![Giacinto Forte](https://altamura.gocity.it/library/media/forte2.jpg)
Cronaca
Processo Forte: il Comune non si costituisce parte civile
Ore concitate a palazzo di città
Altamura - martedì 20 febbraio 2018
11.18
E' in corso in queste ore la prima udienza del processo penale che vede tra gli imputati il sindaco di Altamura Giacinto Forte accusato di aver ricevuto una presunta tangente.
Nel giorni scorsi alcuni cittadini avevano chiesto al comune di costituirsi parte civile nel processo per richiedere , in caso di condanna, il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dall'intera comunità cittadina.
Una richiesta respinta dal Municipio dove la giunta nei giorni scorsi ha deliberato di "Non costituirsi parte civile nel giudizio immediato a carico del Sindaco Forte, la cui prima udienza è fissata per il giorno 20 febbraio 2018, precisando che il Comune di Altamura nel riconoscimento del proprio ristoro patrimoniale, eserciterà la relativa azione civile e contabile, solo all'esito della definitività del giudizio penale".
Nello stesso provvedimento si rinvia "all'esito della sentenza penale di primo grado l'attivazione delle tutele e delle conseguenti azioni civili e/o contabili , previo atto di indirizzo della Giunta Comunale, evidenziando come in questa fase, la mancata costituzione di parte civile non abbia alcuna conseguenza negativa sul diritto al risarcimento dei danni derivati da reato, ben potendo la relativa azione essere esercitata oltre che nel processo penale anche davanti al Giudice civile con la intuibile conseguenza che, in caso di condanna definitiva dell'imputato, i danni se provati e riconosciuti, sarebbero liquidati con maggiore rapidità e facilità".
Intanto sono ore concitate tanto nella sede municipale quanto nei corridoi del Tribunale di Bari da cui giungono alcune indiscrezioni, non ancora ufficialmente confermate, secondo cui i giudici avrebbero respinto al richiesta di scarcerazione presentata dai legali del sindaco Forte. E sempre secondo radio politica in questo momento a palazzo di città l'intera maggioranza sarebbe in attesa dell'esito della prima udienza che qualora dovesse confermare le accuse nei confronti del sindaco convincerebbe l'intera maggioranza a presentare le proprie dimissioni.
Nel giorni scorsi alcuni cittadini avevano chiesto al comune di costituirsi parte civile nel processo per richiedere , in caso di condanna, il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dall'intera comunità cittadina.
Una richiesta respinta dal Municipio dove la giunta nei giorni scorsi ha deliberato di "Non costituirsi parte civile nel giudizio immediato a carico del Sindaco Forte, la cui prima udienza è fissata per il giorno 20 febbraio 2018, precisando che il Comune di Altamura nel riconoscimento del proprio ristoro patrimoniale, eserciterà la relativa azione civile e contabile, solo all'esito della definitività del giudizio penale".
Nello stesso provvedimento si rinvia "all'esito della sentenza penale di primo grado l'attivazione delle tutele e delle conseguenti azioni civili e/o contabili , previo atto di indirizzo della Giunta Comunale, evidenziando come in questa fase, la mancata costituzione di parte civile non abbia alcuna conseguenza negativa sul diritto al risarcimento dei danni derivati da reato, ben potendo la relativa azione essere esercitata oltre che nel processo penale anche davanti al Giudice civile con la intuibile conseguenza che, in caso di condanna definitiva dell'imputato, i danni se provati e riconosciuti, sarebbero liquidati con maggiore rapidità e facilità".
Intanto sono ore concitate tanto nella sede municipale quanto nei corridoi del Tribunale di Bari da cui giungono alcune indiscrezioni, non ancora ufficialmente confermate, secondo cui i giudici avrebbero respinto al richiesta di scarcerazione presentata dai legali del sindaco Forte. E sempre secondo radio politica in questo momento a palazzo di città l'intera maggioranza sarebbe in attesa dell'esito della prima udienza che qualora dovesse confermare le accuse nei confronti del sindaco convincerebbe l'intera maggioranza a presentare le proprie dimissioni.