Politica
Pallotta, risolto il quesito "revoca o dimissioni"
Il Sindaco annulla il suo decreto. Per l'ex assessore è necessario "lo svecchiamento della politica"
Altamura - venerdì 25 maggio 2012
Il sindaco Mario Stacca ha annullato la revoca dell'incarico assessorile assegnato a Gianfranco Pallotta. Con decreto n.64 del 17 maggio p.v. si pone fine alla questione "revoca-dimissioni" dell'ex assessore al Marketing territoriale. Si tratta di ore, si specifica nel documento. Le dimissioni sottoscritte da Pallotta, immediatamente efficaci, sarebbero state notificate alle ore 8.00 del 2 maggio, poco prima del decreto sindacale di revoca.
"Riscontro che la verità, come al solito ha prevalso", è il primo commento dell'ex assessore.
E continua: "Tale atto, ristabilisce la massima chiarezza e trasparenza su quanto avvenuto, attribuendo validità all'unico atto legittimo, e cioè le mie dimissioni, pervenute precedentemente alla revoca invalidata. Inoltre prendendo atto della correzione effettuata con spirito di responsabilità dall'amministrazione, non posso che rimarcare le motivazioni che hanno ispirato le mie dimissioni, le quali si concretizzano nella bassa priorità attribuita dall'amministrazione a settori nevralgici quali sviluppo economico e marketing territoriale, carenza di condivisione e partecipazione, nonché la necessità del ringiovanimento della classe dirigente in seno sia al partito che all'amministrazione."
"Sono convinto – conclude Pallotta - che la buona politica e lo svecchiamento della stessa non possa prescindere da tali presupposti fondamentali".
"Riscontro che la verità, come al solito ha prevalso", è il primo commento dell'ex assessore.
E continua: "Tale atto, ristabilisce la massima chiarezza e trasparenza su quanto avvenuto, attribuendo validità all'unico atto legittimo, e cioè le mie dimissioni, pervenute precedentemente alla revoca invalidata. Inoltre prendendo atto della correzione effettuata con spirito di responsabilità dall'amministrazione, non posso che rimarcare le motivazioni che hanno ispirato le mie dimissioni, le quali si concretizzano nella bassa priorità attribuita dall'amministrazione a settori nevralgici quali sviluppo economico e marketing territoriale, carenza di condivisione e partecipazione, nonché la necessità del ringiovanimento della classe dirigente in seno sia al partito che all'amministrazione."
"Sono convinto – conclude Pallotta - che la buona politica e lo svecchiamento della stessa non possa prescindere da tali presupposti fondamentali".