Turismo
Orecchiette e pane di Altamura, i cibi più conosciuti dai turisti in Puglia
Piacciono agli italiani (insieme a olio e taralli). Gli stranieri, invece, conoscono soprattutto l'olio
Altamura - lunedì 22 ottobre 2018
19.04
Quali sono i prodotti che piacciono di più a italiani e stranieri che visitano la Puglia? A questa curiosità risponde un articolato report di Pugliapromozione che ha sondato l'appeal dei turisti su tutti gli aspetti dell'accoglienza.
Secondo l'indagine condotta per conto di Pugliapromozione dalla food tourism Roberta Garibaldi, orecchiette (indicato dal 93% degli intervistati), taralli (92%), olio extravergine di oliva (86%) e pane di Altamura (83%) sono i prodotti più noti al pubblico nazionale. Il vino è conosciuto ma solo se è associato al luogo di produzione.
Nell'immaginario degli stranieri, invece, prevalgono l'olio (indicato dal 56% degli intervistati), le orecchiette (39%) e la focaccia barese (38%). Dagli stranieri taralli e pane di Altamura sono meno conosciuti (14%).
Il report è stato diffuso per il "Buy Puglia".
Nonostante la sua grande ricchezza di cibo e di prodotti di origine, in Puglia il turismo esclusivamente enogastronomico vale solo l'1 per cento degli arrivi in Puglia. In genere, infatti, è associato agli itinerari culturali. Infatti, secondo quanto emerso dallo studio, l'enogastronomia è quasi sempre associata ad altre motivazioni di viaggio, soprattutto di tipo culturale. I turisti esclusivamente "enogastronomici" pesano per l'1% sul totale degli arrivi in Puglia, un valore ancora molto basso sebbene gli operatori segnalino negli ultimi anni un forte incremento di questa tipologia di visitatori.Rispetto ai "turisti culturali", a parte determinate attività (visita a cantine, produttori locali, ristoranti e degustazioni), i turisti enogastronomici prediligono le sagre locali. Si tratta spesso di viaggi di gruppo: per gli Italiani quella enogastronomica è un'esperienza conviviale adatta al gruppo di amici, mentre gli stranieri si dividono fra coppie e gruppi di amici. E' una forma di turismo per la primavera e l'autunno, quindi particolarmente rilevante per una destagionalizzazione dei flussi. La permanenza, probabilmente per la modalità itinerante, è più alta della media (tra le 6 e le 10 notti).
Un elemento caratterizzante l'offerta pugliese è rappresentato dalle masserie didattiche, strutture che offrono al turista un'esperienza a stretto contatto con la ruralità del territorio. In regione ne sono presenti 188, e si concentrano soprattutto nelle province di Bari (58), Lecce (41) e Foggia (33). Il numero di servizi offerti è ampio, e include ristorazione (offerti dal 62% delle strutture presenti), pernottamento (60%) e intrattenimento/sport.
Secondo l'indagine condotta per conto di Pugliapromozione dalla food tourism Roberta Garibaldi, orecchiette (indicato dal 93% degli intervistati), taralli (92%), olio extravergine di oliva (86%) e pane di Altamura (83%) sono i prodotti più noti al pubblico nazionale. Il vino è conosciuto ma solo se è associato al luogo di produzione.
Nell'immaginario degli stranieri, invece, prevalgono l'olio (indicato dal 56% degli intervistati), le orecchiette (39%) e la focaccia barese (38%). Dagli stranieri taralli e pane di Altamura sono meno conosciuti (14%).
Il report è stato diffuso per il "Buy Puglia".
Nonostante la sua grande ricchezza di cibo e di prodotti di origine, in Puglia il turismo esclusivamente enogastronomico vale solo l'1 per cento degli arrivi in Puglia. In genere, infatti, è associato agli itinerari culturali. Infatti, secondo quanto emerso dallo studio, l'enogastronomia è quasi sempre associata ad altre motivazioni di viaggio, soprattutto di tipo culturale. I turisti esclusivamente "enogastronomici" pesano per l'1% sul totale degli arrivi in Puglia, un valore ancora molto basso sebbene gli operatori segnalino negli ultimi anni un forte incremento di questa tipologia di visitatori.Rispetto ai "turisti culturali", a parte determinate attività (visita a cantine, produttori locali, ristoranti e degustazioni), i turisti enogastronomici prediligono le sagre locali. Si tratta spesso di viaggi di gruppo: per gli Italiani quella enogastronomica è un'esperienza conviviale adatta al gruppo di amici, mentre gli stranieri si dividono fra coppie e gruppi di amici. E' una forma di turismo per la primavera e l'autunno, quindi particolarmente rilevante per una destagionalizzazione dei flussi. La permanenza, probabilmente per la modalità itinerante, è più alta della media (tra le 6 e le 10 notti).
Un elemento caratterizzante l'offerta pugliese è rappresentato dalle masserie didattiche, strutture che offrono al turista un'esperienza a stretto contatto con la ruralità del territorio. In regione ne sono presenti 188, e si concentrano soprattutto nelle province di Bari (58), Lecce (41) e Foggia (33). Il numero di servizi offerti è ampio, e include ristorazione (offerti dal 62% delle strutture presenti), pernottamento (60%) e intrattenimento/sport.