Cronaca
Operazione antidroga in Basilicata e Puglia: ad Altamura 6 arresti
Quattro altamurani e due cittadini albanesi
Altamura - martedì 30 maggio 2023
19.03
Sei arresti sono stati effettuati oggi ad Altamura dalla Guardia di finanza, in un'inchiesta anticrimine e antidroga della Procura distrettuale di Potenza. Si tratta di quattro altamurani e di due albanesi residenti ad Altamura.
Si tratta di un'indagine con 15 persone arrestate in Basilicata e in Puglia.
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Operazione antidroga in Basilicata e Puglia: 15 arresti
All'alba di oggi – nel contesto di una più vasta indagine sul riciclaggio ed il narcotraffico, avviata dalla DDA di Trento, coordinata a livello nazionale ed internazionale dalla Direzione Nazionale Antimafia, con il concorso di diverse DDA nazionali - i finanziari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza e della Compagnia di Policoro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata – S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza, hanno eseguito quindici decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Potenza. Arrestati uomini ritenuto allo stato gravemente indiziati di fare parte di un sodalizio criminale, costituito da cittadini italiani e albanesi, insediato prevalentemente nel Comune di Scanzano Jonico, con ramificazioni in Puglia e in altre zone del territorio nazionale, finalizzato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolare, eroina, cocaina, hashish e marijuana, provenienti dall'Albania, nonché al riciclaggio dei relativi proventi illeciti.
Circa un centinaio i finanzieri impiegati, provenienti dai Comandi Provinciali di Potenza, Matera, Bari, Lecce e Genova, oltre a 6 unità cinofile in dotazione al Gruppo Pronto Impiego di Bari, al Gruppo di Lecce e al Gruppo di Matera, con il supporto tecnico del Gruppo Mezzi Tecnici dello S.C.I.C.O. e l'intervento di 1 elicottero AW 139 della Sezione Aerea di Bari.
Nel corso dell'operazione convenzionalmente denominata "AURIGA" è stata ricostruita un'organizzazione, con base nel territorio lucano, da anni inseritosi stabilmente nel tessuto sociale di Scanzano Jonico, che operava dall'Albania tramite un complesso sistema di chat criptate. Il sodalizio avvalendosi di una fitta rete di collaboratori, organici al sodalizio, gestivano le importazioni di sostanze stupefacenti, la successiva distribuzione sul territorio, spesso anche verso altre autonome organizzazioni, canalizzando e reimpiegando i proventi illeciti nell'acquisto di beni immobili e attività commerciali in Albania.
Nel corso delle indagini, dalle chat criptate, sono stati documentati numerosi episodi, per molte centinaia di chilogrammi, di importazione e cessione di sostanze stupefacenti; inoltre, sviluppando gli elementi emersi dalle attività tecniche di intercettazione, telefonica e ambientale, sono stati anche effettuati alcuni mirati riscontri che hanno consentito di sottoporre a sequestro, ex art. 354 c.p.p., complessivamente, 20,6 kg. di eroina, 5,7 kg. di marijuana e 105 gr. di cocaina. In occasione di tali interventi sono stati tratti in arresto n. 6 soggetti in flagranza di reato.
Fondamentali, dunque, sono risultati i riscontri pervenuti dalla decriptazione delle informazioni che i sodali si scambiavano attraverso la nota piattaforma "Sky ECC", fino a poco tempo fa considerata un'applicazione di messaggistica sicura e blindata e, per questo, particolarmente apprezzata dai narcotrafficanti.
Sulla base delle complessive risultanze investigative questa Procura Distrettuale della Repubblica ha emesso i decreti di fermo di indiziato di delitto, a carico di quindici indagati, organici al sodalizio criminale, disponendo, contestualmente, il sequestro preventivo, diretto e per equivalente, dei beni nella loro disponibilità, per un importo complessivo pari a 4,2 milioni di euro, corrispondente al profitto stimato derivante dall'illecito traffico di sostanze stupefacenti.
Seguono altre notizie
Si tratta di un'indagine con 15 persone arrestate in Basilicata e in Puglia.
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Operazione antidroga in Basilicata e Puglia: 15 arresti
All'alba di oggi – nel contesto di una più vasta indagine sul riciclaggio ed il narcotraffico, avviata dalla DDA di Trento, coordinata a livello nazionale ed internazionale dalla Direzione Nazionale Antimafia, con il concorso di diverse DDA nazionali - i finanziari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Potenza e della Compagnia di Policoro, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata – S.C.I.C.O. della Guardia di Finanza, hanno eseguito quindici decreti di fermo di indiziato di delitto emessi dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Potenza. Arrestati uomini ritenuto allo stato gravemente indiziati di fare parte di un sodalizio criminale, costituito da cittadini italiani e albanesi, insediato prevalentemente nel Comune di Scanzano Jonico, con ramificazioni in Puglia e in altre zone del territorio nazionale, finalizzato al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, in particolare, eroina, cocaina, hashish e marijuana, provenienti dall'Albania, nonché al riciclaggio dei relativi proventi illeciti.
Circa un centinaio i finanzieri impiegati, provenienti dai Comandi Provinciali di Potenza, Matera, Bari, Lecce e Genova, oltre a 6 unità cinofile in dotazione al Gruppo Pronto Impiego di Bari, al Gruppo di Lecce e al Gruppo di Matera, con il supporto tecnico del Gruppo Mezzi Tecnici dello S.C.I.C.O. e l'intervento di 1 elicottero AW 139 della Sezione Aerea di Bari.
Nel corso dell'operazione convenzionalmente denominata "AURIGA" è stata ricostruita un'organizzazione, con base nel territorio lucano, da anni inseritosi stabilmente nel tessuto sociale di Scanzano Jonico, che operava dall'Albania tramite un complesso sistema di chat criptate. Il sodalizio avvalendosi di una fitta rete di collaboratori, organici al sodalizio, gestivano le importazioni di sostanze stupefacenti, la successiva distribuzione sul territorio, spesso anche verso altre autonome organizzazioni, canalizzando e reimpiegando i proventi illeciti nell'acquisto di beni immobili e attività commerciali in Albania.
Nel corso delle indagini, dalle chat criptate, sono stati documentati numerosi episodi, per molte centinaia di chilogrammi, di importazione e cessione di sostanze stupefacenti; inoltre, sviluppando gli elementi emersi dalle attività tecniche di intercettazione, telefonica e ambientale, sono stati anche effettuati alcuni mirati riscontri che hanno consentito di sottoporre a sequestro, ex art. 354 c.p.p., complessivamente, 20,6 kg. di eroina, 5,7 kg. di marijuana e 105 gr. di cocaina. In occasione di tali interventi sono stati tratti in arresto n. 6 soggetti in flagranza di reato.
Fondamentali, dunque, sono risultati i riscontri pervenuti dalla decriptazione delle informazioni che i sodali si scambiavano attraverso la nota piattaforma "Sky ECC", fino a poco tempo fa considerata un'applicazione di messaggistica sicura e blindata e, per questo, particolarmente apprezzata dai narcotrafficanti.
Sulla base delle complessive risultanze investigative questa Procura Distrettuale della Repubblica ha emesso i decreti di fermo di indiziato di delitto, a carico di quindici indagati, organici al sodalizio criminale, disponendo, contestualmente, il sequestro preventivo, diretto e per equivalente, dei beni nella loro disponibilità, per un importo complessivo pari a 4,2 milioni di euro, corrispondente al profitto stimato derivante dall'illecito traffico di sostanze stupefacenti.
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