Politica
Nuovo strappo in giunta: Angela Grieco lascia
L'assessore all'istruzione punta il dito contro i "burocrati del non fare"
Altamura - giovedì 17 novembre 2016
14.33
Nemmeno il tempo di tirare un sospiro di sollievo che su palazzo di città piovono nuove grane politiche.
E' giunta inaspettata, non fosse altro per il numero di presenze collezionate tanto in consiglio comunale quanto in occasioni ufficiali al fianco del sindaco, la notizia delle "immediate e irrevocabili dimissioni dell'assessore all'istruzione Angela Grieco.
Dimissioni consegnate a palazzo di città e diffuse sui social dallo stesso assessore e che non risparmieranno, nemmeno in questo caso, una lunga scia di polemiche.
"Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta difficile eppure meditata – si legge nella missiva sottoscritta da Angela Grieco - prima tra tutte la convinzione di essere assolutamente inadeguata rispetto ad un modo di fare politica che non condivido, non comprendo, non mi appartiene né è mai appartenuto al mio essere, libero ed indipendente nell'animo prima nelle azioni poi".
"L'entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, non voglio si perda nell'insoddisfazione, nell'impossibilità di fare, di agire davvero per il bene comune. Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l'attuale vicenda amministrativa; ho messo a disposizione dell'intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo, la mia professionalità. Non conoscevo i tecnicismi burocratici, sono stata invece travolta dall'inerzia voluta di qualche burocrate che si ammanta del suo potere per portare avanti la tesi del "non si può fare". Ho provato, con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con Lei e con gli Assessori in Giunta : la Leonessa di Puglia al centro dell'agenda politica è scappata via, braccata da cacciatori di teste. Lascio il campo ad altri, che saranno contenti di ricoprire poltrone ambite, me ne vado chiudendo la porta in silenzio, non mi appartengono gli schiamazzi, le urla, i litigi, i giochetti camaleontici. Non dirò ciò che ho fatto, né ciò che avrei voluto fare, lo farà la Città, che sin dal primo giorno ho onorato con diligenza e lealtà".
Parole importanti quelle dell'oramai ex assessore che non ha dimenticato di ringraziare "quei consiglieri che continuano ancora a mantenere fermo al centro dell'azione politica il programma elettorale che venne fissato al momento della candidatura a Sindaco, ringrazio quegli assessori che si sono rivelati onesti e leali nel loro modo di fare e di dire, ringrazio quei dirigenti che mi hanno ascoltato e talvolta spiegato dinamiche tecniche a me ignote, comprendendo quello stato di disagio del non sapere aspetti burocratici. A quel dirigente che, invece, mi ha ostacolato, non riscontrando le mie richieste a mezzo mail, negandosi al telefono, trincerandosi su false scuse, non posso che dire di aver danneggiato solo la Città di Altamura" continua amara l'assessore.
"Sono felice di ritornare al mio mondo, ai miei ragazzi, per insegnare loro che la libertà della loro mente oggi è la più grande e profonda libertà che nessuno potrà mai limitare, tarpare. La libertà della discussione, del dissenso che non si rinviene più come motivo di costruzione del fare squadra".
E' giunta inaspettata, non fosse altro per il numero di presenze collezionate tanto in consiglio comunale quanto in occasioni ufficiali al fianco del sindaco, la notizia delle "immediate e irrevocabili dimissioni dell'assessore all'istruzione Angela Grieco.
Dimissioni consegnate a palazzo di città e diffuse sui social dallo stesso assessore e che non risparmieranno, nemmeno in questo caso, una lunga scia di polemiche.
"Tante sono le motivazioni che mi supportano in questa scelta difficile eppure meditata – si legge nella missiva sottoscritta da Angela Grieco - prima tra tutte la convinzione di essere assolutamente inadeguata rispetto ad un modo di fare politica che non condivido, non comprendo, non mi appartiene né è mai appartenuto al mio essere, libero ed indipendente nell'animo prima nelle azioni poi".
"L'entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, non voglio si perda nell'insoddisfazione, nell'impossibilità di fare, di agire davvero per il bene comune. Ho sempre lavorato per sostenere al massimo l'attuale vicenda amministrativa; ho messo a disposizione dell'intera comunità la mia caparbietà, la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo, la mia professionalità. Non conoscevo i tecnicismi burocratici, sono stata invece travolta dall'inerzia voluta di qualche burocrate che si ammanta del suo potere per portare avanti la tesi del "non si può fare". Ho provato, con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con Lei e con gli Assessori in Giunta : la Leonessa di Puglia al centro dell'agenda politica è scappata via, braccata da cacciatori di teste. Lascio il campo ad altri, che saranno contenti di ricoprire poltrone ambite, me ne vado chiudendo la porta in silenzio, non mi appartengono gli schiamazzi, le urla, i litigi, i giochetti camaleontici. Non dirò ciò che ho fatto, né ciò che avrei voluto fare, lo farà la Città, che sin dal primo giorno ho onorato con diligenza e lealtà".
Parole importanti quelle dell'oramai ex assessore che non ha dimenticato di ringraziare "quei consiglieri che continuano ancora a mantenere fermo al centro dell'azione politica il programma elettorale che venne fissato al momento della candidatura a Sindaco, ringrazio quegli assessori che si sono rivelati onesti e leali nel loro modo di fare e di dire, ringrazio quei dirigenti che mi hanno ascoltato e talvolta spiegato dinamiche tecniche a me ignote, comprendendo quello stato di disagio del non sapere aspetti burocratici. A quel dirigente che, invece, mi ha ostacolato, non riscontrando le mie richieste a mezzo mail, negandosi al telefono, trincerandosi su false scuse, non posso che dire di aver danneggiato solo la Città di Altamura" continua amara l'assessore.
"Sono felice di ritornare al mio mondo, ai miei ragazzi, per insegnare loro che la libertà della loro mente oggi è la più grande e profonda libertà che nessuno potrà mai limitare, tarpare. La libertà della discussione, del dissenso che non si rinviene più come motivo di costruzione del fare squadra".