La città
Rifiuti, il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Tra.De.Co.
Il Comune potrebbe aprire le buste per la minigara. Sulla questione, Aria Fresca
Altamura - giovedì 19 aprile 2012
10.45
Lo scorso 23 marzo 2012 il Consiglio di Stato, con decreto a firma del dott. Marzio Branca, aveva sospeso la procedura di gara per assegnazione servizio di igiene urbana di Altamura fino al 17 aprile. Si è tenuta in suddetta data l'udienza in Camera di Consiglio, collegio della V sezione, con presidente Luciano Barra Caracciolo e relatore Fabio Franco Nero.
Respinto il ricorso della Tra.De.Co. che aveva impugnato l'ordinanza del Tar Puglia di diniego della sospensiva della procedura negoziata, ossia la minigara, per l'affidamento dei servizi per un anno. Il Consiglio di Stato ha condiviso le argomentazioni del Tar confermando "l'assenza di elementi di concretezza e gravità del pericolo di pregiudizio" lamentati dalla ditta. Ha aggiunto che l'interesse pubblico legato allo svolgimento della procedura è prevalente rispetto alla segretezza appellata dalla società. Il Comune di Altamura può procedere, dunque, all'apertura delle buste presentate per la gara-ponte.
La prossima udienza al Tar è prevista per il giorno 10 maggio, un appuntamento ravvicinato che potrebbe pur spingere l'amministrazione a rinviare l'apertura delle buste in attesa del giudizio conclusivo. Intanto, per altri 30 giorni, con un'ordinanza a firma del vicesindaco G. Centonze, è stato prorogato il servizio di igiene urbana affidato alla stessa Tra.De.Co..
Sulla questione si è espresso il Movimento Aria Fresca: "Si tratta del male minore" ammesso il rigetto del ricorso della società in sentenza del 10 maggio. E spiega: "Ove la Tra.De.Co. dovesse risultare vincitrice di questa gara ristretta e limitata a soli tre partecipanti (una procedura di urgenza, non preceduta dalla pubblicazione di un bando), in virtù del ricorso presentato al Tar, potrà sempre far valere, nel corso del giudizio, la lamentata riduzione del compenso rispetto all'attuale servizio. Se la tesi della ditta altamurana dovesse essere accolta con la sentenza di merito, ci troveremmo nella condizione di aver comunque affidato il servizio per un anno con una procedura d'urgenza tutta particolare, con i limiti che abbiamo denunciato nelle scorse settimane, senza però ottenere almeno il vantaggio da noi auspicato, vale a dire il risparmio di spesa di circa 800mila euro in un anno".
Respinto il ricorso della Tra.De.Co. che aveva impugnato l'ordinanza del Tar Puglia di diniego della sospensiva della procedura negoziata, ossia la minigara, per l'affidamento dei servizi per un anno. Il Consiglio di Stato ha condiviso le argomentazioni del Tar confermando "l'assenza di elementi di concretezza e gravità del pericolo di pregiudizio" lamentati dalla ditta. Ha aggiunto che l'interesse pubblico legato allo svolgimento della procedura è prevalente rispetto alla segretezza appellata dalla società. Il Comune di Altamura può procedere, dunque, all'apertura delle buste presentate per la gara-ponte.
La prossima udienza al Tar è prevista per il giorno 10 maggio, un appuntamento ravvicinato che potrebbe pur spingere l'amministrazione a rinviare l'apertura delle buste in attesa del giudizio conclusivo. Intanto, per altri 30 giorni, con un'ordinanza a firma del vicesindaco G. Centonze, è stato prorogato il servizio di igiene urbana affidato alla stessa Tra.De.Co..
Sulla questione si è espresso il Movimento Aria Fresca: "Si tratta del male minore" ammesso il rigetto del ricorso della società in sentenza del 10 maggio. E spiega: "Ove la Tra.De.Co. dovesse risultare vincitrice di questa gara ristretta e limitata a soli tre partecipanti (una procedura di urgenza, non preceduta dalla pubblicazione di un bando), in virtù del ricorso presentato al Tar, potrà sempre far valere, nel corso del giudizio, la lamentata riduzione del compenso rispetto all'attuale servizio. Se la tesi della ditta altamurana dovesse essere accolta con la sentenza di merito, ci troveremmo nella condizione di aver comunque affidato il servizio per un anno con una procedura d'urgenza tutta particolare, con i limiti che abbiamo denunciato nelle scorse settimane, senza però ottenere almeno il vantaggio da noi auspicato, vale a dire il risparmio di spesa di circa 800mila euro in un anno".