Territorio
Piano e regolamento del Parco dell'Alta Murgia
Classificazione del territorio in quattro zone. Si attende l'approvazione di Regione Puglia e Ministero dell'Ambiente
Murgia - giovedì 1 luglio 2010
10.42
Il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, a seguito delle proposte di Piano approvate con deliberazione n. 09/2010 del 31 maggio 2010 dal Consiglio direttivo dell'Ente Parco, si classificherà in quattro zone a diverso regime di tutela. Tredici sono i Comuni interessati dal nuovo Regolamento, che divide in quattro il nostro Parco: Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Toritto, Grumo Appula, Bitonto, Ruvo, Corato, Andria, Canosa, Poggiorsini, Spinazzola e Minervino Murge. Sia il Piano che il Regolamento del Parco dell'Alta Murgia disciplinano e regolamentano tutti gli interventi connessi all'utilizzo del territorio, alla conservazione e alla valorizzazione in forma coordinata del patrimonio di valori naturalistici, ambientali, nonché storici, culturali e antropologici tradizionali, nonché alla presenza ed all'attività dell'uomo.
La classificazione in zone A, B, C, D e la perimetrazione delle aree contigue nascono da un'attenta analisi del territorio dell'Alta Murgia, caratterizzato dalla presenza di ambienti pseudosteppici e destinati a pascolo, elementi identitari del patrimonio naturale e paesaggistico murgiano, fortemente innestati con superfici ad uso agricolo, tanto da costituire un mosaico paesaggistico variegato. L'individuazione delle zone è stata effettuata sulla base della rappresentatività degli ecosistemi più significativi del Parco, del grado di antropizzazione, del valore naturalistico e dei confini della zonizzazione in base ad elementi certi del terreno.
Si attende ora l'approvazione del Piano da parte della Regione Puglia e del Ministero dell'Ambiente per dare il via libera al Regolamento del Parco, che permetterà di disciplinare al meglio tutto ciò che avverrà al suo interno, dalle attività agricole alla pastorizia e così via.
La classificazione in zone A, B, C, D e la perimetrazione delle aree contigue nascono da un'attenta analisi del territorio dell'Alta Murgia, caratterizzato dalla presenza di ambienti pseudosteppici e destinati a pascolo, elementi identitari del patrimonio naturale e paesaggistico murgiano, fortemente innestati con superfici ad uso agricolo, tanto da costituire un mosaico paesaggistico variegato. L'individuazione delle zone è stata effettuata sulla base della rappresentatività degli ecosistemi più significativi del Parco, del grado di antropizzazione, del valore naturalistico e dei confini della zonizzazione in base ad elementi certi del terreno.
Si attende ora l'approvazione del Piano da parte della Regione Puglia e del Ministero dell'Ambiente per dare il via libera al Regolamento del Parco, che permetterà di disciplinare al meglio tutto ciò che avverrà al suo interno, dalle attività agricole alla pastorizia e così via.