Territorio
No alle pale eoliche sull’Alta Murgia
L’impegno del presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia
Altamura - mercoledì 17 febbraio 2010
Il Presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Girolamo Pugliese, quattro anni fa attraverso un sopralluogo nel territorio di Minervino Murgie, impedì l'installazione di quattro torri eoliche che la Regione sosteneva fossero state autorizzate dal Parco. In questi giorni, il presidente torna a ribadire che "neanche una sola torre eolica è stata impiantata del territorio del Parco".
Lo stesso Pugliese aggiunge che "dopo quel tentativo di coinvolgere il Parco in un'euforica e interessata politica di insediamenti di fonti di energia alternativa, abbiamo segnalato a tutte le Amministrazioni competenti in materia di impianti energetici e di valutazioni ambientali, in particolar modo alla Regione Puglia, che la realizzazione degli impianti eolici per la produzione industriale di energia fuori dal Parco ma nella Zona di Protezione Speciale Murgia Alta, non era preceduta da un'adeguata valutazione della loro incidenza sugli habitat naturali, sulle specie e sugli habitat di specie che distinguono una delle più grandi e importanti Z.P.S. d'Europa. Siamo stati inascoltati, se non liquidati con supponenza e arroganza".
L'impegno del presidente Pugliese è notevole sia "in sede giudiziaria amministrativa dove sono stati impugnati – come egli stesso afferma – i provvedimenti di diniego alla realizzazione di impianti, sia in sede panale dove il Parco si è costituito parte offesa e parte civile".
Lo stesso Pugliese aggiunge che "dopo quel tentativo di coinvolgere il Parco in un'euforica e interessata politica di insediamenti di fonti di energia alternativa, abbiamo segnalato a tutte le Amministrazioni competenti in materia di impianti energetici e di valutazioni ambientali, in particolar modo alla Regione Puglia, che la realizzazione degli impianti eolici per la produzione industriale di energia fuori dal Parco ma nella Zona di Protezione Speciale Murgia Alta, non era preceduta da un'adeguata valutazione della loro incidenza sugli habitat naturali, sulle specie e sugli habitat di specie che distinguono una delle più grandi e importanti Z.P.S. d'Europa. Siamo stati inascoltati, se non liquidati con supponenza e arroganza".
L'impegno del presidente Pugliese è notevole sia "in sede giudiziaria amministrativa dove sono stati impugnati – come egli stesso afferma – i provvedimenti di diniego alla realizzazione di impianti, sia in sede panale dove il Parco si è costituito parte offesa e parte civile".