Niente dimissioni, la maggioranza tira dritto verso il bilancio di previsione

"Una messa in scena ben architettata da chi ha sete di potere. Una messa in scena con tanto di figuranti che scelgono Barabba invece di Gesù Cristo".

E' questo il giudizio espresso dal consigliere Nicola Fedele Loizzo durante il consiglio comunale monotematico chiesto dalle opposizioni per capire se e in che modo la maggioranza di governo intende andare avanti rimasta orfana del sindaco Giacinto Forte formalmente sospeso dopo lo scandalo tangenti.
Loizzo, il consigliere considerato il deus ex macchina dell'amministrazione Forte, ha lasciato cuocere a fuoco lento opposizione e pubblico in aula per oltre tre ore, restando indifferente alle tante accuse mosse dai banchi dell'opposizione.
Da perfetto stratega ha atteso che gli animi si surriscaldassero, ha provocato a dovere l'ex alleato Morgese per far scoppiare il parapiglia in aula e costringere i carabinieri in tenuta antisommossa ad entrare in aula consiliare. Inutili le richieste dei consiglieri di opposizione che chiedevano al pubblico di tacere e di mantenere la calma per costringere la maggioranza a dare spiegazioni. Inutili i sermoni contro la mala politica, inutili gli appelli all'etica, alla morale e al senso di rispetto per una città duramente ferita dallo scandalo giudiziario che ha travolto il primo cittadino.
Tre ore di consiglio hanno prodotto il nulla di fatto. L'amministrazione resta in carica e la maggioranza è pronta ad approvare a fine agosto il bilancio di previsione 2017 - 2018.

I consiglieri di opposizione a turno si sono sgolati per chiedere prima le dimissioni di almeno tre consiglieri della maggioranza mettendo già sul banco le proprie dimissioni, poi dinanzi al silenzio dei colleghi, Melodia, Stigliano, Mascolo hanno chiesto a più riprese in che modo la maggioranza intenda continuare questa esperienza amministrativa e in che modo si intende supportare il lavoro del commissario prefettizio.
Parole cadute nel vuoto nonostante le proteste del pubblico presente in aula.

Dopo oltre due ore il primo consigliere tra i banchi della maggioranza a proferire parole è Antonio Petrara che ribadisce la propria fiducia nel sindaco invitando al gente a non emettere sentenze prima di avere certezza.
Dopo due sospensioni, l'intera coalizione uscita vincitrice dalle elezioni del 2015 affida ad un documento letto in aula da Maria Clemente le proprie determinazioni confermando la volontà di restare in carica nella speranza che il sindaco possa presto chiarire la propria posizione a meno che "non sia lo stesso primo cittadino a decidere di fare un passo indietro".
Un messaggio preciso così come sono precise e taglienti le parole che la consigliera rivolge all'opposizione: "Se dobbiamo parlare di interesse personale tutti i presenti in aula dovrebbero farsi un esame di coscienza".
L'ennesima miccia che fa scattare in piedi i consiglieri di opposizione.

Tanti, forse troppi, gli interventi in aula che nulla aggiungono ed una situazione già scontata in partenza.
Alla fine è lo stesso Loizzo che nonostante gli inutili insulti che arrivano dal pubblico definisce "Animali" i consiglieri di opposizione giudicando "una messa in scena architettata ad arte da chi ha sete di potere" l'intero consiglio comunale.
Dopo un acceso botta e risposta tra maggioranza e opposizione e mentre il presidente Marroccoli fa sempre più fatica a mantenere la calma, per esasperazione e prima che il rischio di una rissa si concretizzi dinanzi ai vigili e carabinieri, manca il numero legale e la maggioranza si dilegua nelle sale comunali.
Il dubbio tuttavia resta: chi sono i veri registi di questa sceneggiata?

Il sospetto è che la situazione sia ben più complessa di quanto in aula hanno cercato di spiegare.