Politica
Scandalo tangenti: dalla maggioranza solo silenzio in attesa del Prefetto
Il Movimento Ora: "Indignati da questo comportamento"
Altamura - martedì 25 luglio 2017
9.52
"Abbiamo il dovere civico e morale di indignarci".
Questo il commento del Movimento Ora dopo lo scandalo tangenti che ha coinvolto il sindaco di Altamura Giacinto Forte.
Un'analisi politica per stigmatizzare l'atteggiamento del primo cittadino rimasto ufficialmente in carica nonostante le misure restrittive imposte a suo carico dalla magistratura e per stigmatizzare l'atteggiamento della maggioranza consiliare chiusa da giorni in un assordante silenzio.
"Il nostro appello – si legge in una nota del movimento - qualora i prossimi giorni non fossero teatro di una presa di coscienza da parte della maggioranza dei Consiglieri Comunali, che fosse il Prefetto a porre fine a questa triste pagina non prorogando questa inutile agonia. E' difficile immaginare un calvario amministrativo targato Rifino, peraltro, senza alcuna legittimazione popolare".
"L'intervento della Magistratura – si legge ancora - è stato il tragico sigillo sulla condotta di un Governo che non è mai nato e che ha trasferito l'esistenza di equilibri fortemente ed oggettivamente contaminati. La sconcertante gestione della vicenda Cava Pontrelli, delega assessorile ancora nelle mani del facente funzioni Rifino; la gestione del tema rifiuti; le varianti urbanistiche e la maldestra ripartizione delle deleghe e degli incarichi, hanno palesemente evidenziato, sin da subito e in modo lampante, una gestione della cosa pubblica decisamente ad uso privatistico".
Parole pesanti contro cui la maggioranza resta silente e indifferente. In assenza di una linea comune, nei giorni scorsi solo i consiglieri Petrara e Colonna hanno espresso piena fiducia nelle capacità gestionali del vice sindaco Rifino e soprattutto nelle qualità morali del sindaco Forte.
Ad oggi tuttavia non è dato sapere se e quando sarà convocato il consiglio comunale richiesto dalle opposizioni.
Questo il commento del Movimento Ora dopo lo scandalo tangenti che ha coinvolto il sindaco di Altamura Giacinto Forte.
Un'analisi politica per stigmatizzare l'atteggiamento del primo cittadino rimasto ufficialmente in carica nonostante le misure restrittive imposte a suo carico dalla magistratura e per stigmatizzare l'atteggiamento della maggioranza consiliare chiusa da giorni in un assordante silenzio.
"Il nostro appello – si legge in una nota del movimento - qualora i prossimi giorni non fossero teatro di una presa di coscienza da parte della maggioranza dei Consiglieri Comunali, che fosse il Prefetto a porre fine a questa triste pagina non prorogando questa inutile agonia. E' difficile immaginare un calvario amministrativo targato Rifino, peraltro, senza alcuna legittimazione popolare".
"L'intervento della Magistratura – si legge ancora - è stato il tragico sigillo sulla condotta di un Governo che non è mai nato e che ha trasferito l'esistenza di equilibri fortemente ed oggettivamente contaminati. La sconcertante gestione della vicenda Cava Pontrelli, delega assessorile ancora nelle mani del facente funzioni Rifino; la gestione del tema rifiuti; le varianti urbanistiche e la maldestra ripartizione delle deleghe e degli incarichi, hanno palesemente evidenziato, sin da subito e in modo lampante, una gestione della cosa pubblica decisamente ad uso privatistico".
Parole pesanti contro cui la maggioranza resta silente e indifferente. In assenza di una linea comune, nei giorni scorsi solo i consiglieri Petrara e Colonna hanno espresso piena fiducia nelle capacità gestionali del vice sindaco Rifino e soprattutto nelle qualità morali del sindaco Forte.
Ad oggi tuttavia non è dato sapere se e quando sarà convocato il consiglio comunale richiesto dalle opposizioni.