Politica
P.I.R.P., le perplessità dell'opposizione
Aria Fresca e PD motivano la loro astensione. Incertezze sulla reperibilità dei fondi per le opere a carico del Comune
Altamura - giovedì 20 gennaio 2011
09.43
È stato approvato lunedì 17 gennaio in Consiglio comunale, con 23 voti favorevoli e 6 astenuti, lo schema di convenzione che regola i rapporti fra il Comune di Altamura e l'Associazione Temporanea di Imprese aggiudicataria del bando per la realizzazione del Programma Integrato di Riqualificazione delle Periferie (P.I.R.P.). Ad astenersi, l'opposizione, che ha espresso perplessità circa la reperibilità dei fondi per le opere a carico del Comune. Il Movimento cittadino Aria Fresca motiva l'astensione dal voto in un comunicato: «Il nostro, come quello di tutti gli altri consiglieri di opposizione, è stato un voto di astensione a causa della preoccupante assenza di copertura finanziaria al provvedimento in questione, cioè l'indisponibilità delle risorse finanziarie comunali. Basti pensare che per la realizzazione di una serie di opere pubbliche di competenza comunale (strade e pubblica illuminazione nella zona Pompei e via Selva, una scuola elementare nel quartiere Trentacapilli, per un totale di circa 6.300.000 euro) le risorse necessarie individuate dallo schema approvato dovrebbero essere recuperate dalla vendita di beni del patrimonio comunale. Si tratta quindi di una montagna di denaro solo immaginata, ipotetica e incerta».
«Il dato positivo - si legge - è che, nonostante l'improvviso ed inaspettato allargamento del fronte della maggioranza, la versione di convenzione approvata ha recepito tutte le indicazioni fornite dalle opposizioni in questi mesi (comprese le nostre, in particolare a luglio, quando ci fu sottoposta per la prima volta una bozza di convenzione che risultava però assolutamente in contrasto con gli interessi pubblici e del tutto inaccettabile) e ha recepito tutti gli emendamenti che il Movimento Aria Fresca con Enzo Colonna ha proposto anche nelle ultime sedute consiliari. Questi ultimi, in particolare, sono finalizzati essenzialmente ad istituire una commissione consiliare speciale senza alcun onere aggiuntivo per la collettività (vale a dire senza gettoni o rimborsi ai consiglieri per la partecipazione) che segua tutte le fasi di attuazione del programma di interventi con l'obiettivo di verificare il rispetto dei termini e degli impegni presi dall'Amministrazione e dalle imprese, di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini interessati e di creare momenti di confronto tra cittadini e imprese attuatrici del Pirp; ad avere, nella convenzione, maggiori garanzie sul rispetto (da parte delle imprese e del Comune) degli impegni e dei tempi indicati per la realizzazione delle opere pubbliche previste dal Pirp nei quartieri via Selva e Pompei, nonché Trentacapilli-Lama di Cervo».
«Come già fatto in questi anni – così si conclude il documento - continueremo a vigilare con attenzione affinché la realizzazione del programma di interventi proceda per il meglio e nel rispetto dei tempi assegnati, così da tutelare l'interesse pubblico e comune senza subordinazioni al profitto privato e di pochi».
Anche il Partito Democratico si esprime a riguardo in un comunicato. «Come Partito Democratico riteniamo fondamentale e strategico questo progetto, sicuri che in quella zona erano da tempo necessari interventi di riqualificazione. Il problema, però, è che i fondi con cui il Comune cofinanzierà il progetto non ci sono! Il reperimento di tali soldi, infatti, è stato previsto attraverso la vendita di beni immobili e suoli comunali, alcuni dei quali nei pressi dell'area in questione. Nel caso tali beni non verranno venduti, il Comune dovrà destinare a tale progetto altre risorse da recuperare in altri ambiti, mettendo seriamente a repentaglio opere pubbliche e servizi primari per la nostra comunità. Per questo motivo i consiglieri comunali del Partito Democratico, insieme a tutte le forze di minoranza, si sono astenuti da tale scelta. La copertura finanziaria in questo progetto (come in tutte le opere comunali) doveva essere la prima cosa da verificare e i ritardi dell'Amministrazione Stacca hanno portato oggi a questa decisione rischiosa e priva di rassicurazioni finanziarie. Continueremo a seguire da vicino la vicenda».
«Il dato positivo - si legge - è che, nonostante l'improvviso ed inaspettato allargamento del fronte della maggioranza, la versione di convenzione approvata ha recepito tutte le indicazioni fornite dalle opposizioni in questi mesi (comprese le nostre, in particolare a luglio, quando ci fu sottoposta per la prima volta una bozza di convenzione che risultava però assolutamente in contrasto con gli interessi pubblici e del tutto inaccettabile) e ha recepito tutti gli emendamenti che il Movimento Aria Fresca con Enzo Colonna ha proposto anche nelle ultime sedute consiliari. Questi ultimi, in particolare, sono finalizzati essenzialmente ad istituire una commissione consiliare speciale senza alcun onere aggiuntivo per la collettività (vale a dire senza gettoni o rimborsi ai consiglieri per la partecipazione) che segua tutte le fasi di attuazione del programma di interventi con l'obiettivo di verificare il rispetto dei termini e degli impegni presi dall'Amministrazione e dalle imprese, di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini interessati e di creare momenti di confronto tra cittadini e imprese attuatrici del Pirp; ad avere, nella convenzione, maggiori garanzie sul rispetto (da parte delle imprese e del Comune) degli impegni e dei tempi indicati per la realizzazione delle opere pubbliche previste dal Pirp nei quartieri via Selva e Pompei, nonché Trentacapilli-Lama di Cervo».
«Come già fatto in questi anni – così si conclude il documento - continueremo a vigilare con attenzione affinché la realizzazione del programma di interventi proceda per il meglio e nel rispetto dei tempi assegnati, così da tutelare l'interesse pubblico e comune senza subordinazioni al profitto privato e di pochi».
Anche il Partito Democratico si esprime a riguardo in un comunicato. «Come Partito Democratico riteniamo fondamentale e strategico questo progetto, sicuri che in quella zona erano da tempo necessari interventi di riqualificazione. Il problema, però, è che i fondi con cui il Comune cofinanzierà il progetto non ci sono! Il reperimento di tali soldi, infatti, è stato previsto attraverso la vendita di beni immobili e suoli comunali, alcuni dei quali nei pressi dell'area in questione. Nel caso tali beni non verranno venduti, il Comune dovrà destinare a tale progetto altre risorse da recuperare in altri ambiti, mettendo seriamente a repentaglio opere pubbliche e servizi primari per la nostra comunità. Per questo motivo i consiglieri comunali del Partito Democratico, insieme a tutte le forze di minoranza, si sono astenuti da tale scelta. La copertura finanziaria in questo progetto (come in tutte le opere comunali) doveva essere la prima cosa da verificare e i ritardi dell'Amministrazione Stacca hanno portato oggi a questa decisione rischiosa e priva di rassicurazioni finanziarie. Continueremo a seguire da vicino la vicenda».