Territorio
Rifiuti, a Trani scoppia polemica che riguarda anche Altamura
Gli altamurani produrrebbero circa 34 Kg di rifiuti mensili pro capite. E il consigliere Ventricelli chiede a Nicastro notizie sulla discarica "Le Lamie"
Altamura - venerdì 18 giugno 2010
12.41
È polemica a Trani per la questione rifiuti. Una polemica che riguarda anche Altamura. Il capogruppo del Pd al consiglio comunale tranese Fabrizio Ferrante, in una nota, accusa l'amministrazione della città appartenente alla Bat di una cattiva gestione della questione Ato: "Tutti ricorderanno la polemica scaturita all'indomani delle dimissioni del sindaco (di Trani, Giuseppe Tarantini, ndr) dalla presidenza dell'Ato, il consorzio rifiuti del bacino Ba/1. Tutti ricorderanno anche il motivo, ovvero la mancata approvazione dell'adeguamento della tariffa per il conferimento dei rifiuti in discarica. Pochi ricorderanno invece che è stata l'attuale assessore all'ambiente del Comune di Trani, che in quel momento sostituiva il sindaco, a presiedere un'assemblea in cui si è deciso uno smacco alla città di Trani che adesso costerà all'Amiu centinaia di migliaia di euro".
In quel consesso, secondo le parole di Ferrante, si deliberò di fissare un aumento del 10% delle tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti per i comuni che non appartenevano al bacino Ba/1, ovvero Altamura, Poggiorsini, Gravina, Santeramo in Colle, Cassano Murge. L'aumento venne approvato e venne approvata anche una norma che individua quale beneficiario dei nuovi introiti non l'Amiu (ovvero il Comune di Trani), ma tutto il Consorzio Ato.
"Nella delibera, datata gennaio 2010 – aggiunge Ferrante - si stabiliva, inoltre, che tale aumento non avrebbe interessato i comuni del bacino Ba/1, i quali avrebbero continuato a pagare la stessa cifra, una delle più basse in Italia, per riempire di rifiuti la discarica di Puro Vecchio. I provvedimenti, manco a dirlo, furono approvati all'unanimità, con il voto favorevole del nostro assessore all'ambiente. Qualche mese dopo, invece, il sindaco ha deciso di lasciare la presidenza dell'Ato per protesta. Causa? Il mancato adeguamento della tassa sui rifiuti che il suo stesso assessore delegato aveva fatto approvare. L'Ato, in questi mesi, non ha potuto beneficiare dell'aumento di tariffa per i comuni che non fanno parte del bacino Ba/1. Ma in forza a quella delibera approvata a gennaio, l'Ato chiede all'azienda tranese di provvedere senza indugio alla restituzione al consorzio, creditore delle somme già incassate indebitamente nella misura complessiva di € 4,466 a tonnellata smaltita, ovvero 84.335,04 euro. Il prezzo beffardo da pagare per aver smaltito qui alle porte della nostra città circa 19.000 tonnellate di rifiuti provenienti da mezza Puglia".
Secondo l'assessore all'ambiente del Comune di Trani Pina Chiarello, "la situazione è molto più complessa di quel che appare", dal momento che "con alcuni di quei Comuni abbiamo un annoso contenzioso, intrapreso dalla amministrazione di centrosinistra". E aggiunge: "Per quanto alcuni sindaci Ato rifuggano dalla volontà di provvedere all'aumento della tariffa, certamente non potranno prescindere dall'aumento Istat che va garantito ex lege".
Secondo i dati sulla raccolta Rifiuti Solidi Urbani del nostro Comune, Altamura, tra gennaio e febbraio 2010, avrebbe prodotto 4.255.720 Kg di indifferenziata contro 328.870 Kg di differenziata. Quest'ultima, in percentuale, ammonta al 7% circa. Gli altamurani, secondo le ultime stime, produrrebbero circa 34 Kg di rifiuti mensili pro capite. Lo scorso anno, tra gennaio e febbraio, sono stati prodotti, ad Altamura, 3.968.071 Kg di indifferenziata contro 488.030 Kg di differenziata.
Intanto, il consigliere regionale Michele Ventricelli ha scritto all'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro circa lo stato dei lavori per la chiusura della discarica localizzata in contrada "Le Lamie", in agro di Altamura, e circa la sua successiva bonifica. "Come previsto dalle disposizioni regionali della passata legislatura, l'impianto in oggetto si avviava ad una percorso di postgestione e successiva bonifica. Pur comprendendo l'entità dei lavori, sarebbe opportuno informare la popolazione locale sulla situazione attuale del procedimento, capire cosi in che termini si intende cominciare a operare in tal senso e soprattutto scongiurare qualsiasi preoccupazione sugli eventuali danni arrecati all'ambiente e al territorio. E' altresì importante rispettare un obbligo di legge".
Poco prima dello scorso Natale, l'uscente assessore regionale all'Ecologia Onofrio Introna aveva inviato al sindaco di Altamura Mario Stacca una nota in cui sottolineava "che ormai da tempo si è provveduto a individuare quale sito alternativo per il conferimento dei rifiuti, nell'attuale gestione transitoria, l'impianto a servizio del bacino Ato Bari 1 gestito dall'Amiu di Trani".
Con ordinanza n. 84 del 23 aprile scorso, Nichi Vendola, commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, nonché presidente della Regione Puglia, ha disposto che, dal 27 aprile 2010, i rifiuti urbani dei Comuni di Santeramo, Cassano, Altamura, Gravina, Grumo, Poggiorsini e Toritto siano prima trasferiti nell'impianto gestito dall'AMIU-BA per essere sottoposti al trattamento preliminare di biostabilizzazione e da qui essere, successivamente, conferiti presso la discarica di Giovinazzo.
In quel consesso, secondo le parole di Ferrante, si deliberò di fissare un aumento del 10% delle tariffe per il conferimento in discarica dei rifiuti per i comuni che non appartenevano al bacino Ba/1, ovvero Altamura, Poggiorsini, Gravina, Santeramo in Colle, Cassano Murge. L'aumento venne approvato e venne approvata anche una norma che individua quale beneficiario dei nuovi introiti non l'Amiu (ovvero il Comune di Trani), ma tutto il Consorzio Ato.
"Nella delibera, datata gennaio 2010 – aggiunge Ferrante - si stabiliva, inoltre, che tale aumento non avrebbe interessato i comuni del bacino Ba/1, i quali avrebbero continuato a pagare la stessa cifra, una delle più basse in Italia, per riempire di rifiuti la discarica di Puro Vecchio. I provvedimenti, manco a dirlo, furono approvati all'unanimità, con il voto favorevole del nostro assessore all'ambiente. Qualche mese dopo, invece, il sindaco ha deciso di lasciare la presidenza dell'Ato per protesta. Causa? Il mancato adeguamento della tassa sui rifiuti che il suo stesso assessore delegato aveva fatto approvare. L'Ato, in questi mesi, non ha potuto beneficiare dell'aumento di tariffa per i comuni che non fanno parte del bacino Ba/1. Ma in forza a quella delibera approvata a gennaio, l'Ato chiede all'azienda tranese di provvedere senza indugio alla restituzione al consorzio, creditore delle somme già incassate indebitamente nella misura complessiva di € 4,466 a tonnellata smaltita, ovvero 84.335,04 euro. Il prezzo beffardo da pagare per aver smaltito qui alle porte della nostra città circa 19.000 tonnellate di rifiuti provenienti da mezza Puglia".
Secondo l'assessore all'ambiente del Comune di Trani Pina Chiarello, "la situazione è molto più complessa di quel che appare", dal momento che "con alcuni di quei Comuni abbiamo un annoso contenzioso, intrapreso dalla amministrazione di centrosinistra". E aggiunge: "Per quanto alcuni sindaci Ato rifuggano dalla volontà di provvedere all'aumento della tariffa, certamente non potranno prescindere dall'aumento Istat che va garantito ex lege".
Secondo i dati sulla raccolta Rifiuti Solidi Urbani del nostro Comune, Altamura, tra gennaio e febbraio 2010, avrebbe prodotto 4.255.720 Kg di indifferenziata contro 328.870 Kg di differenziata. Quest'ultima, in percentuale, ammonta al 7% circa. Gli altamurani, secondo le ultime stime, produrrebbero circa 34 Kg di rifiuti mensili pro capite. Lo scorso anno, tra gennaio e febbraio, sono stati prodotti, ad Altamura, 3.968.071 Kg di indifferenziata contro 488.030 Kg di differenziata.
Intanto, il consigliere regionale Michele Ventricelli ha scritto all'assessore regionale all'Ambiente Lorenzo Nicastro circa lo stato dei lavori per la chiusura della discarica localizzata in contrada "Le Lamie", in agro di Altamura, e circa la sua successiva bonifica. "Come previsto dalle disposizioni regionali della passata legislatura, l'impianto in oggetto si avviava ad una percorso di postgestione e successiva bonifica. Pur comprendendo l'entità dei lavori, sarebbe opportuno informare la popolazione locale sulla situazione attuale del procedimento, capire cosi in che termini si intende cominciare a operare in tal senso e soprattutto scongiurare qualsiasi preoccupazione sugli eventuali danni arrecati all'ambiente e al territorio. E' altresì importante rispettare un obbligo di legge".
Poco prima dello scorso Natale, l'uscente assessore regionale all'Ecologia Onofrio Introna aveva inviato al sindaco di Altamura Mario Stacca una nota in cui sottolineava "che ormai da tempo si è provveduto a individuare quale sito alternativo per il conferimento dei rifiuti, nell'attuale gestione transitoria, l'impianto a servizio del bacino Ato Bari 1 gestito dall'Amiu di Trani".
Con ordinanza n. 84 del 23 aprile scorso, Nichi Vendola, commissario delegato per l'Emergenza Ambientale, nonché presidente della Regione Puglia, ha disposto che, dal 27 aprile 2010, i rifiuti urbani dei Comuni di Santeramo, Cassano, Altamura, Gravina, Grumo, Poggiorsini e Toritto siano prima trasferiti nell'impianto gestito dall'AMIU-BA per essere sottoposti al trattamento preliminare di biostabilizzazione e da qui essere, successivamente, conferiti presso la discarica di Giovinazzo.