Associazioni
Presentato il progetto di volontariato "Io non resto a guardare"
Promossa dalla Amaram che ha creato una rete di collaborazioni
Altamura - venerdì 29 settembre 2023
17.24 Comunicato Stampa
È stato presentato, in conferenza stampa, a Palazzo di Città, "Io non resto a guardare" il progetto dell'A.Ma.R.A.M. A.P.S. (Associazione Malattie Rare dell'Alta Murgia), dedicato all'inclusione socio-culturale e all'aiuto reciproco attraverso il volontariato, che si svolgerà ad Altamura, da ottobre fino ad aprile prossimo, nel quartiere di via Corato/Parisi. Il progetto, finanziato dall'avviso regionale Puglia Capitale Sociale 3.0, sarà aperto a famiglie, studenti, imprese locali, attività commerciali, care giver, persone con disabilità o malattia.
Il primo gruppo di attività è seguito da specialisti, psicologi e sociologi, coordinati da La Meridiana, masseria didattica e sociale, all'interno degli istituti scolastici collaboratori ("Ottavio Serena", "Nervi-Galilei" e "Madre Teresa di Calcutta") attraverso work discussion, incontri specifici di gruppo di genitori e di insegnanti, uno spazio di contenimento ed elaborazione dei vissuti più complessi che accompagnano le relazioni di sostegno e aiuto alle fragilità. È un lavoro sulla relazione insegnante- alunno, genitore – figlio, in una dimensione di condivisione delle esperienze personali che potrà dare inizio ad un vero cambiamento socio-culturale.
I laboratori di mito, fiaba e teatro saranno dedicati agli alunni degli istituti scolastici collaboratori per il miglioramento della percezione del sé, la capacità di vivere con equilibrio la propria realtà emotiva in relazione a sé e agli altri, la conquista della consapevolezza, come fattore determinante per agire nei vari contesti. Inoltre ci saranno, sempre per gli alunni, attività di screening, valutazione e laboratori didattici e abilitativi per D.S.A.
Il secondo gruppo di attività riguarda gli studenti degli istituti scolastici collaboratori, i ragazzi provenienti dalle parrocchie per fare l'esperienza del volontariato e tutti coloro che vorranno partecipare. Da piccoli approcci, come i giochi cooperativi, dove ci saranno i neo-volontari e le persone fragili che vorranno avere una compagnia e superare la solitudine, inizierà il vero percorso dell'esperienza del volontariato: affiancare le fragilità nella loro quotidianità.
Il progetto sarà realizzato insieme ad altre associazioni che lo hanno condiviso: Scout di Altamura, Autism Friendly, ACLI Coordinamento Donne Altamura, Urban, MuraCrea e MuraPlay, Gruppo Volontariato Vincenziano e le parrocchie del quartiere.
Per tutta la cittadinanza e per i volontari e i fragili, sul territorio, ci saranno altre attività e workshop che affiancano chi assiste una malattia o una fragilità. "Donne e fragilità": il coraggio di condividere, l'intreccio di racconti di vita visti al femminile attraverso le esperienze del quotidiano, "RiVivere gli spazi e RiViverli insieme", opere di abbellimento degli spazi di comune condivisione più vivibili, fruibili e piacevoli, l'organizzazione del carnevale dei bambini e giochi musicali.
Cinzia Decandia, referente del progetto, nell'ambito della conferenza stampa, ha sottolineato: «Speriamo di raccogliere i frutti di quello che stiamo seminando e che semineremo in questo periodo, per costruire una comunità più equa, più solidale, più empatica. Il cambiamento avviene attraverso la conoscenza di molteplici realtà che allarga gli orizzonti. Ci auguriamo che ci sia una maggiore sensibilità verso l'emotività degli altri».
Enzo Pallotta, presidente di A.Ma.R.A.M. A.P.S., ha concluso: «Il tempo è importantissimo, è vita soprattutto per noi malati rari. Il senso del volontariato è proprio quello di dedicare del tempo agli altri, per portare un sorriso, un abbraccio, un conforto. Con questo progetto ci impegneremo per far crescere volontari che abbiano questo senso del tempo e della vita».
Il primo gruppo di attività è seguito da specialisti, psicologi e sociologi, coordinati da La Meridiana, masseria didattica e sociale, all'interno degli istituti scolastici collaboratori ("Ottavio Serena", "Nervi-Galilei" e "Madre Teresa di Calcutta") attraverso work discussion, incontri specifici di gruppo di genitori e di insegnanti, uno spazio di contenimento ed elaborazione dei vissuti più complessi che accompagnano le relazioni di sostegno e aiuto alle fragilità. È un lavoro sulla relazione insegnante- alunno, genitore – figlio, in una dimensione di condivisione delle esperienze personali che potrà dare inizio ad un vero cambiamento socio-culturale.
I laboratori di mito, fiaba e teatro saranno dedicati agli alunni degli istituti scolastici collaboratori per il miglioramento della percezione del sé, la capacità di vivere con equilibrio la propria realtà emotiva in relazione a sé e agli altri, la conquista della consapevolezza, come fattore determinante per agire nei vari contesti. Inoltre ci saranno, sempre per gli alunni, attività di screening, valutazione e laboratori didattici e abilitativi per D.S.A.
Il secondo gruppo di attività riguarda gli studenti degli istituti scolastici collaboratori, i ragazzi provenienti dalle parrocchie per fare l'esperienza del volontariato e tutti coloro che vorranno partecipare. Da piccoli approcci, come i giochi cooperativi, dove ci saranno i neo-volontari e le persone fragili che vorranno avere una compagnia e superare la solitudine, inizierà il vero percorso dell'esperienza del volontariato: affiancare le fragilità nella loro quotidianità.
Il progetto sarà realizzato insieme ad altre associazioni che lo hanno condiviso: Scout di Altamura, Autism Friendly, ACLI Coordinamento Donne Altamura, Urban, MuraCrea e MuraPlay, Gruppo Volontariato Vincenziano e le parrocchie del quartiere.
Per tutta la cittadinanza e per i volontari e i fragili, sul territorio, ci saranno altre attività e workshop che affiancano chi assiste una malattia o una fragilità. "Donne e fragilità": il coraggio di condividere, l'intreccio di racconti di vita visti al femminile attraverso le esperienze del quotidiano, "RiVivere gli spazi e RiViverli insieme", opere di abbellimento degli spazi di comune condivisione più vivibili, fruibili e piacevoli, l'organizzazione del carnevale dei bambini e giochi musicali.
Cinzia Decandia, referente del progetto, nell'ambito della conferenza stampa, ha sottolineato: «Speriamo di raccogliere i frutti di quello che stiamo seminando e che semineremo in questo periodo, per costruire una comunità più equa, più solidale, più empatica. Il cambiamento avviene attraverso la conoscenza di molteplici realtà che allarga gli orizzonti. Ci auguriamo che ci sia una maggiore sensibilità verso l'emotività degli altri».
Enzo Pallotta, presidente di A.Ma.R.A.M. A.P.S., ha concluso: «Il tempo è importantissimo, è vita soprattutto per noi malati rari. Il senso del volontariato è proprio quello di dedicare del tempo agli altri, per portare un sorriso, un abbraccio, un conforto. Con questo progetto ci impegneremo per far crescere volontari che abbiano questo senso del tempo e della vita».