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Cronaca
Richiesta d’aiuto per bimbo Leucemico B+, si tratta di una “bufala”
L’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze smentisce la notizia
Altamura - martedì 19 gennaio 2010
11.12
Da diversi giorni cellulari e caselle di posta elettronica sono intasate da sms ed e-mail contenenti il seguente messaggio: "Bimbo di 17 mesi necessita sangue gruppo B positivo per leucemia fulminante. Tel 3282694447 - Riccardo Capriccioli. E' urgente. Fate girare l'sms".
La cosiddetta "catena di Sant'Antonio" ha coinvolto associazioni e siti internet (la notizia è comparsa anche su facebook), che si sono prodigati, in buona fede, affinché la richiesta d'aiuto fosse diffusa.
Si tratta, in realtà, di una bufala risalente al 2007, oggetto di numerosi esposti che l'Ospedale Pediatrico Meyer ha fatto alle autorità giudiziarie e investigative. Il bambino esiste, ma non c'è mai stata carenza di sangue e il Meyer, che ha ospitato il piccolo paziente, si è prodigato affinché fossero effettuate tutte le cure necessarie.
Malgrado le numerose smentite dello stesso Ospedale, a distanza di circa tre anni qualcuno ha riproposto la catena. "E' una bufala per la quale si chiede la collaborazione di tutti affinché venga fermata", è scritto in un comunicato pubblicato dalla struttura pediatrica. L'Ospedale, inoltre, "ribadisce che questi appelli sono infondati. Inoltre diffida chiunque dal proseguire questa catena che ha come unico e deleterio effetto quello di paralizzare i centralini del Meyer, compromettendo l'attività sanitaria e quanti, nel tentativo di mettersi in contatto con l'Ospedale per emergenze e urgenze, non vi riescono a causa del blocco delle linee telefoniche".
La cosiddetta "catena di Sant'Antonio" ha coinvolto associazioni e siti internet (la notizia è comparsa anche su facebook), che si sono prodigati, in buona fede, affinché la richiesta d'aiuto fosse diffusa.
Si tratta, in realtà, di una bufala risalente al 2007, oggetto di numerosi esposti che l'Ospedale Pediatrico Meyer ha fatto alle autorità giudiziarie e investigative. Il bambino esiste, ma non c'è mai stata carenza di sangue e il Meyer, che ha ospitato il piccolo paziente, si è prodigato affinché fossero effettuate tutte le cure necessarie.
Malgrado le numerose smentite dello stesso Ospedale, a distanza di circa tre anni qualcuno ha riproposto la catena. "E' una bufala per la quale si chiede la collaborazione di tutti affinché venga fermata", è scritto in un comunicato pubblicato dalla struttura pediatrica. L'Ospedale, inoltre, "ribadisce che questi appelli sono infondati. Inoltre diffida chiunque dal proseguire questa catena che ha come unico e deleterio effetto quello di paralizzare i centralini del Meyer, compromettendo l'attività sanitaria e quanti, nel tentativo di mettersi in contatto con l'Ospedale per emergenze e urgenze, non vi riescono a causa del blocco delle linee telefoniche".