ospedale della murgia
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Ospedale e sanità

Ospedale della Murgia: i passi avanti ci sono ma serve più personale

Un bilancio della situazione tra luci e ombre a oltre cinque anni dall'apertura

In rapida sequenza l'Ospedale della Murgia è stato interessato da una serie di notizie. Tra luci e ombre, ecco un quadro aggiornato della situazione a cinque anni e mezzo dall'apertura del 2014.

La tanto attesa unità di Emodinamica è stata prevista dalla Regione nel piano regionale ospedaliero. Si potrà così utilizzare l'angiografo, già presente da tempo ma praticamente inutilizzato. Ma, è bene precisare, si tratta di un primo passo anche se è importante perché, per usare un'espressione classica, "scripta manent". E solo con questa previsione possono partire tutte le procedure per l'adeguamento del personale poiché servono emodinamisti e tecnici in numero sufficiente a garantire la rotazione dei turni. L'Emodinamica è un tassello fondamentale nell'offerta sanitaria del "Perinei" per salvare gli infartuati e per i casi più complessi, evitando le corse contro il tempo dei trasferimenti in altri ospedali.

Un'altra buona notizia è l'apertura della "Banca del Sangue" (unità di medicina trasfusionale), a regime dal primo settembre, 24 ore su 24. L'Ospedale della Murgia è autonomo per l'approvvigionamento del sangue, sia per gli interventi programmati sia per le urgenze.

L'Ospedale della Murgia, inoltre, si guadagna un bel riconoscimento nel rapporto 2019 a cura di Agenas (Agenzia nazionale servizi sanitari regionali) intitolato «La cura e la persona - La valutazione partecipata dell'umanizzazione negli ospedali di Puglia». La struttura tra Altamura e Gravina si colloca al terzo posto in provincia di Bari per l'umanizzazione delle cure, preceduta dalla clinica Santa Maria di Bari e dal San Paolo di Bari.

Tra le novità positive, va ricordata anche l'apertura di un laboratorio per le Mici (malattie infiammatore croniche intestinali).

Cosa non va e di cosa si lamenta maggiormente l'utenza?

L'Ospedale della Murgia ha ancora bisogna non solo di ulteriori servizi ma soprattutto di personale perché alcune lacune penalizzano in particolar modo i servizi.

Uno dei problemi maggiormente percepiti dagli utenti dell'Ospedale della Murgia, ad esempio, riguarda i lunghissimi tempi di attesa al pronto soccorso (servizio di emergenza urgenza). Attese snervanti in cui non c'è la possibilità di prestare le cure. Questo al momento viene segnalato come un punto critico. Certo, ci sono i protocolli, ci sono i tempi standard, ci sono i vari casi di accessi inappropiati (cioè coloro che ricorrono al pronto soccorso per casi da non ospedalizzare). Però aspettare ore e ore è un problema, soprattutto se i casi sono molto più seri di quanto codificato al "triage".

La carenza di anestesisti e rianimatori è un altro problema piuttosto serio a cui, secondo le ultime informazioni, la Asl sta provvedendo con l'invio temporaneo di medici. Ma sono professionalità che arrivano con le mobilità da altri ospedali, quindi non in pianta stabile. La mancanze di queste figure non consente il pieno utilizzo delle sale operatorie che, anzi, vengono poco utilizzate rispetto alle esigenze dei reparti.

Attiene al personale anche la questione dei primari: molti sono "facenti funzione". La Asl sta procedendo ai concorsi per i primariati dei reparti di "Cardiologia", "Chirurgia Generale", "Ostetricia e Ginecologia", "Urologia", "Ortopedia e Traumatologia", "Neurologia" e Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Altamura.

Altra questione problematica è l'assenza di "percorsi protetti" per i pazienti nell'accesso all'ospedale. Bisogna percorrere un lungo corridoio, privo di copertura, e particolarmente esposto al vento vista la posizione geografica dell'Ospedale. Stesso problema anche per molti infissi con ingresso di aria fredda e pioggia.

Su questo e altro c'è ancora da lavorare. Detto ciò, l'Ospedale della Murgia ha fatto decisi passi avanti rispetto all'apertura dell'aprile 2014.

Onofrio Bruno
  • Ospedale della Murgia
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