Politica
Pienone in piazza per Salvini, tanta folla ma pure una contestazione
Duro "botta e risposta" tra il centrodestra e la sindaca Melodia
Altamura - lunedì 14 settembre 2020
17.37
E' stata una piazza "pazzesca". Aggettivo usato dallo stesso Matteo Salvini, leader della Lega, che sabato ha fatto il pienone in piazza Matteotti. Migliaia di persone hanno assistito al suo comizio in cui i temi privilegiati sono stati la scuola, l'immigrazione e il voto delle elezioni regionali del 20 e del 21 settembre.
Grande folla e tanto entusiasmo per lui. Non è mancata la contestazione, da parte di un nutrito gruppo di persone, soprattutto giovani. Esposti vari cartelli: "Altamura non si lega", "Il Sud non dimentica" e altri.
Indubbiamente soddisfatti i rappresentanti della Lega: sul palco, insieme a Salvini, il deputato e segretario provinciale della Lega Rossano Sasso, i consiglieri comunali Onofrio Gallo e Giandomenico Marroccoli, i candidati alle regionali, il fondatore della Lega in Puglia Giovanni Riviello. Alla fine, tra i selfie di Salvini, quello con il campione di pallavolo Mastrangelo, suo estimatore.
In piazza c'era pure la sindaca Rosa Melodia. E questa presenza è stata oggetto di un attacco politico da parte di esponenti della Lega e del centrodestra in generale, ritenendola lì presente tra i contestatori. Come dimostra il comunicato del consigliere comunale di Forza Italia Antonello Laterza. "Un sindaco che scende in piazza per contestare un avversario politico durante un pubblico comizio - dice - commette 2 gravi errori. Il primo: offende l'istituzione super partes che rappresenta". E il secondo: "ha messo in chiara difficoltà le forze dell'ordine che, dovendo bloccare sul nascere qualsiasi tipo di contestazione, si sono ritrovati dinanzi il primo cittadino che è il primo garante dell'ordine pubblico e soprattutto della legge che vieta tali manifestazioni".
Quindi secondo Laterza "le sue azioni parlano chiaro: quello che sa fare, quello che da sempre ha fatto dai banchi dell'opposizione, è urlare e non agire, inveire con grettezza mentale senza impegnarsi mai. Le mancano la lungimiranza, la correttezza e soprattutto l'amore per Altamura. È giusto che si dimetta per tornare a essere libera di urlare contro tutti".
La sindaca non ci sta. Era lì come autorità di pubblica sicurezza e replica, contrattaccando. «In campagna elettorale, dopo aver definito gli spazi per i comizi, bisogna attenersi a determinate misure di sicurezza - dice ad Altamuralife - che devono essere maggiormente garantite in previsione di un cospicuo numero di persone e in ragione della situazione che stiamo vivendo. Ero in piazza Matteotti già prima dell'inizio della manifestazione della Lega, per verificare se tali condizioni fossero state rispettate. Nessuno degli organizzatori si è preoccupato di far rispettare le norme anti-covid. Pertanto sono fuori luogo e non corrispondenti alla realtà queste strumentalizzazioni politiche sulla mia presenza lì».
Grande folla e tanto entusiasmo per lui. Non è mancata la contestazione, da parte di un nutrito gruppo di persone, soprattutto giovani. Esposti vari cartelli: "Altamura non si lega", "Il Sud non dimentica" e altri.
Indubbiamente soddisfatti i rappresentanti della Lega: sul palco, insieme a Salvini, il deputato e segretario provinciale della Lega Rossano Sasso, i consiglieri comunali Onofrio Gallo e Giandomenico Marroccoli, i candidati alle regionali, il fondatore della Lega in Puglia Giovanni Riviello. Alla fine, tra i selfie di Salvini, quello con il campione di pallavolo Mastrangelo, suo estimatore.
In piazza c'era pure la sindaca Rosa Melodia. E questa presenza è stata oggetto di un attacco politico da parte di esponenti della Lega e del centrodestra in generale, ritenendola lì presente tra i contestatori. Come dimostra il comunicato del consigliere comunale di Forza Italia Antonello Laterza. "Un sindaco che scende in piazza per contestare un avversario politico durante un pubblico comizio - dice - commette 2 gravi errori. Il primo: offende l'istituzione super partes che rappresenta". E il secondo: "ha messo in chiara difficoltà le forze dell'ordine che, dovendo bloccare sul nascere qualsiasi tipo di contestazione, si sono ritrovati dinanzi il primo cittadino che è il primo garante dell'ordine pubblico e soprattutto della legge che vieta tali manifestazioni".
Quindi secondo Laterza "le sue azioni parlano chiaro: quello che sa fare, quello che da sempre ha fatto dai banchi dell'opposizione, è urlare e non agire, inveire con grettezza mentale senza impegnarsi mai. Le mancano la lungimiranza, la correttezza e soprattutto l'amore per Altamura. È giusto che si dimetta per tornare a essere libera di urlare contro tutti".
La sindaca non ci sta. Era lì come autorità di pubblica sicurezza e replica, contrattaccando. «In campagna elettorale, dopo aver definito gli spazi per i comizi, bisogna attenersi a determinate misure di sicurezza - dice ad Altamuralife - che devono essere maggiormente garantite in previsione di un cospicuo numero di persone e in ragione della situazione che stiamo vivendo. Ero in piazza Matteotti già prima dell'inizio della manifestazione della Lega, per verificare se tali condizioni fossero state rispettate. Nessuno degli organizzatori si è preoccupato di far rispettare le norme anti-covid. Pertanto sono fuori luogo e non corrispondenti alla realtà queste strumentalizzazioni politiche sulla mia presenza lì».