Politica
Rifino (PD): "Dopo il rodaggio, ora l'amministrazione deve cambiare passo"
Lunga e amara nota politica del consigliere comunale di maggioranza
Altamura - sabato 7 settembre 2019
Comunicato Stampa
"Abbiamo, in questo primo anno, rodato la macchina amministrativa. Ora però bisogna cambiare passo e dare la giusta svolta a questa Città. Se ci sarà il coraggio di farlo, io sarò disponibile". Lo afferma il consigliere comunale del Pd Marco Rifino in un comunicato in cui esamina il periodo finora trascorso in un poco più di un anno nella carica.
Di seguito il comunicato del consigliere Rifino.
"Siamo a circa un anno - dice Rifino - dalla celebrazione del primo consiglio comunale. Non nego a nessuno che mi aspettavo di vivere un'esperienza diversa. Mi rivedo molto (e inaspettatamente) in Rino Gaetano quando cantava, riferendosi ai politici, "partono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri", ma mi hanno insegnato che in politica le decisioni si prendono collettivamente e questo spesso contrasta con mille aspetti.
In oltre 10 anni di militanza politica mi sono spesso immaginato in un ruolo istituzionale e confidavo potesse essere diverso. L'elezione a consigliere comunale mi ha dato la giusta energia per poter affrontare le infinite questioni che vive Altamura. Pensavo che in questo ruolo si potesse essere incisivi per la risoluzione dei problemi della città, ascoltando le esigenze dei cittadini. Credevo lo si potesse fare senza avere troppi intoppi perché ci sono cose che non sono opinabili e non hanno colore politico, come ad esempio ridurre il traffico cittadino, avere maggiore attenzione per il decoro urbano, intraprendere azioni per far crescere Altamura. Invece ho scoperto che anche su cose che immaginavo ovvie vi sono almeno altre 24 idee diverse (una per ogni consigliere).
In questo anno ho capito che "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio". Ma ho imparato che se fai qualcosa nel mero interesse collettivo a qualcuno non andrà bene perché la politica dei like e delle visualizzazioni è più importante.
Ho capito che i veri decisori politici sono i dipendenti pubblici, ma solo alcuni di loro hanno compreso l'importanza del lavoro che svolgono, perché se una qualsiasi pratica arriva a conclusione in tempi brevi, dipende da loro, non dai politici di turno.
Ho capito che ci vuole quel pizzico di cattiveria perché spesso, l'educazione e il rispetto vengono scambiate per ingenuità.
Ho capito che qualsiasi decisione prenderai sarà criticata da tante persone. Ma ho imparato che ci vuole il giusto coraggio per fare cose mai fatte prima.
Ho capito che si sgomita per qualsiasi cosa e che le prime gomitate le riceverai dagli "amici", ma non ho imparato a sgomitare a mia volta.
Ad un certo punto ho pensato che la politica non è fatta per la brava gente, per chi vuole svolgere il proprio ruolo esattamente come andrebbe svolto: ascoltare le esigenze dei cittadini e risolvere i problemi, programmare una città per i prossimi 30 anni, dare respiro alle aziende che investono nel nostro territorio; ma non possiamo arrenderci.
È necessario che tutti i consiglieri siano coinvolti nelle decisioni da prendere affinché la responsabilità ricada su tutti coloro che sono stati democraticamente eletti per ricoprire ruoli di rappresentanza dei cittadini, senza tentare inutili prove di forza che porterebbero solo a divisioni e conclusioni inopportune.
"Questa amministrazione ha l'obbligo di cambiare la città in modo radicale. Ha l'obbligo di fare scelte coraggiose che non daranno un ritorno elettorale immediato, ma nel lungo periodo, sono certo, potranno restituire grandi soddisfazioni e una giovane e lungimirante classe politica deve avere l'ambizione di guardare alla Città che vogliamo per i prossimi 30 anni. Abbiamo, in questo primo anno, rodato la macchina amministrativa. Ora però bisogna cambiare passo e dare la giusta svolta a questa Città. Se ci sarà il coraggio di farlo, io sarò disponibile", conclude.
Di seguito il comunicato del consigliere Rifino.
"Siamo a circa un anno - dice Rifino - dalla celebrazione del primo consiglio comunale. Non nego a nessuno che mi aspettavo di vivere un'esperienza diversa. Mi rivedo molto (e inaspettatamente) in Rino Gaetano quando cantava, riferendosi ai politici, "partono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri", ma mi hanno insegnato che in politica le decisioni si prendono collettivamente e questo spesso contrasta con mille aspetti.
In oltre 10 anni di militanza politica mi sono spesso immaginato in un ruolo istituzionale e confidavo potesse essere diverso. L'elezione a consigliere comunale mi ha dato la giusta energia per poter affrontare le infinite questioni che vive Altamura. Pensavo che in questo ruolo si potesse essere incisivi per la risoluzione dei problemi della città, ascoltando le esigenze dei cittadini. Credevo lo si potesse fare senza avere troppi intoppi perché ci sono cose che non sono opinabili e non hanno colore politico, come ad esempio ridurre il traffico cittadino, avere maggiore attenzione per il decoro urbano, intraprendere azioni per far crescere Altamura. Invece ho scoperto che anche su cose che immaginavo ovvie vi sono almeno altre 24 idee diverse (una per ogni consigliere).
In questo anno ho capito che "fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio". Ma ho imparato che se fai qualcosa nel mero interesse collettivo a qualcuno non andrà bene perché la politica dei like e delle visualizzazioni è più importante.
Ho capito che i veri decisori politici sono i dipendenti pubblici, ma solo alcuni di loro hanno compreso l'importanza del lavoro che svolgono, perché se una qualsiasi pratica arriva a conclusione in tempi brevi, dipende da loro, non dai politici di turno.
Ho capito che ci vuole quel pizzico di cattiveria perché spesso, l'educazione e il rispetto vengono scambiate per ingenuità.
Ho capito che qualsiasi decisione prenderai sarà criticata da tante persone. Ma ho imparato che ci vuole il giusto coraggio per fare cose mai fatte prima.
Ho capito che si sgomita per qualsiasi cosa e che le prime gomitate le riceverai dagli "amici", ma non ho imparato a sgomitare a mia volta.
Ad un certo punto ho pensato che la politica non è fatta per la brava gente, per chi vuole svolgere il proprio ruolo esattamente come andrebbe svolto: ascoltare le esigenze dei cittadini e risolvere i problemi, programmare una città per i prossimi 30 anni, dare respiro alle aziende che investono nel nostro territorio; ma non possiamo arrenderci.
È necessario che tutti i consiglieri siano coinvolti nelle decisioni da prendere affinché la responsabilità ricada su tutti coloro che sono stati democraticamente eletti per ricoprire ruoli di rappresentanza dei cittadini, senza tentare inutili prove di forza che porterebbero solo a divisioni e conclusioni inopportune.
"Questa amministrazione ha l'obbligo di cambiare la città in modo radicale. Ha l'obbligo di fare scelte coraggiose che non daranno un ritorno elettorale immediato, ma nel lungo periodo, sono certo, potranno restituire grandi soddisfazioni e una giovane e lungimirante classe politica deve avere l'ambizione di guardare alla Città che vogliamo per i prossimi 30 anni. Abbiamo, in questo primo anno, rodato la macchina amministrativa. Ora però bisogna cambiare passo e dare la giusta svolta a questa Città. Se ci sarà il coraggio di farlo, io sarò disponibile", conclude.