Cronaca
Operazione antidroga in Basilicata, un arresto ad Altamura
Inchiesta della Dda di Potenza, condotta dai carabinieri di Matera
Altamura - mercoledì 18 maggio 2022
15.37
Operazione antidroga sull'asse Basilicata-Puglia. Sono 17 (dieci in carcere e sette ai domiciliari) le persone arrestate nell'inchiesta che ha colpito un gruppo operante nel Metapontino. Altre due persone sono state sottoposte a un obbligo di dimora nelle città di residenza. L'inchiesta, coordinata dalla Dda di Potenza e condotta dai carabinieri del comando provinciale di Matera, contesta il metodo mafioso. Le accuse, a vario titolo, sono associazione finalizzata al narcotraffico aggravata dalla partecipazione di più di dieci persone, dall'uso delle armi e dall'utilizzo del metodo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e fabbricazione di esplosivi. L'area da cui è partita l'indagine è il Metapontino (Bernalda, Scanzano Jonico e Marconia di Pisticci).
Le indagini condotte dai militari della compagnia di Pisticci hanno poi ricostruito i canali di approvvigionamento e le piazze di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Secondo la Dda di Potenza, guidata dal procuratore Francesco Curcio, a livello indiziario sono mersi ''dati significativi che caratterizzavano l'attività criminale investigata che si imponeva nel locale mercato degli stupefacenti attraverso strategie diversificate, in particolare sia coinvolgendo nelle attività illecite, all'evidente scopo di mimetizzarsi, un minorenne (di 11 anni), sia con l'intimidazione vale a dire mediante pestaggi, minacce, violenze ed attività di ritorsione contro i soggetti che ostacolavano le attività illegali dell'organizzazione''.
Ad alcuni indagati viene contestata anche la preparazione di un attentato con un ordigno esplosivo ma sventato dai carabinieri. L'arresto in flagranza del presunto esecutore ha dato il via alle indagini. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Matera, Bari, Taranto e Roma. Nell'operazione sono stati impegnati circa 100 carabinieri e le unità cinofile dei nuclei di Tito Scalo e Modugno, per dare esecuzione al provvedimento emesso dal gip distrettuale di Potenza.
La Dda - Direzione distrettuale antimafia ha diffuso i nomi di tutti gli arrestati. Un arresto è stato effettuato ad Altamura. Stando al comunicato dell'autorità giudiziaria si tratta di N. S., 37 anni, finito ai domiciliari. Il suo ruolo, comunque, non sarebbe tra quelli di spicco né risulterebbe essere tra gli indagati a cui sono contestate le condotte illecite più gravi.
Le indagini condotte dai militari della compagnia di Pisticci hanno poi ricostruito i canali di approvvigionamento e le piazze di spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Secondo la Dda di Potenza, guidata dal procuratore Francesco Curcio, a livello indiziario sono mersi ''dati significativi che caratterizzavano l'attività criminale investigata che si imponeva nel locale mercato degli stupefacenti attraverso strategie diversificate, in particolare sia coinvolgendo nelle attività illecite, all'evidente scopo di mimetizzarsi, un minorenne (di 11 anni), sia con l'intimidazione vale a dire mediante pestaggi, minacce, violenze ed attività di ritorsione contro i soggetti che ostacolavano le attività illegali dell'organizzazione''.
Ad alcuni indagati viene contestata anche la preparazione di un attentato con un ordigno esplosivo ma sventato dai carabinieri. L'arresto in flagranza del presunto esecutore ha dato il via alle indagini. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Matera, Bari, Taranto e Roma. Nell'operazione sono stati impegnati circa 100 carabinieri e le unità cinofile dei nuclei di Tito Scalo e Modugno, per dare esecuzione al provvedimento emesso dal gip distrettuale di Potenza.
La Dda - Direzione distrettuale antimafia ha diffuso i nomi di tutti gli arrestati. Un arresto è stato effettuato ad Altamura. Stando al comunicato dell'autorità giudiziaria si tratta di N. S., 37 anni, finito ai domiciliari. Il suo ruolo, comunque, non sarebbe tra quelli di spicco né risulterebbe essere tra gli indagati a cui sono contestate le condotte illecite più gravi.