Cronaca
Processo mafia e politica, assolti sei imputati
Sentenza di assoluzione "perché il fatto non sussiste"
Altamura - martedì 8 ottobre 2013
11.16
Tutti assolti "perché il fatto non sussiste". È questo l'esito del maxi processo sui presunti intrecci tra mafia, politica e imprenditoria altamurana per i sei imputati che hanno affrontato il rito abbreviato, avviato lo scorso 22 aprile. Il pm antimafia Desirèe Digeronimo aveva chiesto sei condanne al gup del Tribunale di Bari, Gianluca Anglana: 8 anni per Domenico Cicirelli, 3 anni per Vito Zaccaria, 2 per Vincenzo Laterza, 8 per Vincenzo Siani, 4 anni e 2 mesi per i marescialli dei CC, Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto.
I primi tre imputati ricadevano nella vicenda legata alla aggressione del giornalista altamurano Alessio Dipalo, avvenuta nel luglio 2006. Dipalo avrebbe parlato incessantemente, durante trasmissioni radiofoniche da lui condotte, di smaltimento illecito di rifiuti riferendosi ad una impresa del luogo. Per questo sarebbe stato picchiato. Secondo l'ipotesi accusatoria, i mandanti dell'agguato sarebbero stati Cicirelli e Zaccaria, ex assessore e vicesindaco del Comune di Altamura. L'esecutore materiale sarebbe stato invece Laterza. Per Zaccaria era stata chiesta l'assoluzione dall'accusa di concorso esterno nell'associazione mafiosa. Mentre il reato di associazione mafiosa sussisteva per gli altri due imputati.
Le condanne per Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto, rispettivamente comandante della Stazione dei carabinieri di Altamura e maresciallo, riguardavano i reati contestati di favoreggiamento personale e false dichiarazioni. A Logiudice, nello specifico, veniva contestato il reato di agevolazione dell'attività del sodalizio di tipo mafioso per un aiuto offerto al boss altamurano Bartolomeo Dambrosio (freddato nelle campagne murgiane il 6 settembre 2010 mentre faceva jogging) ad eludere le investigazioni delle autorità omettendo di istituire il registro per l'apposizione delle firme. Dambrosio, infatti, sotto sorveglianza speciale, aveva l'obbligo, ogni domenica alle 12, di presentarsi in caserma. Le violazioni di Dambrosio relative ai giorni 4-11-18-25 novembre 2007, 2-9-16-23-30 dicembre 2007 e 6-20-27 gennaio 2008, secondo l'accusa, non sarebbero state denunciate da Logiudice all'autorità giudiziaria.
E infine, il caso Siani. Per l'avvocato e ex consigliere del Comune di Altamura, la Procura aveva chiesto 8 anni di reclusione per presunta estorsione ai danni di Francesco Dipalo, fratello del giornalista e imprenditore del luogo. Nel mese di aprile 2013, la Cassazione aveva annullato l'ordinanza di arresto disposta dal Tribunale del Riesame di Bari per gli avvocati Vito Zaccaria e Vincenzo Siani.
Oggi, l'assoluzione.
I primi tre imputati ricadevano nella vicenda legata alla aggressione del giornalista altamurano Alessio Dipalo, avvenuta nel luglio 2006. Dipalo avrebbe parlato incessantemente, durante trasmissioni radiofoniche da lui condotte, di smaltimento illecito di rifiuti riferendosi ad una impresa del luogo. Per questo sarebbe stato picchiato. Secondo l'ipotesi accusatoria, i mandanti dell'agguato sarebbero stati Cicirelli e Zaccaria, ex assessore e vicesindaco del Comune di Altamura. L'esecutore materiale sarebbe stato invece Laterza. Per Zaccaria era stata chiesta l'assoluzione dall'accusa di concorso esterno nell'associazione mafiosa. Mentre il reato di associazione mafiosa sussisteva per gli altri due imputati.
Le condanne per Nicola Logiudice e Massimo Carotenuto, rispettivamente comandante della Stazione dei carabinieri di Altamura e maresciallo, riguardavano i reati contestati di favoreggiamento personale e false dichiarazioni. A Logiudice, nello specifico, veniva contestato il reato di agevolazione dell'attività del sodalizio di tipo mafioso per un aiuto offerto al boss altamurano Bartolomeo Dambrosio (freddato nelle campagne murgiane il 6 settembre 2010 mentre faceva jogging) ad eludere le investigazioni delle autorità omettendo di istituire il registro per l'apposizione delle firme. Dambrosio, infatti, sotto sorveglianza speciale, aveva l'obbligo, ogni domenica alle 12, di presentarsi in caserma. Le violazioni di Dambrosio relative ai giorni 4-11-18-25 novembre 2007, 2-9-16-23-30 dicembre 2007 e 6-20-27 gennaio 2008, secondo l'accusa, non sarebbero state denunciate da Logiudice all'autorità giudiziaria.
E infine, il caso Siani. Per l'avvocato e ex consigliere del Comune di Altamura, la Procura aveva chiesto 8 anni di reclusione per presunta estorsione ai danni di Francesco Dipalo, fratello del giornalista e imprenditore del luogo. Nel mese di aprile 2013, la Cassazione aveva annullato l'ordinanza di arresto disposta dal Tribunale del Riesame di Bari per gli avvocati Vito Zaccaria e Vincenzo Siani.
Oggi, l'assoluzione.