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Religioni
"Nozze da teatro di posa" presso la Parrocchia di S. Teresa
Il Vescovo alza la voce davanti alla Diocesi. "La ricchezza che calpesta le regole non rispetta il prossimo e l'Autorità Ecclesiastica"
Altamura - giovedì 15 luglio 2010
11.04
Mons. Mario Paciello, vescovo della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, non condivide il comportamento, definito non corretto, di uno dei sacerdoti di Altamura. La scorsa settimana, infatti, presso la Parrocchia di S. Teresa, è stato celebrato un matrimonio all'insegna della sfarzosità e che, con determinate scelte da parte dei protagonisti, avrebbe messo in discussione la sacralità di una cerimonia importante quale il matrimonio. Riportiamo le parole, pubblicando il comunicato stampa pervenutoci, che il nostro Vescovo ha diffuso per esprimere tutto il suo malcontento sulla questione.
"Essere venuto a conoscenza in ritardo di un comportamento totalmente al di fuori delle norme liturgiche, del senso della misura e del buon gusto, non mi impedisce di alzare la voce davanti alla Diocesi, per esprimere tutta la mia disapprovazione per il modo scorretto e autonomo di gestire la celebrazione di un matrimonio. La ricchezza che calpesta le regole, strumentalizza il gesto sacro, rende la Chiesa un giardino artificiale per nozze da teatro di posa, programma ed esegue musiche proibite durante le azioni liturgiche, suscita giustificata indignazione nel popolo, toglie credibilità alla norma e a chi la fa osservare, è una ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo e dell'Autorità Ecclesiastica.
Mi sorprende molto che il Parroco di S. Teresa in Altamura abbia permesso una serie di abusi che mettono in gravi difficoltà i confratelli Sacerdoti e il suo stesso ruolo di coordinamento e di vigilanza della pastorale cittadina. Esorto chiunque fosse tentato di prendere come pietra di paragone questo matrimonio, per avanzare richieste e pretese per eventuali imitazioni, di ritenerlo un imprevisto incidente di percorso di tutte le corrette e dignitose celebrazioni liturgiche che si svolgono in Diocesi".
"Essere venuto a conoscenza in ritardo di un comportamento totalmente al di fuori delle norme liturgiche, del senso della misura e del buon gusto, non mi impedisce di alzare la voce davanti alla Diocesi, per esprimere tutta la mia disapprovazione per il modo scorretto e autonomo di gestire la celebrazione di un matrimonio. La ricchezza che calpesta le regole, strumentalizza il gesto sacro, rende la Chiesa un giardino artificiale per nozze da teatro di posa, programma ed esegue musiche proibite durante le azioni liturgiche, suscita giustificata indignazione nel popolo, toglie credibilità alla norma e a chi la fa osservare, è una ricchezza che dà scandalo e non ha rispetto del prossimo e dell'Autorità Ecclesiastica.
Mi sorprende molto che il Parroco di S. Teresa in Altamura abbia permesso una serie di abusi che mettono in gravi difficoltà i confratelli Sacerdoti e il suo stesso ruolo di coordinamento e di vigilanza della pastorale cittadina. Esorto chiunque fosse tentato di prendere come pietra di paragone questo matrimonio, per avanzare richieste e pretese per eventuali imitazioni, di ritenerlo un imprevisto incidente di percorso di tutte le corrette e dignitose celebrazioni liturgiche che si svolgono in Diocesi".