Eventi e cultura
"Pietre che cantano"
Cultura e territorio, un legame indissolubile. L'evento giunge alla sua diciassettesima edizione
Altamura - lunedì 18 ottobre 2010
10.40
Sensibilizzare gli enti locali investendo nel campo della cultura e sul territorio. Questo è lo slogan di un gruppo di ragazzi che partendo dalla piccola realtà, seppur molto bella, di Cisternino (paesino in provincia di Brindisi) sono stati i promotori di un'iniziativa che adesso vanta un respiro nazionale. Questi giovani amanti della musica hanno cominciato con l'organizzare eventi musicali, sponsorizzando anche personalmente le proprie iniziative e coinvolgendo pian piano gli esercizi commerciali presenti nella cittadina. Nel corso degli anni, il successo che le loro manifestazioni riscuotevano, ha portato gli enti (il Comune prima e la Regione poi) ad una vera e propria rivalutazione dell'evento.
"Pietre che cantano" è il nome del festival che ogni anno a fine agosto si tiene a Cisternino e che racchiude nel proprio nome quasi la capacità della musica di dar voce e quindi far cantare l'ambiente tutt'attorno. Da una piacevole chiacchierata con Michele Lospalluto, promotore della serata di sabato scorso il cui il gruppo è stato presentato alla città di Altamura, è venuta fuori la positiva esperienza di tutta la zona della Valle D'Itria che è stata in grado di organizzare iniziative che hanno investito nel territorio. "Gli eventi culturali devono essere da cornice ai comuni che, a loro volta, devono essere in grado di vendere pacchetti turistici". L'idea è quella di creare una sorta di percorso (toccando non una ma più città) che trattenga il turista nelle nostre zone per il maggior tempo possibile.
Eppure, anche nella nostra città, ci sono stati tentativi che in passato hanno puntato alla valorizzazione del territorio partendo dalla cultura. Quindici anni fa infatti, il nostro teatro Mercadante, ha ospitato un festival che proprio dal grande musicista altamurano traeva il proprio nome. Tutti oggi sappiamo quale sia l'ingarbugliata vicenda dello "stabile" che ha portato con la sua chiusura anche alla fine di questo festival.
Transumanze, il nome della rassegna di arte contemporanea all'interno della quale rientra l'incontro di cui stiamo parlando, si pone come promotore di sviluppo territoriale e come strumento che risiede al di là dei luoghi tradizionali della politica e della cultura (non a caso la scelta di una creperia per la manifestazione ne è una prova tangibile). Il prossimo appuntamento è quello del 5 di novembre con il gruppo dei musicisti-attori Time Zones particolari per le loro "audaci" sperimentazioni musicali (dal jazz alla musica etnica) e per il loro legame con la letteratura. Questi ragazzi, originari del sud ma formatisi nelle più varie zone d'Italia, hanno deciso di portare in Puglia l'esperienza appresa altrove riuscendo, ad oggi, ad organizare il loro 25° evento musicale.
"Pietre che cantano" è il nome del festival che ogni anno a fine agosto si tiene a Cisternino e che racchiude nel proprio nome quasi la capacità della musica di dar voce e quindi far cantare l'ambiente tutt'attorno. Da una piacevole chiacchierata con Michele Lospalluto, promotore della serata di sabato scorso il cui il gruppo è stato presentato alla città di Altamura, è venuta fuori la positiva esperienza di tutta la zona della Valle D'Itria che è stata in grado di organizzare iniziative che hanno investito nel territorio. "Gli eventi culturali devono essere da cornice ai comuni che, a loro volta, devono essere in grado di vendere pacchetti turistici". L'idea è quella di creare una sorta di percorso (toccando non una ma più città) che trattenga il turista nelle nostre zone per il maggior tempo possibile.
Eppure, anche nella nostra città, ci sono stati tentativi che in passato hanno puntato alla valorizzazione del territorio partendo dalla cultura. Quindici anni fa infatti, il nostro teatro Mercadante, ha ospitato un festival che proprio dal grande musicista altamurano traeva il proprio nome. Tutti oggi sappiamo quale sia l'ingarbugliata vicenda dello "stabile" che ha portato con la sua chiusura anche alla fine di questo festival.
Transumanze, il nome della rassegna di arte contemporanea all'interno della quale rientra l'incontro di cui stiamo parlando, si pone come promotore di sviluppo territoriale e come strumento che risiede al di là dei luoghi tradizionali della politica e della cultura (non a caso la scelta di una creperia per la manifestazione ne è una prova tangibile). Il prossimo appuntamento è quello del 5 di novembre con il gruppo dei musicisti-attori Time Zones particolari per le loro "audaci" sperimentazioni musicali (dal jazz alla musica etnica) e per il loro legame con la letteratura. Questi ragazzi, originari del sud ma formatisi nelle più varie zone d'Italia, hanno deciso di portare in Puglia l'esperienza appresa altrove riuscendo, ad oggi, ad organizare il loro 25° evento musicale.