Politica
Raccolta firme in piazza per il salario minimo
Iniziativa del Movimento 5 stelle e Semi di futuro
Altamura - giovedì 21 settembre 2023
9.01
Domenica mattina, 24 settembre, a partire dalle ore 11.00, le forze politiche e civiche che hanno sostenuto la coalizione Movimento 5 Stelle - Semi di Futuro saranno in piazza Duomo per la raccolta firme a favore della petizione nazionale a sostegno dell'approvazione della proposta di legge n. 1275 del 2023, presentata alla Camera dei Deputati per introdurre il salario minimo a 9 euro l'ora.
La proposta del salario minimo, che ha unito quasi tutte le forze di opposizione presenti in Parlamento, ha il fine di garantire tutti quei lavoratori che attualmente non sono adeguatamente tutelati nel loro diritto costituzionale ad un salario dignitoso. L'attuale maggioranza ha bloccato la discussione di tale proposta in Parlamento e la raccolta firme serve a dare ulteriore forza a questa misura di dignità. Quella del salario minimo previsto per legge è una battaglia di civiltà, contro il lavoro povero, che assume valore particolare dopo la revoca della misura del Reddito di Cittadinanza – solo parzialmente sostituito – senza considerare l'esigenza e l'urgenza di adeguate misure di contrasto alla povertà.
"Purtroppo questo governo – dichiara il consigliere Michele Loporcaro – anziché potenziare gli strumenti di contrasto alle povertà o immaginarne di nuovi e migliori, avvia una lotta ai poveri, descritti come "nullafacenti" e approfittatori, senza intervenire sulle situazioni strutturali che non fanno che aumentare i divari esistenti".
La proposta del salario minimo, che ha unito quasi tutte le forze di opposizione presenti in Parlamento, ha il fine di garantire tutti quei lavoratori che attualmente non sono adeguatamente tutelati nel loro diritto costituzionale ad un salario dignitoso. L'attuale maggioranza ha bloccato la discussione di tale proposta in Parlamento e la raccolta firme serve a dare ulteriore forza a questa misura di dignità. Quella del salario minimo previsto per legge è una battaglia di civiltà, contro il lavoro povero, che assume valore particolare dopo la revoca della misura del Reddito di Cittadinanza – solo parzialmente sostituito – senza considerare l'esigenza e l'urgenza di adeguate misure di contrasto alla povertà.
"Purtroppo questo governo – dichiara il consigliere Michele Loporcaro – anziché potenziare gli strumenti di contrasto alle povertà o immaginarne di nuovi e migliori, avvia una lotta ai poveri, descritti come "nullafacenti" e approfittatori, senza intervenire sulle situazioni strutturali che non fanno che aumentare i divari esistenti".