Economia
Salone del mobile, tante aspettative ma anche incognite
Evoluzione dei mercati risente dell'instabilità internazionale
Murgia - martedì 18 aprile 2023
11.45
Si apre oggi il 61esimo Salone del Mobile, il più importante evento fieristico per gli operatori del settore casa-arredamento a livello mondiale. Negli spazi di Fiera Milano Rho si prevedono numeri importanti, sia in termini di presenze di operatori - quasi 2 mila gli espositori presenti - che di visitatori attesi.
Il Salone è aperto sino al termine della settimana, quest'anno sul tema del design e della sostenibilità ambientale. Ogni anni la vetrina specializzata di Milano è il "termometro" della situazione per capire quali potranno essere gli scenari economici. Quasi in contemporanea si svolge la fiera di High Point nella Carolina del Nord (22-26 aprile), un altro appuntamento atteso ma Milano è la prima scelta.
Come sempre, è molto nutrita la partecipazione di aziende di Altamura e, complessivamente, del territorio murgiano. In questo non ci sono distinzioni di confini, il polo del salotto appulo-lucano ha le stesse necessità ed esigenze.
Sulle aspettative e sulle incognite del 2023, riportiamo le riflessioni di Confindustria Basilicata espresse dal presidente della sezione legno e arredo Saverio Calia.
"E' un'edizione particolarmente importante – spiega il presidente della sezione Legno e Arredo, Saverio Calia – per aziende che hanno dimostrato straordinaria capacità di resilienza, economica e sociale, ma anche forte propensione all'innovazione che sta condizionando il percorso di evoluzione di ognuna di esse. Le nostre imprese, fortemente orientate all'internazionalizzazione, hanno mostrato un grande dinamismo reagendo, anche meglio delle attese, alle tante difficoltà di contesto intervenute in questo ultimo anno, come l'impennata del costo delle materie prime, il caro energia e le ricadute del conflitto in Ucraina. Hanno continuato a crescere, nonostante le criticità, grazie alla spinta innovativa che le contraddistingue sempre più. Le previsioni per il prossimo futuro sono ancora caratterizzate da forte incertezza. Gli scenari geopolitici instabili condizionano l'andamento dei nostri mercati di riferimento, in particolare quello russo e cinese. Ma non ci perdiamo d'animo. Saremo presenti a Milano e agli altri eventi fieristici internazionali in programma nei prossimi mesi per far conoscere al mondo il nostro saper fare, frutto di qualità, capacità creativa e ricerca".
"Sono stati raggiunti importanti risultati ma – continua Calia - il cammino è tutt'altro che concluso. È importante comprendere che un modello di economia circolare pienamente compiuto deve puntare sull'ecodesign, cioè su una progettazione basata sull'impiego efficiente di risorse e materiali, che consenta di limitare l'impatto ambientale legato alla produzione anche attraverso la riduzione della quantità di rifiuti generati, intervenendo su durabilità, riparabilità, possibilità di aggiornamento e riciclabilità dei prodotti stessi. Al contempo, è necessario puntare sempre più l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Questo comporta la necessità di far affidamento su competenze adeguate. L'impresa sostenibile crea nuovo e qualificato lavoro".
Le imprese del settore, dunque, sono alle prese con sfide complesse che richiedono una continua riconversione in chiave sostenibile. "Non possiamo essere lasciati soli in questo percorso. È importante innanzitutto che l'Europa sia compatta nella definizione di una politica industriale che consenta di reggere la sfida globale della competitività. A livello nazionale, non è più rinviabile un forte intervento di taglio del costo del lavoro che dia più risorse alle imprese e ai lavoratori. Un'azione che riteniamo prioritaria, soprattutto in questo particolare momento storico".
Il Salone è aperto sino al termine della settimana, quest'anno sul tema del design e della sostenibilità ambientale. Ogni anni la vetrina specializzata di Milano è il "termometro" della situazione per capire quali potranno essere gli scenari economici. Quasi in contemporanea si svolge la fiera di High Point nella Carolina del Nord (22-26 aprile), un altro appuntamento atteso ma Milano è la prima scelta.
Come sempre, è molto nutrita la partecipazione di aziende di Altamura e, complessivamente, del territorio murgiano. In questo non ci sono distinzioni di confini, il polo del salotto appulo-lucano ha le stesse necessità ed esigenze.
Sulle aspettative e sulle incognite del 2023, riportiamo le riflessioni di Confindustria Basilicata espresse dal presidente della sezione legno e arredo Saverio Calia.
"E' un'edizione particolarmente importante – spiega il presidente della sezione Legno e Arredo, Saverio Calia – per aziende che hanno dimostrato straordinaria capacità di resilienza, economica e sociale, ma anche forte propensione all'innovazione che sta condizionando il percorso di evoluzione di ognuna di esse. Le nostre imprese, fortemente orientate all'internazionalizzazione, hanno mostrato un grande dinamismo reagendo, anche meglio delle attese, alle tante difficoltà di contesto intervenute in questo ultimo anno, come l'impennata del costo delle materie prime, il caro energia e le ricadute del conflitto in Ucraina. Hanno continuato a crescere, nonostante le criticità, grazie alla spinta innovativa che le contraddistingue sempre più. Le previsioni per il prossimo futuro sono ancora caratterizzate da forte incertezza. Gli scenari geopolitici instabili condizionano l'andamento dei nostri mercati di riferimento, in particolare quello russo e cinese. Ma non ci perdiamo d'animo. Saremo presenti a Milano e agli altri eventi fieristici internazionali in programma nei prossimi mesi per far conoscere al mondo il nostro saper fare, frutto di qualità, capacità creativa e ricerca".
"Sono stati raggiunti importanti risultati ma – continua Calia - il cammino è tutt'altro che concluso. È importante comprendere che un modello di economia circolare pienamente compiuto deve puntare sull'ecodesign, cioè su una progettazione basata sull'impiego efficiente di risorse e materiali, che consenta di limitare l'impatto ambientale legato alla produzione anche attraverso la riduzione della quantità di rifiuti generati, intervenendo su durabilità, riparabilità, possibilità di aggiornamento e riciclabilità dei prodotti stessi. Al contempo, è necessario puntare sempre più l'approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Questo comporta la necessità di far affidamento su competenze adeguate. L'impresa sostenibile crea nuovo e qualificato lavoro".
Le imprese del settore, dunque, sono alle prese con sfide complesse che richiedono una continua riconversione in chiave sostenibile. "Non possiamo essere lasciati soli in questo percorso. È importante innanzitutto che l'Europa sia compatta nella definizione di una politica industriale che consenta di reggere la sfida globale della competitività. A livello nazionale, non è più rinviabile un forte intervento di taglio del costo del lavoro che dia più risorse alle imprese e ai lavoratori. Un'azione che riteniamo prioritaria, soprattutto in questo particolare momento storico".