Ospedale e sanità
Prevenzione tumori: nel 2023 raddoppiate le mammografie
Positivo il bilancio della Asl Bari
Altamura - venerdì 19 gennaio 2024
10.18
La ASL di Bari ha chiuso il 2023 con un incremento straordinario degli screening oncologici mai registrato prima: un salto in avanti nella prevenzione dei tumori di mammella, colon retto e cervice uterina testimoniato dall'analisi dei dati contenuti nel report annuale del Centro screening aziendale incardinato nel Dipartimento di prevenzione, in riferimento all'anno 2023.
Tra i risultati più importanti, il numero di mammografie quasi raddoppiate– da 28.227 dell'anno scorso sono passate a 40.149, con una crescita del 42,2% - e l'obiettivo del 100% raggiunto e superato nella estensione degli inviti per gli screening dei tumori colon retto e cervice uterina. Grazie ai programmi di prevenzione, si è quindi intensificata l'attività diagnostica precoce che permesso di rintracciare quasi 2mila lesioni neoplastiche e precancerose in un anno.
Ottimo anche il risultato della adesione nello screening mammografico, che si è attestata al 60,7%, in aumento rispetto al 48% dell'anno precedente. Stando alle linee guida nazionali il 60% della adesione infatti consente di ridurre del 30% la mortalità per il tumore al seno. Così come è significativo il risultato della adesione dello screening cervice uterina che ha superato il 40% come da media nazionale.
Tra i risultati più importanti, il numero di mammografie quasi raddoppiate– da 28.227 dell'anno scorso sono passate a 40.149, con una crescita del 42,2% - e l'obiettivo del 100% raggiunto e superato nella estensione degli inviti per gli screening dei tumori colon retto e cervice uterina. Grazie ai programmi di prevenzione, si è quindi intensificata l'attività diagnostica precoce che permesso di rintracciare quasi 2mila lesioni neoplastiche e precancerose in un anno.
Ottimo anche il risultato della adesione nello screening mammografico, che si è attestata al 60,7%, in aumento rispetto al 48% dell'anno precedente. Stando alle linee guida nazionali il 60% della adesione infatti consente di ridurre del 30% la mortalità per il tumore al seno. Così come è significativo il risultato della adesione dello screening cervice uterina che ha superato il 40% come da media nazionale.