Politica
Red. Ritardi nell’erogazione dell’identità
Il consigliere Colonna interpella il governo regionale
Altamura - domenica 1 ottobre 2017
Sono numerosi beneficiari del ReD, Reddito di Dignità, Pur avendo sottoscritto da mesi il "patto di inclusione" con i rispettivi Ambiti territoriali, non hanno ancora ricevuto le indennità spettanti senza una reale ragione.
A denunciare i ritardi regionali è il consigliere Enzo Colonna che dopo aver chiesto informazione agli uffici deputati ha riscontrato particolari difficoltà nelle procedure di accreditamento da parte dell'Inps.
"Il Reddito di Dignità della Regione Puglia è uno strumento di politica attiva di inclusione sociale, che prevede l'obbligatorietà di accompagnare il beneficio economico ad un percorso di attivazione (con esperienze formative e tirocini) del beneficiario e del suo nucleo familiare – ricorda Colonna che aggiunge - In numerosi casi, però, i beneficiari, pur avendo avviato da mesi i propri tirocini, non riescono a percepire, in tempi ragionevoli, l'indennità loro riconosciuta".
Il consigliere dopo le opportune verifiche ha interpellato gli uffici preposti e il governo regionale chiedendo di semplificare le procedure.
"Nell'immediato – spiega Colonna - è necessario rivedere in particolare i meccanismi di accreditamento, o eliminando del tutto il coinvolgimento dell'Inps, che sta rivelando gravi limiti in termini di organizzazione ed efficienza, o, se questo non è possibile, sollecitando l'Istituto previdenziale nazionale a dotarsi di un assetto organizzativo che consenta di superare incertezze e confusioni generate dalla sovrapposizione di ReD e SIA e, soprattutto, di assicurare tempestività nell'erogazione delle indennità".
"Dispiace rilevare come l'enorme sforzo che la Regione sta compiendo per questa misura rischi di essere vanificato o ben poco percepito dai diretti beneficiari in condizione di bisogno o di grave fragilità personale e familiare".
A denunciare i ritardi regionali è il consigliere Enzo Colonna che dopo aver chiesto informazione agli uffici deputati ha riscontrato particolari difficoltà nelle procedure di accreditamento da parte dell'Inps.
"Il Reddito di Dignità della Regione Puglia è uno strumento di politica attiva di inclusione sociale, che prevede l'obbligatorietà di accompagnare il beneficio economico ad un percorso di attivazione (con esperienze formative e tirocini) del beneficiario e del suo nucleo familiare – ricorda Colonna che aggiunge - In numerosi casi, però, i beneficiari, pur avendo avviato da mesi i propri tirocini, non riescono a percepire, in tempi ragionevoli, l'indennità loro riconosciuta".
Il consigliere dopo le opportune verifiche ha interpellato gli uffici preposti e il governo regionale chiedendo di semplificare le procedure.
"Nell'immediato – spiega Colonna - è necessario rivedere in particolare i meccanismi di accreditamento, o eliminando del tutto il coinvolgimento dell'Inps, che sta rivelando gravi limiti in termini di organizzazione ed efficienza, o, se questo non è possibile, sollecitando l'Istituto previdenziale nazionale a dotarsi di un assetto organizzativo che consenta di superare incertezze e confusioni generate dalla sovrapposizione di ReD e SIA e, soprattutto, di assicurare tempestività nell'erogazione delle indennità".
"Dispiace rilevare come l'enorme sforzo che la Regione sta compiendo per questa misura rischi di essere vanificato o ben poco percepito dai diretti beneficiari in condizione di bisogno o di grave fragilità personale e familiare".