La città
Murgia avvelenata, parlano i Movimenti civici di Altamura
"Circolo delle Formiche" e "Spiragli" invitano l'Amministrazione a costituirsi parte civile nel processo. "La sete di giustizia richiede attori protagonisti e non spettatori inermi"
Altamura - martedì 17 gennaio 2012
09.44
Arriva anche dai Movimenti "Circolo delle Formiche" e "Spiragli" l'invito all'amministrazione comunale di Altamura a costituirsi parte civile nell'ambito del procedimento giudiziario denominato "Murgia avvelenata". Una vicenda che risale al 2003, quando associazioni ambientaliste e di agricoltori segnalarono la presenza di rifiuti e sostanze maleodoranti su circa 300 ettari di territorio comunale (Contrada Cervoni). Immediato l'intervento in massa delle forze dell'ordine, degli enti locali, della magistratura e delle commissioni parlamentari.
Analogo fenomeno fu scoperto anche in una zona del territorio di Gravina (Contrada Finocchio). I Comuni di Altamura e Gravina vietarono il pascolo e la coltivazione sui terreni che – dalle prime analisi – risultarono contaminati da rifiuti di ogni genere.
"Scoppiava lo scandalo Murgia Avvelenata, una sciagura: sotto il profilo ambientale, sanitario, economico", affermano i Movimenti.
E aggiungono: "Sono passati oltre otto anni dalla vicenda e, nei mesi scorsi, finalmente ha preso avvio il processo contro i presunti responsabili di tale scempio. Lo scorso 26 settembre, il Giudice dell'Udienza Preliminare Vito Fanizzi ha disposto il rinvio a giudizio per quattro persone imputate (titolari, amministratori e collaboratori della società Tersan Puglia di Modugno)".
Domani è fissata la prima udienza del processo presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Modugno. Con il provvedimento di rinvio a giudizio, il GUP Fanizzi ha ammesso la costituzione di parte civile di tutti i soggetti che avevano fatto richiesta (come il Comune di Modugno, Legambiente, Codacons, proprietari di aree vicine a quelle interessate allo spargimento).
"Manca clamorosamente il Comune di Altamura, che non ha fatto richiesta di costituirsi parte civile. Una decisione incomprensibile, che mortifica la sete di giustizia della comunità altamurana. Si dividono i fronti, si moltiplicano i confronti, si accendono i dibattiti e, in un paese civile, tutto ci sembra plausibile, anzi, necessario, se avviene all'interno di una dialettica difesa e condivisa e di un minimo comune denominatore: l'interesse collettivo. Non comprendiamo, invece, il silenzio, la reticenza, l'inettitudine, specie se questi provengono da chi sarebbe deputato, per legge, ad esercitare un'azione, e non lo fa".
I Movimenti esprimono amarezza nei confronti della amministrazione comunale, schiacciati dalla impossibilità (per legge) di costituirsi parte civile come semplici cittadini, seppur confluiti in comitati civici. "Potrebbe farlo il Comune di Altamura, - dichiarano - che sarebbe rappresentante, in quel caso, degli interessi di una intera Città, di un intero territorio. Ma il Comune di Altamura è immoto: resta affacciato a guardare quello che accade, come se quello che accade non riguardasse anche esso. E allora noi, semplici cittadini, merce di scambio elettorale, leviamo la nostra indignazione e, non potendo far valere i nostri diritti ex lege, rivendichiamo con forza il nostro diritto morale a chiedere che, una volta per tutte, chi amministra si decida a farlo nell'interesse di chi è amministrato".
E concludono: "L'amministrazione comunale dimostri un minimo di orgoglio e di dignità, tuteli finalmente l'interesse collettivo costituendo il Comune di Altamura come parte lesa nel processo "Murgia Avvelenata". Ultima data utile per farlo è la prima udienza del processo fissata per mercoledì 18 gennaio 2012. La sete di giustizia richiede attori protagonisti e non spettatori inermi".
Analogo fenomeno fu scoperto anche in una zona del territorio di Gravina (Contrada Finocchio). I Comuni di Altamura e Gravina vietarono il pascolo e la coltivazione sui terreni che – dalle prime analisi – risultarono contaminati da rifiuti di ogni genere.
"Scoppiava lo scandalo Murgia Avvelenata, una sciagura: sotto il profilo ambientale, sanitario, economico", affermano i Movimenti.
E aggiungono: "Sono passati oltre otto anni dalla vicenda e, nei mesi scorsi, finalmente ha preso avvio il processo contro i presunti responsabili di tale scempio. Lo scorso 26 settembre, il Giudice dell'Udienza Preliminare Vito Fanizzi ha disposto il rinvio a giudizio per quattro persone imputate (titolari, amministratori e collaboratori della società Tersan Puglia di Modugno)".
Domani è fissata la prima udienza del processo presso il Tribunale di Bari, sezione distaccata di Modugno. Con il provvedimento di rinvio a giudizio, il GUP Fanizzi ha ammesso la costituzione di parte civile di tutti i soggetti che avevano fatto richiesta (come il Comune di Modugno, Legambiente, Codacons, proprietari di aree vicine a quelle interessate allo spargimento).
"Manca clamorosamente il Comune di Altamura, che non ha fatto richiesta di costituirsi parte civile. Una decisione incomprensibile, che mortifica la sete di giustizia della comunità altamurana. Si dividono i fronti, si moltiplicano i confronti, si accendono i dibattiti e, in un paese civile, tutto ci sembra plausibile, anzi, necessario, se avviene all'interno di una dialettica difesa e condivisa e di un minimo comune denominatore: l'interesse collettivo. Non comprendiamo, invece, il silenzio, la reticenza, l'inettitudine, specie se questi provengono da chi sarebbe deputato, per legge, ad esercitare un'azione, e non lo fa".
I Movimenti esprimono amarezza nei confronti della amministrazione comunale, schiacciati dalla impossibilità (per legge) di costituirsi parte civile come semplici cittadini, seppur confluiti in comitati civici. "Potrebbe farlo il Comune di Altamura, - dichiarano - che sarebbe rappresentante, in quel caso, degli interessi di una intera Città, di un intero territorio. Ma il Comune di Altamura è immoto: resta affacciato a guardare quello che accade, come se quello che accade non riguardasse anche esso. E allora noi, semplici cittadini, merce di scambio elettorale, leviamo la nostra indignazione e, non potendo far valere i nostri diritti ex lege, rivendichiamo con forza il nostro diritto morale a chiedere che, una volta per tutte, chi amministra si decida a farlo nell'interesse di chi è amministrato".
E concludono: "L'amministrazione comunale dimostri un minimo di orgoglio e di dignità, tuteli finalmente l'interesse collettivo costituendo il Comune di Altamura come parte lesa nel processo "Murgia Avvelenata". Ultima data utile per farlo è la prima udienza del processo fissata per mercoledì 18 gennaio 2012. La sete di giustizia richiede attori protagonisti e non spettatori inermi".