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Cronaca

Prevenzione e contrasto al cybercrime

Il lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2015

"In uno scenario nel quale la continua evoluzione tecnologica influenza praticamente ogni azione del nostro vivere quotidiano, lo sforzo della Polizia Postale e delle Comunicazioni nel 2015 è stato costantemente indirizzato alla prevenzione e al contrasto della criminalità informatica in generale, ma particolare attenzione è stata dedicata anche al fenomeno emergente del cyberterrorismo, che ha enormemente influenzato la percezione di insicurezza e le abitudini di tutti i cittadini a seguito dei recenti attentati avvenuti nella vicina Francia".
Questo quanto è emerso dal bilancio di fine anno della Polizia Postale.

Rilevante l'impegno per il contrasto alla pedopornografia online, un fenomeno che si è esteso a tutte le piattaforme della Rete concentrandosi in particolare su quelle maggiormente a rischio per le vittime, quali i social network, ove emergono nuove ed insospettate modalità di adescamento di minori, nonché nelle reti darknet, aree profonde e nascoste del web ove l'utilizzo di tecnologie sofisticate rende inefficaci i tradizionali mezzi di accertamento delle identità online. A tale proposito, sono stati operati 67 arresti e 485 denunce per adescamento di minori online, produzione, diffusione e commercializzazione online di materiale pedopornografico a fronte di 221 denunce ricevute dagli uffici.
Dalle complesse operazioni di prevenzione è scaturita una assidua attività di monitoraggio della rete che ha visto coinvolti ben 17.283 siti internet, di cui 1.819 inseriti in black list.
Sul fronte più generale degli attacchi informatici, si rileva che l'attuale criminalità trova nel mondo del web una generosa fonte per poter delinquere, trafficare e riciclare, garantendosi oltretutto un sostanziale anonimato grazie alla sempre più ampia disponibilità di sistemi che garantiscono l'anonimato.
Nel 2015 il Centro Nazionale Anticrimine per la Protezione delle Infrastrutture Critiche, nell'ambito delle attività di prevenzione e contrasto, ha gestito complessivamente 13.500 monitoraggi della rete che hanno riguardato infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale (pubbliche e private).
In particolare la Sala Operativa del Centro ha gestito: 633 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale; 987 alert diramati per vulnerabilità riscontrate su sistemi informatici/telematici o per minacce nei confronti degli stessi; 85 richieste di cooperazione nell'ambito del circuito high tech crime emergency.

Tra le attività investigative condotte dal Centro si segnalano 55 indagini avviate nel periodo in esame per un totale di 24 persone denunciate e l'arresto di altre 2.
Passando al financial cybercrime, negli ultimi anni la società ha assistito ad un grosso incremento del mercato digitale. Ciò ha rappresentato delle grosse opportunità per gli operatori economici, ma ha anche attirato fortemente gli interessi criminali di singoli e gruppi organizzati.
Crimini di nuova accezione, quali il phishing o la clonazione logica di carte di credito, realizzati tramite furti massivi di identità digitali, non sono che la manifestazione più apparente di gravi e ricorrenti aggressioni su larga scala.
Al fine di contrastare efficacemente tali reati, la Polizia Postale e delle Comunicazioni può contare, in un contesto di partnership pubblico-privato, sulla piattaforma OF2CEN (On line Fraud Cyber Centre and Expert Network) per l'analisi e il contrasto avanzato delle frodi del settore.
Nell'anno 2015, proprio grazie alla piattaforma in questione, la Specialità ha potuto bloccare alla fonte una elevata quantità di somme illecitamente sottratte per un totale di 65.870.825,63 euro e recuperare 2.734.269,31 di euro della residuale parte relativa ai bonifici già disposti.
Nel settore del cyberterrorismo, di cui tanto si discute in questi giorni, gli investigatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno concorso con altri organi di Polizia e di intelligence nella prevenzione ed il contrasto ai fenomeni di eversione e terrorismo, sia a livello nazionale che internazionale, posti in essere attraverso l'utilizzo di strumenti informatici e di comunicazione telematica.
Nell'ultimo anno, la strategia mediatica messa in campo dalle organizzazioni terroristiche di matrice religiosa islamista ha indotto la Specialità ad introdurre un costante monitoraggio della Rete per individuare forme di proselitismo e segnali precoci di radicalizzazione in rete, ma anche iniziative di natura razzista, xenofoba, sessuofobica, o comunque ispirate a reati di odio.

Sono in tutto 11.833 i siti web controllati di cui 580 costantemente monitorati. 6.612 i contenuti web oscurati direttamente dal gestore del Servizio mentre 23 sono quelli rimossi dalla rete su segnalazione del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni tra cui profili Facebook e Twitter.
Di interesse risultano anche i dati pugliesi messi a disposizione dal Compartimento Polpost particolarmente efficace sotto il profilo della prevenzione dei reati che vengono consumati in rete, attuando i cosiddetti progetti scuola ed incontrando circa 10.000 studenti di ogni ordine e grado degli istituti scolastici regionali, sia sotto il profilo della repressione, con numerose attività finalizzate al contrasto dei reati di pedopornografia, adescamento on-line e cyberbullismo.
Un'attività che si riassume in 1864 denunce ricevute, 3 arresti in flagranza, 2 ordinanze di custodia cautelare, 55 perquisizioni e 31 sequestri e un numero sproporzionato di pagine web e profili facebook esaminati.
Dati che evidenziano come le bande criminali abbiano fatto della rete internet il proprio rifugio sottoponendo costantemente i cittadini a decine di rischi. Di qui la necessità di intensificare i controlli in rete creando anche un collegamento diretto con i cittadini attraverso il portale della Polizia di Stato e un profilo facebook sempre a disposizione dei cittadini.
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