Politica
Schittulli responsabile nazionale dell’Unione Province Italiane per le Politiche Socio-Sanitarie
“Restituire in maniera effettiva ai cittadini il diritto alla salute”
Murgia - venerdì 26 febbraio 2010
18.35
Un nuovo impegno è stato affidato a Francesco Schittulli. Durante la riunione che si è svolta ieri a Roma, l'Assemblea Nazionale dell'Unione delle Province Italiane ha deciso di nominare il Presidente dell'Unione delle Province Pugliesi e della Provincia di Bari responsabile nazionale dell'UPI (Unione Province Italiane) per le Politiche Socio-Sanitarie.
"Accolgo questa responsabilità con grande entusiasmo – ha affermato Schittulli - consapevole che il settore delle politiche socio-sanitarie richiede da un lato grandissimo impegno, dall'altro è decisivo per una società come la nostra che per progredire deve garantire a se stessa un nuovo approccio al tema della salute pubblica, in modo da restituire in maniera effettiva ai cittadini il diritto alla salute così come questo è previsto dalla Costituzione. Obiettivo che potrebbe essere raggiunto solo se alle Province fossero affidati poteri di coordinamento e di gestione in tema di sanità".
Nel corso dell'Assemblea Nazionale, l'Unione delle Province Italiane ha approvato una piattaforma di proposte in vista delle prossime elezioni regionali, con l'obiettivo di promuovere la realizzazione di un vero e proprio sistema regionale delle autonomie locali.
Tra le proposte approvate:
- l'auspicio che le Regioni si concentrino sulle funzioni legislative e trasferiscano ai Comuni le funzioni legate al governo di prossimità ed alle Province le funzioni legate al governo di area vasta, in particolare per quanto riguarda il coordinamento dello sviluppo locale, la scuola, la formazione ed il lavoro, l'ambiente, le infrastrutture, il governo del territorio, la polizia locale;
- l'abolizione degli enti, delle agenzie e degli apparati amministrativi che operano sul territorio (ATO su acque e rifiuti e Consorzi di bonifica), attribuendo alle Province le relative funzioni;
- l'indicazione che le Province diventino punto di riferimenti per l'insieme dei Comuni del territorio provinciale per il coordinamento delle proposte e per l'esercizio delle discipline relative all'esercizio associato delle funzioni comunali;
- il superamento del sistema delle deleghe, per dare attuazione ai conferimenti di funzione a Comuni e Province;
- un patto di stabilità regionale, soprattutto relativamente alle spese d'investimento per lo sviluppo delle infrastrutture e del territorio;
- un patto tra le autonomie locali e le Regioni per il coordinamento della finanza pubblica del territorio;
- un nuovo sistema di governante tra le Regioni e le Autonomie locali, con l'approvazione di leggi regionali di istituzione e di disciplina del Consiglio delle Autonomie locali.
"Accolgo questa responsabilità con grande entusiasmo – ha affermato Schittulli - consapevole che il settore delle politiche socio-sanitarie richiede da un lato grandissimo impegno, dall'altro è decisivo per una società come la nostra che per progredire deve garantire a se stessa un nuovo approccio al tema della salute pubblica, in modo da restituire in maniera effettiva ai cittadini il diritto alla salute così come questo è previsto dalla Costituzione. Obiettivo che potrebbe essere raggiunto solo se alle Province fossero affidati poteri di coordinamento e di gestione in tema di sanità".
Nel corso dell'Assemblea Nazionale, l'Unione delle Province Italiane ha approvato una piattaforma di proposte in vista delle prossime elezioni regionali, con l'obiettivo di promuovere la realizzazione di un vero e proprio sistema regionale delle autonomie locali.
Tra le proposte approvate:
- l'auspicio che le Regioni si concentrino sulle funzioni legislative e trasferiscano ai Comuni le funzioni legate al governo di prossimità ed alle Province le funzioni legate al governo di area vasta, in particolare per quanto riguarda il coordinamento dello sviluppo locale, la scuola, la formazione ed il lavoro, l'ambiente, le infrastrutture, il governo del territorio, la polizia locale;
- l'abolizione degli enti, delle agenzie e degli apparati amministrativi che operano sul territorio (ATO su acque e rifiuti e Consorzi di bonifica), attribuendo alle Province le relative funzioni;
- l'indicazione che le Province diventino punto di riferimenti per l'insieme dei Comuni del territorio provinciale per il coordinamento delle proposte e per l'esercizio delle discipline relative all'esercizio associato delle funzioni comunali;
- il superamento del sistema delle deleghe, per dare attuazione ai conferimenti di funzione a Comuni e Province;
- un patto di stabilità regionale, soprattutto relativamente alle spese d'investimento per lo sviluppo delle infrastrutture e del territorio;
- un patto tra le autonomie locali e le Regioni per il coordinamento della finanza pubblica del territorio;
- un nuovo sistema di governante tra le Regioni e le Autonomie locali, con l'approvazione di leggi regionali di istituzione e di disciplina del Consiglio delle Autonomie locali.