Territorio
Ricercatore altamurano vince prestigioso premio europeo
Ad Antonio Papangelo lo "Starting Grant" del Consiglio europeo della ricerca
Altamura - venerdì 14 gennaio 2022
17.22
L'altamurano Antonio Papangelo, 32enne ricercatore del Politecnico di Bari, pugliese di Altamura, ha vinto il prestigioso premio "Starting Grant" assegnato dal Consiglio europeo della ricerca (Erc – European Research Council) con il progetto "Surface". La notizia è stata comunicata dal Politecnico di Bari e commentata con orgoglio dal rettore Francesco Cupertino.
Come spiega il Politecnico, il Consiglio europeo della ricerca finanzia ricerche di frontiera, innovative, di grandi prospettive e supporta solo quei ricercatori che hanno seguito un percorso di ricerca eccellente, dimostrando intraprendenza, leadership, idee innovative, collaborazioni attive con un network internazionale, indipendenza scientifica attraverso il finanziamento di tre tipi di grant: "Starting Grant", "Consolidator Grant", "Advanced Grant". I Grant Erc sono i riconoscimenti più prestigiosi a cui un ricercatore può aspirare.
Papangelo, ricercatore del Politecnico presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management, si è ispirato ai gechi. L'idea parte dall'osservazione in natura: i gechi corrono sui soffitti a testa in giù e sulle pareti verticali. Dal punto di vista tecnologico ciò è ancora una sfida, un limite. Così nasce il progetto "Towards Future Interfaces With Tuneable Adhesion By Dynamic Excitation" (acronimo Surface) è il titolo del progetto che si propone di risolvere tali questioni. Per la sua realizzazione Antonio Papangelo impegna nove mesi di lavoro. Il finanziamento europeo è pari a 1,5 milioni di euro.
"L'obiettivo di "Surface" - spiega ancora il Politecnico - è quello di sfruttare superfici con una topografia opportunamente progettata insieme a delle micro-vibrazioni sovrapposte per non solo creare adesivi reversibili, ma per i quali è possibile regolare la forza di adesione in pochi millisecondi". Per quanto riguarda le possibili applicazioni, "i risultati di Surface hanno il potenziale di essere innovativi (ground-breaking) con un cambio di prospettiva in diversi settori. Si immagini un ambiente in cui robot soffici interagiscono con gli umani. Afferrare oggetti, spostarli, manipolarli richiede una elevata capacità di controllo delle forze di contatto tra un manipolatore (la mano, ad esempio) e gli oggetti circostanti. Nel settore spaziale è possibile immaginare applicazioni in cui si procede alla raccolta di rifiuti spaziali. Le superfici soffici adesive, infatti, si "attaccano" a qualsiasi tipo di oggetto (sia metallico o plastico), non hanno bisogno di "agganci" particolari perché essendo soffici si adattano autonomamente alle superfici dell'oggetto in questione. Superfici con forze adesive elevate ma controllabili rapidamente sarebbero ground-breaking nel settore dei robot soffici adibiti a compiti di ispezione, controllo, sorveglianza, manutenzione, particolarmente in ambienti difficili, dove non è possibile prevedere a priori su quale tipo di superfici opererà il robot o quali ostacoli (verticali, orizzontali) potrebbe incontrare".
Ecco il commento di Papangelo, rilasciato dal PoliBa: "Grazie ai fondi ricevuti con Surface vorrei fondare al Politecnico di Bari un laboratorio di Tribo-dinamica, dove utilizzare le tecnologie più avanzate di stampa 3D per realizzare le superfici progettate fino a scale più piccole di un micron (100 volte più piccolo di un capello) e testarle in presenza di micro-vibrazioni. Surface durerà 5 anni e prevede di impiegare altri sei ricercatori, oltre me".
Il percorso di studi di Papangelo finora è stato invidiabile. Maturità (2008) presso il Liceo Scientifico "Federico II di Svevia", con votazione 100/100 e lode. Quindi il percorso universitario nel Politecnico di Bari: laurea triennale (2011) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); laurea magistrale (2013) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Gestionale (2017). Attività di ricerca sono state svolte negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania.
Come spiega il Politecnico, il Consiglio europeo della ricerca finanzia ricerche di frontiera, innovative, di grandi prospettive e supporta solo quei ricercatori che hanno seguito un percorso di ricerca eccellente, dimostrando intraprendenza, leadership, idee innovative, collaborazioni attive con un network internazionale, indipendenza scientifica attraverso il finanziamento di tre tipi di grant: "Starting Grant", "Consolidator Grant", "Advanced Grant". I Grant Erc sono i riconoscimenti più prestigiosi a cui un ricercatore può aspirare.
Papangelo, ricercatore del Politecnico presso il Dipartimento di Meccanica Matematica e Management, si è ispirato ai gechi. L'idea parte dall'osservazione in natura: i gechi corrono sui soffitti a testa in giù e sulle pareti verticali. Dal punto di vista tecnologico ciò è ancora una sfida, un limite. Così nasce il progetto "Towards Future Interfaces With Tuneable Adhesion By Dynamic Excitation" (acronimo Surface) è il titolo del progetto che si propone di risolvere tali questioni. Per la sua realizzazione Antonio Papangelo impegna nove mesi di lavoro. Il finanziamento europeo è pari a 1,5 milioni di euro.
"L'obiettivo di "Surface" - spiega ancora il Politecnico - è quello di sfruttare superfici con una topografia opportunamente progettata insieme a delle micro-vibrazioni sovrapposte per non solo creare adesivi reversibili, ma per i quali è possibile regolare la forza di adesione in pochi millisecondi". Per quanto riguarda le possibili applicazioni, "i risultati di Surface hanno il potenziale di essere innovativi (ground-breaking) con un cambio di prospettiva in diversi settori. Si immagini un ambiente in cui robot soffici interagiscono con gli umani. Afferrare oggetti, spostarli, manipolarli richiede una elevata capacità di controllo delle forze di contatto tra un manipolatore (la mano, ad esempio) e gli oggetti circostanti. Nel settore spaziale è possibile immaginare applicazioni in cui si procede alla raccolta di rifiuti spaziali. Le superfici soffici adesive, infatti, si "attaccano" a qualsiasi tipo di oggetto (sia metallico o plastico), non hanno bisogno di "agganci" particolari perché essendo soffici si adattano autonomamente alle superfici dell'oggetto in questione. Superfici con forze adesive elevate ma controllabili rapidamente sarebbero ground-breaking nel settore dei robot soffici adibiti a compiti di ispezione, controllo, sorveglianza, manutenzione, particolarmente in ambienti difficili, dove non è possibile prevedere a priori su quale tipo di superfici opererà il robot o quali ostacoli (verticali, orizzontali) potrebbe incontrare".
Ecco il commento di Papangelo, rilasciato dal PoliBa: "Grazie ai fondi ricevuti con Surface vorrei fondare al Politecnico di Bari un laboratorio di Tribo-dinamica, dove utilizzare le tecnologie più avanzate di stampa 3D per realizzare le superfici progettate fino a scale più piccole di un micron (100 volte più piccolo di un capello) e testarle in presenza di micro-vibrazioni. Surface durerà 5 anni e prevede di impiegare altri sei ricercatori, oltre me".
Il percorso di studi di Papangelo finora è stato invidiabile. Maturità (2008) presso il Liceo Scientifico "Federico II di Svevia", con votazione 100/100 e lode. Quindi il percorso universitario nel Politecnico di Bari: laurea triennale (2011) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); laurea magistrale (2013) in Ingegneria meccanica (110/110 e lode); dottorato di ricerca in Ingegneria Meccanica e Gestionale (2017). Attività di ricerca sono state svolte negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania.