Politica
Proroga di un anno per il Piano Casa
Si all'unanimità del consiglio regionale. Scadenza al 31 dicembre 2016
Altamura - martedì 10 novembre 2015
10.22 Comunicato Stampa
Il Consiglio Regionale della Puglia ha votato all'unanimità la proroga di un anno del cosiddetto Piano Casa (legge 14/09), rinviando il termine di scadenza al 31 dicembre 2016.
Il presidente della V Commissione, Filippo Caracciolo, ha spiegato che oltre alla proroga, con la proposta di legge presentata in Commissione dal consigliere Enio Congedo, si è pensato di apportare alcune modifiche alla legge 14 del 2009 "in considerazione del fatto che in fase applicativa sono stati riscontrati alcuni dubbi interpretativi che hanno dato origine a quesiti da parte delle amministrazioni comunali e liberi professionisti".
Il Piano Casa pugliese permette aumenti volumetrici del 20% non solo per edifici monofamiliari, purché con un massimo di 200 metri quadrati e nel rispetto delle distanze e delle altezze massime consentite.
E' ammessa la demolizione con ricostruzione aumentata del 35% se la costruzione verrà eseguita nel rispetto dei principi dell'edilizia ecosostenibile, escluse però le aree di prestigio paesaggistico o storico-culturale.
Gli interventi potranno interessare soltanto edifici destinati almeno per il 75% ad uso residenziale; permane il divieto di ampliare capannoni agricoli ed industriali, anche dopo un'eventuale cambio di destinazione d'uso.
Per i consiglieri proponenti si tratta di una nuova proroga che "troverebbe grande apprezzamento fra le aziende edili ed i proprietari di immobili"; la LR 14/2009 "negli anni della sua applicazione si è rilevata da un lato un sostegno concreto al settore edile, da sempre parte rilevante dell'economia pugliese, dall'altro potrebbe offrire una possibilità per i proprietari di immobili per attuare piccoli ampliamenti e ristrutturazioni del proprio patrimonio edilizio senza intaccare ambiente e paesaggio e senza consumo di suolo" ha spiegato Caracciolo.
Approvato all'unanimità un ulteriore emendamento, questo del consigliere Fabiano Amati, atto a sottolineare che nei procedimenti regolati dal Piano territoriale regionale (PTTR) e nei procedimenti connessi di natura urbanistica e ambientale, il parere del soprintendente si intende obbligatorio e non vincolante. Con questo articolo aggiuntivo, di fatto, si modifica la legge regionale 20 del 2009.
Il presidente della V Commissione, Filippo Caracciolo, ha spiegato che oltre alla proroga, con la proposta di legge presentata in Commissione dal consigliere Enio Congedo, si è pensato di apportare alcune modifiche alla legge 14 del 2009 "in considerazione del fatto che in fase applicativa sono stati riscontrati alcuni dubbi interpretativi che hanno dato origine a quesiti da parte delle amministrazioni comunali e liberi professionisti".
Il Piano Casa pugliese permette aumenti volumetrici del 20% non solo per edifici monofamiliari, purché con un massimo di 200 metri quadrati e nel rispetto delle distanze e delle altezze massime consentite.
E' ammessa la demolizione con ricostruzione aumentata del 35% se la costruzione verrà eseguita nel rispetto dei principi dell'edilizia ecosostenibile, escluse però le aree di prestigio paesaggistico o storico-culturale.
Gli interventi potranno interessare soltanto edifici destinati almeno per il 75% ad uso residenziale; permane il divieto di ampliare capannoni agricoli ed industriali, anche dopo un'eventuale cambio di destinazione d'uso.
Per i consiglieri proponenti si tratta di una nuova proroga che "troverebbe grande apprezzamento fra le aziende edili ed i proprietari di immobili"; la LR 14/2009 "negli anni della sua applicazione si è rilevata da un lato un sostegno concreto al settore edile, da sempre parte rilevante dell'economia pugliese, dall'altro potrebbe offrire una possibilità per i proprietari di immobili per attuare piccoli ampliamenti e ristrutturazioni del proprio patrimonio edilizio senza intaccare ambiente e paesaggio e senza consumo di suolo" ha spiegato Caracciolo.
Approvato all'unanimità un ulteriore emendamento, questo del consigliere Fabiano Amati, atto a sottolineare che nei procedimenti regolati dal Piano territoriale regionale (PTTR) e nei procedimenti connessi di natura urbanistica e ambientale, il parere del soprintendente si intende obbligatorio e non vincolante. Con questo articolo aggiuntivo, di fatto, si modifica la legge regionale 20 del 2009.