Cronaca
Omicidio di Fraccalvieri nel 2011, un'assoluzione in appello
Assolto Francesco Mangiatordi
Altamura - giovedì 15 aprile 2021
18.13
Assolto in appello "per non aver commesso il fatto". Con questa ampia formula, la Corte di Appello di Bari ha assolto Francesco Mangiatordi dall'accusa di essere complice dell'omicidio di Domenico Fraccalvieri, ucciso ad Altamura con 11 colpi di pistola nel pomeriggio del 27 giugno 2011 (nella foto il luogo dell'omicidio). Secondo gli inquirenti, il delitto maturò nella lotta tra i clan sul territorio e nello specifico fu voluto dal cosiddetto clan Nuzzi nell'ambito della scalata al comando delle attività illecite sul territorio per ottenere il predominio.
Mangiatordi era stato arrestato nel 2018 nel filone investigativo "Kairos", coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e condotto dal comando provinciale dei carabinieri di Bari. In primo grado, con sentenza del giudice per le indagini preliminari di Bari, era stato condannato a 20 anni di reclusione. In base alla ricostruzione investigativa, Mangiatordi era accusato di aver accompagnato sul luogo del delitto il presunto killer, Nicola Sorbo (a giudizio in un altro processo).
Sulla posizione di Mangiatordi la Corte di assise di appello di Bari si è pronunciata in riforma della sentenza di primo grado, ribaltandola. Mangiatordi, infatti, è stato assolto con formula ampia. E' stato, quindi, scagionato dalle accuse. Nell'ambito del processo Mangiatordi è stato assistito dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Giulitto (penalista di Bari) e Giovanni Luigi Falcicchio (penalista di Altamura).
Mangiatordi era stato arrestato nel 2018 nel filone investigativo "Kairos", coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Bari e condotto dal comando provinciale dei carabinieri di Bari. In primo grado, con sentenza del giudice per le indagini preliminari di Bari, era stato condannato a 20 anni di reclusione. In base alla ricostruzione investigativa, Mangiatordi era accusato di aver accompagnato sul luogo del delitto il presunto killer, Nicola Sorbo (a giudizio in un altro processo).
Sulla posizione di Mangiatordi la Corte di assise di appello di Bari si è pronunciata in riforma della sentenza di primo grado, ribaltandola. Mangiatordi, infatti, è stato assolto con formula ampia. E' stato, quindi, scagionato dalle accuse. Nell'ambito del processo Mangiatordi è stato assistito dal collegio difensivo composto dagli avvocati Giuseppe Giulitto (penalista di Bari) e Giovanni Luigi Falcicchio (penalista di Altamura).