciso di partecipare a questo corso, perché volevo migliorare le mie strategie didattiche per teenagers, in maniera da motivare sempre di più i ragazzi ad imparare una lingua straniera . Al corso eravamo 17 docenti provenienti da diversi paesi europei: 5 Italiani 1 Tedesca 3 Svedesi 1 macedone 1 slovacca e 2 lituani. Questo mi ha permesso anche di confrontare il sistema scolastico italiano con quello di altri paesi e di approfondire ed il modo di vivere degli inglesi.

Ritiene questa esperienza utile per lei e per i suoi alunni?
Quest'esperienza è stata utilissima sia per me, perché' mi ha permesso di migliorare le mie competenze linguistiche e didattiche, sia per gli alunni, perché riproporrò in classe tutte le strategie apprese durante il corso. Inoltre, a seguito del corso, una docente ha creato un blog dal titolo Englishforfunandmore, dove tutti noi docenti, ci scambiamo informazioni utili e attività alternative e divertenti per insegnare inglese. In questo modo anche i ragazzi possono allargare i loro orizzonti culturali e apprendere ciò che di buono e innovativo proviene da altri paesi. Per esempio l'utilizzo di laptop e nuove tecnologie a scuola, aiuta a migliorare la comunicazione orale della lingua straniera

Oggi si parla molto della mancanza di prospettive per i giovani, cosa ritiene che possa e debba fare la scuola per aiutare le nuove generazioni? Come dicevo prima: utilizzare più tecnologia. La scuola italiana è troppo legata al libro cartaceo che propone una lingua standard, molto distante da quella parlata. Oggi è vero si assiste ad una crisi non solo economica, ma anche sociale ed, oserei dire, anche antropologica. Quindi consiglio alle nuove generazioni, ed anche ai miei alunni, soprattutto a quelli di terza media, non solo di studiare, ma di cogliere tutte le opportunità che L'Europa ci offre come: il Mia, la Mobilita individuale degli alunni. Tutte iniziative che permettono di passare un periodo di 3 mesi all'estero in una scuola e di frequentare le lezioni lì. Oppure l'Erasmus e tante altre occasioni, per apprendere una lingua straniera che permetta di potersi muovere liberamente in Europa. La scuola dovrebbe essere più vicina ai giovani e ai loro interessi, offrendo stage e possibilità di fare esperienze pratiche e reali, non solo teoriche. Il contatto con docenti straniere potrà esser utile in futuro per stabilire gemellaggi tra i ragazzi nostri e quelli di altre scuole. Inoltre si potranno formare gruppi di ragazzi della nostra scuola interessati ad una vacanza studio in Inghilterra.

A cura di Lorenzo Loizzo
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