Politica
Per Zazzera il Consiglio comunale di Altamura va sciolto
Francesco Fiore risponde: "Non è una città mafiosa". La nota del coordinatore Api
Altamura - sabato 7 aprile 2012
16.44
A seguito dello scioglimento di 7 comuni italiani per infiltrazione mafiosa da parte della ministra degli Interni Cancellieri, l'on. Pierfelice Zazzera (deputato pugliese Idv) aveva manifestato la sua delusione nel non aver letto negli elenchi dei comuni il nome di Altamura. "Ad Altamura – aveva asserito Zazzera - è stato assassinato infatti Bartolo D'Ambrosio noto boss della mafia pugliese legato ad esponenti della camorra e con amicizie nell'amministrazione comunale, tra cui il cugino Nico D'Ambrosio Presidente del Consiglio Comunale. […] Da Altamura nascono le più importanti indagini antimafia della Puglia che hanno portato a individuare clan mafiosi, legati ad aziende interessate al business dei rifiuti. Di Altamura è un importante testimone di giustizia, Francesco Di Palo, il quale ha collaborato con la giustizia denunciando alle forze dell'ordine i suoi estorsori, noti esponenti criminali". L'onorevole ha depositato un'interrogazione parlamentare per ricevere una risposta dal governo.
Sul caso è intervenuto Franco Fiore (Api), indignato e offeso dall'iniziativa dell'onorevole Idv. "Altamura – afferma Fiore - è una città che sta cercando di rialzare la testa dopo anni di assoluto disinteresse civico, di oscurantismo e decadentismo culturale. Credo che, per far fronte a tali criticità, non sia necessario sciogliere un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose; si deve intervenire alla fonte del problema, non soffermandosi a valutare solo le conseguenze. La presenza di certi intrecci di malaffare sono solo la logica conseguenza di un problema socio-culturale e non di una presenza mafiosa in stile classico. Alcune realtà imprenditoriali, che hanno assoldato clan per avere più potere contrattuale anche in ambito amministrativo e politico, oltre che, per esercitare pressioni su chi, non asseconda la loro linea di interesse, esistono ancora oggi".
E sottolinea che lo scioglimento del consiglio arrecherebbe solo un danno alla città etichettandola come mafiosa. "Altamura ha la forza di affrontare tali problematiche con altri mezzi, sostenendo la rinascita per mezzo della profusione di attività di interesse civico e culturale, che limiterebbero lo spazio operativo a imprenditori collusi ed invasivi, e a politici prezzolati al soldo di quella stessa imprenditoria che continua a condizionare l'andamento amministrativo e istituzionale della nostra classe dirigente. Con un provvedimento come quello promosso da Zazzera, si acuirebbero ancora di più le difficoltà nell'uscire dal circolo vizioso in cui ci troviamo; la società civile subirebbe più conseguenze di quante oggi ne stia subendo, non ritrovando più risorse economiche, morali e di prospettiva per rilanciarsi e per rialzare la testa".
L'invito all'on. Zazzera è a dare segnali più costruttivi e propositivi, promuovendo azioni non repressive ma di responsabilità. "Chiedo, allo stesso Onorevole, di sollecitare, con i mezzi in suo possesso, l'intervento della Magistratura, per colpire personalmente coloro che si sono prestati in questi anni ad essere strumento nelle mani di chi vede la nostra città solo come mezzo di arricchimento personale".
"Gli altamurani gradirebbero essere considerati per quello che realmente sono, e cioè una popolazione estremamente intraprendente, laboriosa e produttiva, e non una Città di mafia".
Sul caso è intervenuto Franco Fiore (Api), indignato e offeso dall'iniziativa dell'onorevole Idv. "Altamura – afferma Fiore - è una città che sta cercando di rialzare la testa dopo anni di assoluto disinteresse civico, di oscurantismo e decadentismo culturale. Credo che, per far fronte a tali criticità, non sia necessario sciogliere un consiglio comunale per infiltrazioni mafiose; si deve intervenire alla fonte del problema, non soffermandosi a valutare solo le conseguenze. La presenza di certi intrecci di malaffare sono solo la logica conseguenza di un problema socio-culturale e non di una presenza mafiosa in stile classico. Alcune realtà imprenditoriali, che hanno assoldato clan per avere più potere contrattuale anche in ambito amministrativo e politico, oltre che, per esercitare pressioni su chi, non asseconda la loro linea di interesse, esistono ancora oggi".
E sottolinea che lo scioglimento del consiglio arrecherebbe solo un danno alla città etichettandola come mafiosa. "Altamura ha la forza di affrontare tali problematiche con altri mezzi, sostenendo la rinascita per mezzo della profusione di attività di interesse civico e culturale, che limiterebbero lo spazio operativo a imprenditori collusi ed invasivi, e a politici prezzolati al soldo di quella stessa imprenditoria che continua a condizionare l'andamento amministrativo e istituzionale della nostra classe dirigente. Con un provvedimento come quello promosso da Zazzera, si acuirebbero ancora di più le difficoltà nell'uscire dal circolo vizioso in cui ci troviamo; la società civile subirebbe più conseguenze di quante oggi ne stia subendo, non ritrovando più risorse economiche, morali e di prospettiva per rilanciarsi e per rialzare la testa".
L'invito all'on. Zazzera è a dare segnali più costruttivi e propositivi, promuovendo azioni non repressive ma di responsabilità. "Chiedo, allo stesso Onorevole, di sollecitare, con i mezzi in suo possesso, l'intervento della Magistratura, per colpire personalmente coloro che si sono prestati in questi anni ad essere strumento nelle mani di chi vede la nostra città solo come mezzo di arricchimento personale".
"Gli altamurani gradirebbero essere considerati per quello che realmente sono, e cioè una popolazione estremamente intraprendente, laboriosa e produttiva, e non una Città di mafia".