Politica
Pane di Altamura, la Regione dice sì alla proposta Unesco
Per l'inserimento nel patrimonio culturale immateriale
Altamura - martedì 13 aprile 2021
16.41
Nel Consiglio regionale della Puglia è stata approvata all'unanimità una mozione presentata dal capogruppo della Lega Puglia Davide Bellomo, a favore dell'inserimento del "Pane di Altamura" nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.
Il provvedimento è stato accolto favorevolmente dall'assessore regionale alla cultura Massimo Bray, il quale ha sottolineato quanto utile sia per il nostro territorio promuovere questa sensibilizzazione dell'Unesco, verso alcune forme di eccellenza del nostro patrimonio immateriale. Inoltre, ha suggerito di coinvolgere anche tutti quelli che saranno i rappresentanti locali, perché possa essere davvero una richiesta corale. Richiesta che è stata accolta.
Infatti, nel testo è stata aggiunta la specificazione del coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni e di tutte le associazioni, per chiedere l'inserimento del "Pane di Altamura" nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, al fine di vedere adeguatamente riconosciuta e tutelata una tradizione millenaria vanto della regione murgiana, emblema della cultura contadina e agroalimentare del Paese. In più, si impegna la Giunta regionale a rappresentare al Governo nazionale l'esigenza di includere il "Pane di Altamura" nell'inventario del Patrimonio culturale immateriale presente nel territorio dello Stato, redatto ai sensi della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Questa iniziativa si allinea alla risoluzione presentata a febbraio dal deputato della Lega, Rossano Sasso, nella Commissione Cultura della Camera, prendendo spunto dai riconoscimenti assegnati alla cucina messicana, al keskek turco, alla cucina francese, al washoku giapponese e alla birra belga.
Un sì convinto arriva dal consigliere Francesco Paolicelli (Pd), presidente della IV commissione consiliare (commercio, artigianato, turismo). "Un bel passo in avanti - commenta - per un prodotto che non è soltanto qualcosa che vediamo sulle nostre tavole e che consumiamo abitualmente. È soprattutto il simbolo di una civiltà millenaria, che unisce passato e futuro. Una conquista importante raggiunta con questa approvazione e che vede tutti concordi. Per questo ringrazio il collega Bellomo con il quale abbiamo condiviso anche l'impegno ad attivare tutte le opportune procedure e soprattutto a coinvolgere gli Enti locali per raggiungere insieme l'obiettivo comune".
Il provvedimento è stato accolto favorevolmente dall'assessore regionale alla cultura Massimo Bray, il quale ha sottolineato quanto utile sia per il nostro territorio promuovere questa sensibilizzazione dell'Unesco, verso alcune forme di eccellenza del nostro patrimonio immateriale. Inoltre, ha suggerito di coinvolgere anche tutti quelli che saranno i rappresentanti locali, perché possa essere davvero una richiesta corale. Richiesta che è stata accolta.
Infatti, nel testo è stata aggiunta la specificazione del coinvolgimento degli enti locali, delle istituzioni e di tutte le associazioni, per chiedere l'inserimento del "Pane di Altamura" nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco, al fine di vedere adeguatamente riconosciuta e tutelata una tradizione millenaria vanto della regione murgiana, emblema della cultura contadina e agroalimentare del Paese. In più, si impegna la Giunta regionale a rappresentare al Governo nazionale l'esigenza di includere il "Pane di Altamura" nell'inventario del Patrimonio culturale immateriale presente nel territorio dello Stato, redatto ai sensi della Convenzione Unesco per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.
Questa iniziativa si allinea alla risoluzione presentata a febbraio dal deputato della Lega, Rossano Sasso, nella Commissione Cultura della Camera, prendendo spunto dai riconoscimenti assegnati alla cucina messicana, al keskek turco, alla cucina francese, al washoku giapponese e alla birra belga.
Un sì convinto arriva dal consigliere Francesco Paolicelli (Pd), presidente della IV commissione consiliare (commercio, artigianato, turismo). "Un bel passo in avanti - commenta - per un prodotto che non è soltanto qualcosa che vediamo sulle nostre tavole e che consumiamo abitualmente. È soprattutto il simbolo di una civiltà millenaria, che unisce passato e futuro. Una conquista importante raggiunta con questa approvazione e che vede tutti concordi. Per questo ringrazio il collega Bellomo con il quale abbiamo condiviso anche l'impegno ad attivare tutte le opportune procedure e soprattutto a coinvolgere gli Enti locali per raggiungere insieme l'obiettivo comune".