Politica
Questione rifiuti, "giochi di potere"?
Le riflessioni di Aria Fresca. "Tutto sulla pelle e con le tasche dei cittadini"
Altamura - sabato 3 marzo 2012
8.40
Aria Fresca puntualizza i passaggi che hanno segnato negli ultimi giorni la questione rifiuti. Ripercorre le parole del presidente del Tar, Corrado Alegretta, che su ricorso della Tra.De.Co. ha sospeso la procedura negoziata urgente indetta dal Comune di Altamura: poiché alla «gara impugnata - scrive il presidente del Tar - è stato conferito carattere d'urgenza, cosicché la situazione giuridica della ricorrente … risulta essere suscettibile di grave pregiudizio nel tempo intercorrente tra la data odierna e quella della prima camera di consiglio utile (21 marzo 2012) per la trattazione collegiale della domanda cautelare, ove si procedesse all'apertura delle buste contenenti le offerte economiche presentate dai concorrenti»; viceversa, si legge ancora nel provvedimento, «un rallentamento della procedura fino alla suddetta camera di consiglio non appare, allo stato degli atti, foriero di grave danno per il pubblico interesse».
Il Movimento sottolinea: "Anziché avere già selezionato con gara aperta e ordinaria l'impresa a cui affidare la gestione del servizio per i prossimi nove anni già a partire dal 18 febbraio (giorno successivo alla scadenza dell'ultimo contratto), i vertici del potere cittadino hanno fatto ricorso a procedure d'urgenza (prima quella negoziata, poi un'ordinanza del sindaco) che, sinora, hanno avuto come risultato l'avvio dell'ennesimo contenzioso da parte della Tradeco contro il Comune".
Cautela fino al 21 marzo, data in cui si terrà l'udienza. Ma le riflessioni di Aria Fresca incalzano: "è davvero difficile interpretare sino in fondo quanto di sconcertante e incredibile si sta verificando in municipio, riuscire a cogliere esattamente quali giochi di potere e di interessi si stiano consumando, quali siano i gruppi, le alleanze, gli intrecci, le posizioni e i doppi giochi. Ci auguriamo solo che l'esito non sia il solito e già visto in questi decenni. Un esito che non ci sorprenderebbe affatto, perché molti elementi fanno sospettare e temere che si vada in questa direzione e anche perché sarebbe in linea con uno schema di condotta già ampiamente collaudato in questo Comune: si fa la faccia feroce con la ditta (tutta una sceneggiata, in realtà), si adottano atti giuridicamente ed amministrativamente precari, la ditta li impugna avviando i contenziosi contro il Comune, l'amministrazione chiede pareri e affida costosi incarichi legali, poi tutto si chiude con la sconfitta in giudizio per il Comune o, come è già capitato in diverse occasioni, con una transazione che viene fatta passare come favorevole per la Città. Il tutto, sulla pelle e con le tasche dei cittadini".
Il Movimento sottolinea: "Anziché avere già selezionato con gara aperta e ordinaria l'impresa a cui affidare la gestione del servizio per i prossimi nove anni già a partire dal 18 febbraio (giorno successivo alla scadenza dell'ultimo contratto), i vertici del potere cittadino hanno fatto ricorso a procedure d'urgenza (prima quella negoziata, poi un'ordinanza del sindaco) che, sinora, hanno avuto come risultato l'avvio dell'ennesimo contenzioso da parte della Tradeco contro il Comune".
Cautela fino al 21 marzo, data in cui si terrà l'udienza. Ma le riflessioni di Aria Fresca incalzano: "è davvero difficile interpretare sino in fondo quanto di sconcertante e incredibile si sta verificando in municipio, riuscire a cogliere esattamente quali giochi di potere e di interessi si stiano consumando, quali siano i gruppi, le alleanze, gli intrecci, le posizioni e i doppi giochi. Ci auguriamo solo che l'esito non sia il solito e già visto in questi decenni. Un esito che non ci sorprenderebbe affatto, perché molti elementi fanno sospettare e temere che si vada in questa direzione e anche perché sarebbe in linea con uno schema di condotta già ampiamente collaudato in questo Comune: si fa la faccia feroce con la ditta (tutta una sceneggiata, in realtà), si adottano atti giuridicamente ed amministrativamente precari, la ditta li impugna avviando i contenziosi contro il Comune, l'amministrazione chiede pareri e affida costosi incarichi legali, poi tutto si chiude con la sconfitta in giudizio per il Comune o, come è già capitato in diverse occasioni, con una transazione che viene fatta passare come favorevole per la Città. Il tutto, sulla pelle e con le tasche dei cittadini".