Scuola e Lavoro
Riapertura della scuola in sicurezza
E' il tema di un incontro in videoconferenza di un comitato cittadino
Altamura - sabato 2 gennaio 2021
La riapertura delle scuole di Altamura in sicurezza e la scuola in presenza da gennaio a giugno sono i temi al centro di un incontro in videoconferenza organizzato dal Comitato altamurano per il diritto alla salute e all'Istruzione, in programma domani pomeriggio, alle ore 17, sulla pagina Facebook del comitato.
Sono stati invitati tutti i dirigenti scolastici, la sindaca Rosa Melodia, la referente scuole della Asl Grazia Fortunato, esponenti sindacali della scuola, rappresentanti degli studenti, comitati di genitori pugliesi, nonché esponenti politici regionali e nazionali (Lopalco, Stea, Paolicelli e Masi).
"Le scuole pugliesi - spiega il comitato - hanno chiuso dopo appena un mese di lezioni e dopo un'estate passata ad organizzare le proprie sedi per una riapertura come previsto dalle linee guida ministeriali. La chiusura (totale o parziale) è avvenuta senza il supporto di dati chiari sull'andamento epidemico delle scuole. Parliamo volutamente di apertura/chiusura perché l'attività didattica in presenza, è l'unica che possa soddisfare il prerequisito essenziale dell'accessibilità pressoché universale da parte di tutti gli alunni al diritto all'Istruzione" - dichiarano le mamme de comitato.
"Il prossimo 7 gennaio - aggiunge il comitato - dopo mesi di stop incondizionato, fra dad e scuola "a richiesta", disagi e paure alimentate da chi doveva lavorare per la salute di tutti, le scuole riaprono, ma come? Gli studenti e le studentesse pugliesi sono, peraltro, i più penalizzati d'Italia: mentre nel resto del paese i loro coetanei continuavano a frequentare (anche nelle "zone rosse") i ragazzi pugliesi erano sballottati tra un'ordinanza regionale che rendeva facoltativa la presenza, l'ansia dei tanti genitori e le pressioni di maestre e insegnanti.
"A pagarne le spese - sottolineano ancora gli organizzatori - sono inevitabilmente i bambini ed i ragazzi, ma soprattutto bambine e ragazze che secondo una recente indagine condotta da Save the children sarebbero le più esposte al rischio dispersione. Siamo convinti che la scuola possa e debba riaprire in sicurezza per tutti a patto che ognuno (dalle scuole alla Regione, passando per Comune e ASL e famiglie) faccia la propria parte. Per questo abbiamo voluto convocare ad un tavolo unitario con tutti coloro che a vario titolo sono chiamati a riattivarsi in maniera coordinata affinché studenti e lavoratori possano tornare serenamente a scuola. I fondamentali diritti all'Istruzione ed alla Salute sono in stretta connessione, la scuola in presenza è insostituibile e tutto ciò necessità di un Sistema Sanitario regionale in piena efficienza oltre che di una discussione pubblica, franca e lontana dall'agone elettorale".
Sono stati invitati tutti i dirigenti scolastici, la sindaca Rosa Melodia, la referente scuole della Asl Grazia Fortunato, esponenti sindacali della scuola, rappresentanti degli studenti, comitati di genitori pugliesi, nonché esponenti politici regionali e nazionali (Lopalco, Stea, Paolicelli e Masi).
"Le scuole pugliesi - spiega il comitato - hanno chiuso dopo appena un mese di lezioni e dopo un'estate passata ad organizzare le proprie sedi per una riapertura come previsto dalle linee guida ministeriali. La chiusura (totale o parziale) è avvenuta senza il supporto di dati chiari sull'andamento epidemico delle scuole. Parliamo volutamente di apertura/chiusura perché l'attività didattica in presenza, è l'unica che possa soddisfare il prerequisito essenziale dell'accessibilità pressoché universale da parte di tutti gli alunni al diritto all'Istruzione" - dichiarano le mamme de comitato.
"Il prossimo 7 gennaio - aggiunge il comitato - dopo mesi di stop incondizionato, fra dad e scuola "a richiesta", disagi e paure alimentate da chi doveva lavorare per la salute di tutti, le scuole riaprono, ma come? Gli studenti e le studentesse pugliesi sono, peraltro, i più penalizzati d'Italia: mentre nel resto del paese i loro coetanei continuavano a frequentare (anche nelle "zone rosse") i ragazzi pugliesi erano sballottati tra un'ordinanza regionale che rendeva facoltativa la presenza, l'ansia dei tanti genitori e le pressioni di maestre e insegnanti.
"A pagarne le spese - sottolineano ancora gli organizzatori - sono inevitabilmente i bambini ed i ragazzi, ma soprattutto bambine e ragazze che secondo una recente indagine condotta da Save the children sarebbero le più esposte al rischio dispersione. Siamo convinti che la scuola possa e debba riaprire in sicurezza per tutti a patto che ognuno (dalle scuole alla Regione, passando per Comune e ASL e famiglie) faccia la propria parte. Per questo abbiamo voluto convocare ad un tavolo unitario con tutti coloro che a vario titolo sono chiamati a riattivarsi in maniera coordinata affinché studenti e lavoratori possano tornare serenamente a scuola. I fondamentali diritti all'Istruzione ed alla Salute sono in stretta connessione, la scuola in presenza è insostituibile e tutto ciò necessità di un Sistema Sanitario regionale in piena efficienza oltre che di una discussione pubblica, franca e lontana dall'agone elettorale".