Territorio
Riordino Province, un decreto che fa discutere
Altamura nell'incertezza. Stacca: "Quando avremo una maggioranza, se ne parlerà in sede di Consiglio comunale"
Altamura - mercoledì 25 luglio 2012
12.33
Tempi di riordino delle Province. Lo prevede il decreto sulla spending review (d.l. 6 luglio 2012 n. 95) che parla chiaro: "le Province di Roma, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria sono soppresse, con contestuale istituzione delle relative città metropolitane, il 1° gennaio 2014, ovvero precedentemente, alla data della cessazione o dello scioglimento del consiglio provinciale" (art. 18, co. 1).
Sarebbero ben 64 le Province soppresse delle attuali 107 appartenenti alle Regioni a statuto ordinario e 14 delle Regioni a statuto speciale. Di queste solo 43 sono destinate a sopravvivere.
In Puglia, almeno sui documenti, scompare la neonata Bat e Bari (al momento salva, ma destinata a scomparire con l'elevazione del capoluogo di regione a città metropolitana). Brindisi e Taranto verrebbero invece accorpate. Anche i cugini lucani perderebbero la provincia di Matera. Entro il 1° gennaio 2014, dunque, 10 diventerebbero le città metropolitane. Bari è in questo elenco e perderà la provincia. Resta incerto il destino di due grossi comuni del nostro territorio murgiano: Altamura e Gravina in Puglia, che potrebbero lasciare Bari e venire accorpate in terra di Foggia o puntare alla vicina Matera.
Per il Sindaco Stacca è tutto da decidere. "Quando avremo una maggioranza, se ne parlerà in sede di Consiglio comunale". E come vanno le cose in maggioranza? "Male", risponde il primo cittadino che ci tiene ad aggiungere: "Ma non è morta".
Gli argomenti appesi ad un filo sarebbero tanti. E il riordino delle Province fa discutere. Parecchio. C'è chi rivendica antiche rivalità tra realtà vicine ma storicamente molto lontane. C'è chi lotta per conservare l'attuale assetto.
Due le opzioni segnate dal consigliere Enzo Colonna: "Guidare, con il peso che ci rinviene dall'essere la seconda comunità della provincia dopo Bari e con gli altri comuni della Murgia, il processo di costituzione e organizzazione della Città Metropolitana di Bari; oppure pensare - con Gravina, Santeramo, Laterza, Poggiorsini, con i comuni di confine - e lavorare ad organizzare la seconda provincia della Basilicata, venendo soppressa dal medesimo decreto quella di Matera".
Sarebbero ben 64 le Province soppresse delle attuali 107 appartenenti alle Regioni a statuto ordinario e 14 delle Regioni a statuto speciale. Di queste solo 43 sono destinate a sopravvivere.
In Puglia, almeno sui documenti, scompare la neonata Bat e Bari (al momento salva, ma destinata a scomparire con l'elevazione del capoluogo di regione a città metropolitana). Brindisi e Taranto verrebbero invece accorpate. Anche i cugini lucani perderebbero la provincia di Matera. Entro il 1° gennaio 2014, dunque, 10 diventerebbero le città metropolitane. Bari è in questo elenco e perderà la provincia. Resta incerto il destino di due grossi comuni del nostro territorio murgiano: Altamura e Gravina in Puglia, che potrebbero lasciare Bari e venire accorpate in terra di Foggia o puntare alla vicina Matera.
Per il Sindaco Stacca è tutto da decidere. "Quando avremo una maggioranza, se ne parlerà in sede di Consiglio comunale". E come vanno le cose in maggioranza? "Male", risponde il primo cittadino che ci tiene ad aggiungere: "Ma non è morta".
Gli argomenti appesi ad un filo sarebbero tanti. E il riordino delle Province fa discutere. Parecchio. C'è chi rivendica antiche rivalità tra realtà vicine ma storicamente molto lontane. C'è chi lotta per conservare l'attuale assetto.
Due le opzioni segnate dal consigliere Enzo Colonna: "Guidare, con il peso che ci rinviene dall'essere la seconda comunità della provincia dopo Bari e con gli altri comuni della Murgia, il processo di costituzione e organizzazione della Città Metropolitana di Bari; oppure pensare - con Gravina, Santeramo, Laterza, Poggiorsini, con i comuni di confine - e lavorare ad organizzare la seconda provincia della Basilicata, venendo soppressa dal medesimo decreto quella di Matera".