La città
P.I.R.P., un iter lungo quattro anni
Come si è arrivati alla firma dell'Accordo di programma?. Tutte le fasi che hanno condotto al finanziamento
Altamura - martedì 6 luglio 2010
13.12
Risale al 29 giugno 2006 la pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 81, del bando di gara per la realizzazione dei "Programmi integrati di riqualificazione delle Periferie" (P.I.R.P.) destinato ai Comuni pugliesi.
"I PIRP - si legge nel bando – sono finalizzati alla rigenerazione delle periferie urbane, siano esse luoghi fisicamente esterni o interni alla città consolidata, resi marginali dai processi di sviluppo insediativi contemporanei e afflitti da gravi problemi di degrado fisico, sociale ed economico". Secondo quanto scritto nell'avviso pubblico, "gli interventi di rigenerazione delle periferie urbane includono la riqualificazione dell'ambiente costruito (attraverso il risanamento del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici), la riorganizzazione dell'assetto urbanistico (attraverso il recupero e/o la realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie integrate alla residenza e alle altre attività di servizio), il miglioramento della qualità ambientale, la promozione dell'occupazione e dell'iniziativa imprenditoriale locale, il contrasto all'esclusione sociale. Per favorire l'integrazione sociale degli abitanti, essi prevedono nelle aree di intervento una varietà di funzioni e tipi di utenti, spazialmente mescolati. I PIRP promuovono la rigenerazione ecologica della città".
La Regione stanziò, in totale, 82.639.712,43 euro. Quattro milioni di euro, la cifra massima destinata a ciascun Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Il Consiglio comunale di Altamura, con Deliberazione n. 15 del 12/03/2007, decise di partecipare al bando con una sua proposta di PIRP finalizzata a riqualificare l'area compresa tra il Cimitero, la circumvallazione (variante della S.S. 96) e via Pompei (ambito territoriale denominato "Quartiere di via Selva e San Pasquale), comprendente anche le palazzine IACP ed un caseggiato di edilizia economica popolare. Un programma di riqualificazione "caratterizzato da un'idea di rigenerazione basata sulla realizzazione di un parco urbano come risorsa ambientale e nuova armatura per i servizi della parte sud-occidentale della città". L'Amministrazione comunale predispose un progetto urbanistico preliminare di assetto dell'area oggetto del P.I.R.P. (vedi allegato) che prevedeva i seguenti interventi prioritari di interesse pubblico: parco urbano ecosostenibile comprendente attrezzature sportive, spazi all'aperto per pubblico spettacolo, zone attrezzate per bambini; acquisizione di aree; attrezzature socio-culturali; scuola elementare (15 aule); servizi; urbanizzazioni primarie; viabilità pedonale e ciclabile; parcheggi e servizi connessi. L'Amministrazione comunale chiese, per l'attuazione del P.I.R.P., il finanziamento regionale massimo di 4 milioni di euro. L'area fu individuata da un gruppo di professionisti - selezionati a seguito di un bando pubblico - capeggiato dall'urbanista Gianluigi Nigro, docente presso l'Università "La Sapienza" di Roma. I professionisti incaricati presentarono le ipotesi progettuali, che prevedono la realizzazione, nell'area indicata, di "verde attrezzato di quartiere" con "attrezzature" di interesse collettivo in modo da aumentare le "relazioni fisiche e funzionali". Presentate anche ipotesi relative al miglioramento della viabilità, con una migliore connessione tra le due parti divise dalla circumvallazione. Il progetto prevede la rigenerazione ecologica dell'area e la riconnessione delle varie porzioni di questa periferia, attraversata dalla variante alla S.S. 96.
Per realizzare gli interventi prioritari di interesse pubblico (Parco Urbano e servizi) con il concorso di soggetti pubblici e privati, l'Amministrazione procedette alla formazione di una variante parziale di Prg (Piano Regolatore) i cui contenuti sono stati definiti in riferimento all'esito di un "avviso di confronto pubblico concorrenziale per l'individuazione di soggetti pubblici e privati per la redazione di un P.I.R.P." pubblicato dal Comune il 23 aprile 2007. La variante prevedeva la possibilità, per l'Amministrazione, di acquisire le aree per realizzare gli interventi previsti anche tramite meccanismi premiali urbanistici per i proprietari disponibili alla cessione volontaria in alternativa all'esproprio (i diritti edificatori conseguenti a detti meccanismi premiali sono da utilizzarsi in una porzione delle aree acquisite, individuata dalla variante stessa come "area di concentrazione"); oppure prevedeva l'esproprio delle aree per il parco urbano e per servizi e attrezzature pubbliche presenti nel programma e conteneva il cambiamento di destinazione d'uso da pubblico a privato della porzione definita "area di concentrazione". Cessione volontaria ed esproprio delle aree sarebbero state subordinate all'approvazione del P.I.R.P. da parte della Regione Puglia. La Variante al PRG venne adottata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 14/05/2007.
L'Amministrazione, come previsto anche dal bando ("I P.I.R.P. sono elaborati con la partecipazione attiva degli abitanti"), organizzò alcuni incontri con cittadini presso la scuola Rodari, in via Largo Passarello, per raccogliere contributi, proposte e "manifestazioni di interesse". Uno di questi si svolse il 2 aprile 2006. Il 27 aprile 2007 si tenne un incontro fra il Comune e tutti i proprietari o intestatari di una o più particelle ricadenti nella perimetrazione dell'area interessata dal meccanismo di premialità. Il 5 maggio 2007 ci fu, sempre presso la scuola per l'infanzia "G. Rodari", un laboratorio di quartiere rivolto agli abitanti, soggetti pubblici e privati, profit e non profit, quali enti, associazioni, organizzazioni rappresentative del territorio, scuole, forze sociali, rappresentanze del mondo della cooperazione e del volontariato sociale.
La Regione prorogò di qualche mese la possibilità di presentare la domanda di partecipazione al bando (20 aprile 2006). Il progetto presentato dal Comune di Altamura fu escluso dalla graduatoria regionale pubblicata il 14 maggio 2009. Per il testo fornito dalla Commissione giudicatrice in merito alla valutazione del progetto, leggi a lato, nel box di approfondimento. Il Comune di Altamura presentò delle osservazioni.
Il 15 luglio 2009, la Regione pubblicò la graduatoria definitiva "dei 99 Programmi integrati per la riqualificazione delle periferie, PIRP, pervenuti alla Regione nell'ambito del bando PIRP e non finanziabili per carenza di disponibilità finanziarie, o per mancanza di requisiti di ammissibilità definiti dallo stesso bando". Gli stessi furono finanziati con fondi comunitari (Fondi europei del Fesr – Fondo Europeo di sviluppo regionale"). Il progetto del Comune si classificò secondo con un punteggio di 83,00.
L'Accordo di Programma per la realizzazione di Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie urbane (PIRP) è stato firmato lo scorso 1 luglio dall' assessore regionale all'Assetto del Territorio Angela Barbanente e dal sindaco Mario Stacca.
"I PIRP - si legge nel bando – sono finalizzati alla rigenerazione delle periferie urbane, siano esse luoghi fisicamente esterni o interni alla città consolidata, resi marginali dai processi di sviluppo insediativi contemporanei e afflitti da gravi problemi di degrado fisico, sociale ed economico". Secondo quanto scritto nell'avviso pubblico, "gli interventi di rigenerazione delle periferie urbane includono la riqualificazione dell'ambiente costruito (attraverso il risanamento del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici), la riorganizzazione dell'assetto urbanistico (attraverso il recupero e/o la realizzazione di urbanizzazioni primarie e secondarie integrate alla residenza e alle altre attività di servizio), il miglioramento della qualità ambientale, la promozione dell'occupazione e dell'iniziativa imprenditoriale locale, il contrasto all'esclusione sociale. Per favorire l'integrazione sociale degli abitanti, essi prevedono nelle aree di intervento una varietà di funzioni e tipi di utenti, spazialmente mescolati. I PIRP promuovono la rigenerazione ecologica della città".
La Regione stanziò, in totale, 82.639.712,43 euro. Quattro milioni di euro, la cifra massima destinata a ciascun Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti. Il Consiglio comunale di Altamura, con Deliberazione n. 15 del 12/03/2007, decise di partecipare al bando con una sua proposta di PIRP finalizzata a riqualificare l'area compresa tra il Cimitero, la circumvallazione (variante della S.S. 96) e via Pompei (ambito territoriale denominato "Quartiere di via Selva e San Pasquale), comprendente anche le palazzine IACP ed un caseggiato di edilizia economica popolare. Un programma di riqualificazione "caratterizzato da un'idea di rigenerazione basata sulla realizzazione di un parco urbano come risorsa ambientale e nuova armatura per i servizi della parte sud-occidentale della città". L'Amministrazione comunale predispose un progetto urbanistico preliminare di assetto dell'area oggetto del P.I.R.P. (vedi allegato) che prevedeva i seguenti interventi prioritari di interesse pubblico: parco urbano ecosostenibile comprendente attrezzature sportive, spazi all'aperto per pubblico spettacolo, zone attrezzate per bambini; acquisizione di aree; attrezzature socio-culturali; scuola elementare (15 aule); servizi; urbanizzazioni primarie; viabilità pedonale e ciclabile; parcheggi e servizi connessi. L'Amministrazione comunale chiese, per l'attuazione del P.I.R.P., il finanziamento regionale massimo di 4 milioni di euro. L'area fu individuata da un gruppo di professionisti - selezionati a seguito di un bando pubblico - capeggiato dall'urbanista Gianluigi Nigro, docente presso l'Università "La Sapienza" di Roma. I professionisti incaricati presentarono le ipotesi progettuali, che prevedono la realizzazione, nell'area indicata, di "verde attrezzato di quartiere" con "attrezzature" di interesse collettivo in modo da aumentare le "relazioni fisiche e funzionali". Presentate anche ipotesi relative al miglioramento della viabilità, con una migliore connessione tra le due parti divise dalla circumvallazione. Il progetto prevede la rigenerazione ecologica dell'area e la riconnessione delle varie porzioni di questa periferia, attraversata dalla variante alla S.S. 96.
Per realizzare gli interventi prioritari di interesse pubblico (Parco Urbano e servizi) con il concorso di soggetti pubblici e privati, l'Amministrazione procedette alla formazione di una variante parziale di Prg (Piano Regolatore) i cui contenuti sono stati definiti in riferimento all'esito di un "avviso di confronto pubblico concorrenziale per l'individuazione di soggetti pubblici e privati per la redazione di un P.I.R.P." pubblicato dal Comune il 23 aprile 2007. La variante prevedeva la possibilità, per l'Amministrazione, di acquisire le aree per realizzare gli interventi previsti anche tramite meccanismi premiali urbanistici per i proprietari disponibili alla cessione volontaria in alternativa all'esproprio (i diritti edificatori conseguenti a detti meccanismi premiali sono da utilizzarsi in una porzione delle aree acquisite, individuata dalla variante stessa come "area di concentrazione"); oppure prevedeva l'esproprio delle aree per il parco urbano e per servizi e attrezzature pubbliche presenti nel programma e conteneva il cambiamento di destinazione d'uso da pubblico a privato della porzione definita "area di concentrazione". Cessione volontaria ed esproprio delle aree sarebbero state subordinate all'approvazione del P.I.R.P. da parte della Regione Puglia. La Variante al PRG venne adottata con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 14/05/2007.
L'Amministrazione, come previsto anche dal bando ("I P.I.R.P. sono elaborati con la partecipazione attiva degli abitanti"), organizzò alcuni incontri con cittadini presso la scuola Rodari, in via Largo Passarello, per raccogliere contributi, proposte e "manifestazioni di interesse". Uno di questi si svolse il 2 aprile 2006. Il 27 aprile 2007 si tenne un incontro fra il Comune e tutti i proprietari o intestatari di una o più particelle ricadenti nella perimetrazione dell'area interessata dal meccanismo di premialità. Il 5 maggio 2007 ci fu, sempre presso la scuola per l'infanzia "G. Rodari", un laboratorio di quartiere rivolto agli abitanti, soggetti pubblici e privati, profit e non profit, quali enti, associazioni, organizzazioni rappresentative del territorio, scuole, forze sociali, rappresentanze del mondo della cooperazione e del volontariato sociale.
La Regione prorogò di qualche mese la possibilità di presentare la domanda di partecipazione al bando (20 aprile 2006). Il progetto presentato dal Comune di Altamura fu escluso dalla graduatoria regionale pubblicata il 14 maggio 2009. Per il testo fornito dalla Commissione giudicatrice in merito alla valutazione del progetto, leggi a lato, nel box di approfondimento. Il Comune di Altamura presentò delle osservazioni.
Il 15 luglio 2009, la Regione pubblicò la graduatoria definitiva "dei 99 Programmi integrati per la riqualificazione delle periferie, PIRP, pervenuti alla Regione nell'ambito del bando PIRP e non finanziabili per carenza di disponibilità finanziarie, o per mancanza di requisiti di ammissibilità definiti dallo stesso bando". Gli stessi furono finanziati con fondi comunitari (Fondi europei del Fesr – Fondo Europeo di sviluppo regionale"). Il progetto del Comune si classificò secondo con un punteggio di 83,00.
L'Accordo di Programma per la realizzazione di Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie urbane (PIRP) è stato firmato lo scorso 1 luglio dall' assessore regionale all'Assetto del Territorio Angela Barbanente e dal sindaco Mario Stacca.