Cronaca
Omicidio Dambrosio, condanne per quattro imputati
30 anni per Palmieri, Maino e Loiudice, 6 per Ciccimarra. Stabilita la sentenza per il 4 maggio
Altamura - martedì 6 marzo 2012
10.34
Nuovi sviluppi per il caso "omicidio Dambrosio". Richieste di condanna da parte del p.m. della Dda Desirèe Digeronimo nei confronti di Francesco Palmieri, Francesco Maino, Rocco Ciccimarra e Michele Loiudice. Quest'ultimo è figlio di Giovanni Loiudice, ritenuto dagli inquirenti mandante dell'omicidio di Bartolomeo Dambrosio, ucciso il 6 settembre 2010 in un agguato nei pressi del Pulo, in piena Murgia barese con 30 colpi sparati da un fucile a pompa e da una pistola mitragliatrice modello Skorpion.
Nello specifico, sono stati chiesti 6 anni di carcere per Ciccimarra per detenzione di armi, 30 anni per Palmieri, Maino e Loiudice per associazione mafiosa e omicidio volontario premeditato. Si attendono le prossime udienze previste per il 30 marzo e 24 aprile, la sentenza si terrà il 4 maggio.
L'omicidio Dambrosio, sottolineano gli inquirenti «è maturato all'interno della guerra di mala fra i due clan rivali, Dambrosio e Loiudice, che, nel corso degli anni, si sono contesi il controllo delle attività illecite di Altamura e della Murgia».
Secondo la Procura Antimafia di Bari, Giovanni Loiudice aveva ordinato ai suoi due figli (Michele e Alberto), e ad altri giovani del clan, l'omicidio del rivale. Le indagini condotte dai Carabinieri portarono, pochi giorni dopo il delitto, il 20 settembre, all'arresto dei primi due esponenti del commando, Michele Loiudice, 25 anni, e Francesco Palmieri, 21. I militari fecero irruzione in un bed&breakfast di Taviano, nel Salento, dove il commando si era nascosto. E' probabile che, in quell'occasione, con loro ci fossero anche Alberto Loiudice, 20 anni, e Francesco Maino, ma, assenti al momento dell'irruzione, riuscirono a fuggire. I militari, coordinati dalla Dda, arrestarono Alberto Loiudice il 17 novembre dello scorso anno insieme a Rocco Ciccimarra, 21 anni. Infine, il 24 dicembre scorso, l'arresto del mandante dell'omicidio Giovanni Loiudice.
Nello specifico, sono stati chiesti 6 anni di carcere per Ciccimarra per detenzione di armi, 30 anni per Palmieri, Maino e Loiudice per associazione mafiosa e omicidio volontario premeditato. Si attendono le prossime udienze previste per il 30 marzo e 24 aprile, la sentenza si terrà il 4 maggio.
L'omicidio Dambrosio, sottolineano gli inquirenti «è maturato all'interno della guerra di mala fra i due clan rivali, Dambrosio e Loiudice, che, nel corso degli anni, si sono contesi il controllo delle attività illecite di Altamura e della Murgia».
Secondo la Procura Antimafia di Bari, Giovanni Loiudice aveva ordinato ai suoi due figli (Michele e Alberto), e ad altri giovani del clan, l'omicidio del rivale. Le indagini condotte dai Carabinieri portarono, pochi giorni dopo il delitto, il 20 settembre, all'arresto dei primi due esponenti del commando, Michele Loiudice, 25 anni, e Francesco Palmieri, 21. I militari fecero irruzione in un bed&breakfast di Taviano, nel Salento, dove il commando si era nascosto. E' probabile che, in quell'occasione, con loro ci fossero anche Alberto Loiudice, 20 anni, e Francesco Maino, ma, assenti al momento dell'irruzione, riuscirono a fuggire. I militari, coordinati dalla Dda, arrestarono Alberto Loiudice il 17 novembre dello scorso anno insieme a Rocco Ciccimarra, 21 anni. Infine, il 24 dicembre scorso, l'arresto del mandante dell'omicidio Giovanni Loiudice.