Politica
Referendum, la presa di posizione del capogruppo del PD
Saverio Diperna: «Non posso, da cittadino, che esprimere la mia propensione per il "Si"». «Mi rivolgo a tutti chiedendo di andare a votare, non per gli altri ma per se stessi!»
Altamura - mercoledì 13 aprile 2011
12.08
Riceviamo e pubblichiamo la presa di posizione di Saverio Diperna, capogruppo del PD, sui referendum del 12 e 13 giugno:
Il 12 e 13 giugno p.v. circa 50 milioni di italiani si recheranno alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Ricordo, a titolo di cronaca, che il mancato accorpamento con le elezioni amministrative è stata una decisione imbarazzante, che ha determinato un costo per gli italiani pari a 400 milioni di Euro. Anche se ad oggi il PD nazionale evita ancora di prendere una posizione pubblica per il "Si" ai referendum, non posso, da cittadino, che esprimere la mia propensione per il "Si". Sembra che i referendum sull'acqua pubblica e il nucleare, malgrado la drammatizzazione che quest'ultimo ha avuto con il Giappone, siano lontani dall'essere compresi nella loro portata e immediatezza politica. Oggi la cultura, e non la politica, non può lasciare tutti noi indifferenti dinanzi alla grande opportunità per conciliare come cittadini la politica di questo paese e non solo.
Parliamo di acqua che è la vita! Parliamo di problemi di oggi, universali, per i quali la nostra generazione è chiamata e a rispondere per le generazioni future. Ecco perché dobbiamo sostenere il referendum, ovvero lo strumento per affrontare e risolvere una diatriba che va ben al di là dei nostri piccoli schemi mentali e che affronta concretamente un valore unico e importante come la vita.
Mi rivolgo a tutti chiedendo di andare a votare, non per gli altri ma per se stessi!
Il 12 e 13 giugno p.v. circa 50 milioni di italiani si recheranno alle urne per il referendum sull'acqua pubblica e il nucleare. Ricordo, a titolo di cronaca, che il mancato accorpamento con le elezioni amministrative è stata una decisione imbarazzante, che ha determinato un costo per gli italiani pari a 400 milioni di Euro. Anche se ad oggi il PD nazionale evita ancora di prendere una posizione pubblica per il "Si" ai referendum, non posso, da cittadino, che esprimere la mia propensione per il "Si". Sembra che i referendum sull'acqua pubblica e il nucleare, malgrado la drammatizzazione che quest'ultimo ha avuto con il Giappone, siano lontani dall'essere compresi nella loro portata e immediatezza politica. Oggi la cultura, e non la politica, non può lasciare tutti noi indifferenti dinanzi alla grande opportunità per conciliare come cittadini la politica di questo paese e non solo.
Parliamo di acqua che è la vita! Parliamo di problemi di oggi, universali, per i quali la nostra generazione è chiamata e a rispondere per le generazioni future. Ecco perché dobbiamo sostenere il referendum, ovvero lo strumento per affrontare e risolvere una diatriba che va ben al di là dei nostri piccoli schemi mentali e che affronta concretamente un valore unico e importante come la vita.
Mi rivolgo a tutti chiedendo di andare a votare, non per gli altri ma per se stessi!