La città
San Michele e il silenzio della soprintendenza
Stacca: "I lavori mai autorizzati nonostante le tante riunioni"
Altamura - lunedì 6 luglio 2015
9.00
Chiedere conto alla soprintendenza.
E' questa la richiesta avanzata dall'ex sindaco di Altamura, Mario Stacca che a proposito del crollo del muro perimetrale della chiesa San Michele delle Grotte avvenuta lo scorso 17 giugno, torna a puntare il dito contro la Soprintendenza archeologica.
La richiesta è capire perché "con un progetto approvato e finanziato dal Comune, la soprintendenza archeologica non ha dato seguito ad esprimere il proprio parere sul progetto di riqualificazione nonostante tutti sapevano le precarie condizioni delle murature" accusa Stacca.
Lavori, per un costo complessivo di 99.000 euro, che miravano alla realizzazione di un sistema di contenimento con palificata per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza della sede stradale di via Madonna della Croce e del sito di S. Michele delle Grotte in Altamura. lavori già affidai con una gara pubblica all'impresa "Paternoster Giuseppe & Figli snc", prima in graduatoria per aver presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa. Lavori finanziati e bloccati negli uffici comunali in attesa del parere della soprintendenza.
"Eppure il parere è stato chiesto più e più volte" ribadisce Stacca.
E che il sito fosse sensibile e bisognoso di messa in sicurezza lo si evince anche dai verbali degli incontri intercorsi già dal 2014 tra il Comune, l'Abcm, la Soprintendenza e l'Acquedotto pugliese a cui al stessa amministrazione ha chiesto di bloccare i lavori per la realizzazione del tronco di fogna onde evitare di cerare danni alla chiesa rupestre e agli ipogei.
Risale a giugno 2014 la prima comunicazione inviata da palazzo di città all'acquedotto pugliese a proposito "dell'imminente affidamento dei lavori di recupero e consolidamento del muretto della chiesa presente in via Madonna della Croce" con la relativa richiesta di "sospendere i lavori di potenziamento della rete fognaria". Una richiesta confermata anche il luglio successivo dopo un incontro tra comune e soprintendenza nel corso del quale è stato concordato "vista la mancata chiusura delle procedure di affidamento dei lavori di consolidamento del muretto, si ravvisa la necessità di tenere sospesi i lavori di potenziamento del tronco fognante".
Da ultimo a dicembre del 2014 a conclusione di un ennesimo sopralluogo con i dirigenti dell'ufficio tecnico, l'assessore ai lavori pubblici e un rappresentante dell'Abcm, si comunicava alla Acquedotto pugliese che "i lavori sul tronco fognario non potevano essere ripresi neanche utilizzando misure supplementari(ovvero scavando a mano) visto che i lavori di recupero del sito rupestre da effettuarsi a cura del Comune di Altamura ed inizialmente previsti in tempi brevi, per ragione di carattere amministrativo avrebbero potuto essere realizzati presumibilmente solo nel 2015".
Da ultimo, nel 2015 i lavori a carico dell'Acquedotto sono stati definitivamente sospesi e la situazione della chiesa rupestre si è ulteriormente aggravata. Da palazzo di città assicurano che a breve partiranno i lavori di messa in sicurezza ma non è dato sapere se e quando sarà realizzato il progetto di salvaguardia della chiesa stessa.
"Bisogna porre queste domande alla Soprintendenza" incalza l'ex sindaco.
E' questa la richiesta avanzata dall'ex sindaco di Altamura, Mario Stacca che a proposito del crollo del muro perimetrale della chiesa San Michele delle Grotte avvenuta lo scorso 17 giugno, torna a puntare il dito contro la Soprintendenza archeologica.
La richiesta è capire perché "con un progetto approvato e finanziato dal Comune, la soprintendenza archeologica non ha dato seguito ad esprimere il proprio parere sul progetto di riqualificazione nonostante tutti sapevano le precarie condizioni delle murature" accusa Stacca.
Lavori, per un costo complessivo di 99.000 euro, che miravano alla realizzazione di un sistema di contenimento con palificata per il ripristino delle condizioni minime di sicurezza della sede stradale di via Madonna della Croce e del sito di S. Michele delle Grotte in Altamura. lavori già affidai con una gara pubblica all'impresa "Paternoster Giuseppe & Figli snc", prima in graduatoria per aver presentato l'offerta economicamente più vantaggiosa. Lavori finanziati e bloccati negli uffici comunali in attesa del parere della soprintendenza.
"Eppure il parere è stato chiesto più e più volte" ribadisce Stacca.
E che il sito fosse sensibile e bisognoso di messa in sicurezza lo si evince anche dai verbali degli incontri intercorsi già dal 2014 tra il Comune, l'Abcm, la Soprintendenza e l'Acquedotto pugliese a cui al stessa amministrazione ha chiesto di bloccare i lavori per la realizzazione del tronco di fogna onde evitare di cerare danni alla chiesa rupestre e agli ipogei.
Risale a giugno 2014 la prima comunicazione inviata da palazzo di città all'acquedotto pugliese a proposito "dell'imminente affidamento dei lavori di recupero e consolidamento del muretto della chiesa presente in via Madonna della Croce" con la relativa richiesta di "sospendere i lavori di potenziamento della rete fognaria". Una richiesta confermata anche il luglio successivo dopo un incontro tra comune e soprintendenza nel corso del quale è stato concordato "vista la mancata chiusura delle procedure di affidamento dei lavori di consolidamento del muretto, si ravvisa la necessità di tenere sospesi i lavori di potenziamento del tronco fognante".
Da ultimo a dicembre del 2014 a conclusione di un ennesimo sopralluogo con i dirigenti dell'ufficio tecnico, l'assessore ai lavori pubblici e un rappresentante dell'Abcm, si comunicava alla Acquedotto pugliese che "i lavori sul tronco fognario non potevano essere ripresi neanche utilizzando misure supplementari(ovvero scavando a mano) visto che i lavori di recupero del sito rupestre da effettuarsi a cura del Comune di Altamura ed inizialmente previsti in tempi brevi, per ragione di carattere amministrativo avrebbero potuto essere realizzati presumibilmente solo nel 2015".
Da ultimo, nel 2015 i lavori a carico dell'Acquedotto sono stati definitivamente sospesi e la situazione della chiesa rupestre si è ulteriormente aggravata. Da palazzo di città assicurano che a breve partiranno i lavori di messa in sicurezza ma non è dato sapere se e quando sarà realizzato il progetto di salvaguardia della chiesa stessa.
"Bisogna porre queste domande alla Soprintendenza" incalza l'ex sindaco.