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Eventi e cultura

Parlare del femminicidio

Un incontro organizzato dall'associazione "Donne in"

Cento vittime rosa in Italia. È questo il triste bilancio tracciato nell'ultimo anno nella penisola. Se ne è discusso in un incontro, organizzato dall'associazione Donne in, lo scorso 31 ottobre presso il cantiere del teatro Mercadante. Femminicidio. Un termine messo al bando sin dall'ingresso della sala, dove appese a un albero, piccole sagome di bamboline rosse di carta raccontavano le storie di donne strappate alla vita, come Irma Hadai, 33 anni, uccisa a coltellate da suo marito davanti ai suoi figli, o ancora, Margherita Peccati, 61 anni, uccisa sul posto di lavoro da un imprenditore a cui era stato negato un finanziamento.

Dopo una breve introduzione di Peppino Disabato – responsabile comunicazione e pubbliche relazioni della Teatro Mercadante S.r.l. – che ha parlato delle prospettive future per la gestione del teatro Mercadante, sono intervenuti: Magda Terrevoli, già assessore regionale, Nino De Giosa e Orazio Leggiero dell'associazione Maschile Plurale Gruppo Uomini in Gioco Bari. A presentare gli ospiti la presidente di Donne in, Maria Romano, che ha esordito spiegando che quello del femminicidio non è un problema di ordine pubblico, ma un problema culturale, non a caso il titolo del convegno "Per una nuova cultura di genere". Lo stesso concetto è stato ribadito anche da Magda Terrevoli, che, anche avvalendosi di un video, ha sottolineato inoltre come la società in cui viviamo sia «costruita a misura d'uomo» con il risultato che la donna può solo provare ad adattarsi tra mille difficoltà e impedimenti.

Interessante la testimonianza dell'associazione Maschile Plurale Gruppo Uomini in Gioco Bari, formata da uomini che si interrogano sul tema della violenza e della ricerca di un'identità di genere diversa da quella del modello patriarcale. È emerso che il grande numero di casi di femminicidio sarebbe un segnale proprio della crisi del modello patriarcale, che presuppone un atavico senso di possesso e di potere sulla donna a tutti i livelli. Un senso di potere che spesso gli uomini non accettano venga messo in discussione, con tragiche conseguenze, e da cui è difficile liberarsi. L'associazione prova a contribuire al cambiamento culturale necessario al superamento di questo modello culturale attraverso iniziative volte a favorire il dialogo tra gli uomini e la condivisione della loro esperienza interiore.
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