
Eventi e cultura
Masseria e cripta di Jesce aperte per visite guidate
Giornate FAI di primavera, con studenti di tre istituti
Altamura - sabato 22 marzo 2025
8.43
Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano per la 33ª edizione le Giornate FAI di Primavera, il principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, organizzato dal FAI-Fondo per l'Ambiente Italiano ETS grazie all'impegno e all'entusiasmo di migliaia di volontari: 750 luoghi in 400 città saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Ad Altamura il gruppo FAI ha scelto la Masseria Jesce e la Cripta dell'Angelo (culto di san Michele) per l'apertura al pubblico. I ciceroni sono gli studenti di tre scuole altamurane: Ites "Francesco Maria Genco"; Liceo "Cagnazzi"; Liceo "Federico II di Svevia". Orari: 9.30 - 12.15; 15.00 - 17.15. Contributo libero al FAI a partire da 3 euro. Previsto un servizio navetta Marino Bus in partenza in piazza Aldo Moro ogni 45 minuti nelle fasce orarie delle visite guidate.
La Masseria di Jesce sorge in un'area di grande rilevanza storica e paesaggistica, lungo l'antico tracciato della Via Appia Tarantina, oggi corrispondente alla statale che collega Altamura a Laterza. Questo territorio, caratterizzato da un suggestivo alternarsi di distese pianeggianti, alture carsiche e profonde gravine, ha rappresentato per secoli un punto strategico per le vie di comunicazione e la transumanza. L'area in cui sorge è ricca di testimonianze archeologiche, tra cui una necropoli del III secolo a.C. e un villaggio neolitico sulle colline circostanti. L'attuale complesso, con Masseria e Cripta, risale al XVI secolo e si sovrappone a una struttura preesistente, forse una mansio romana trasformata in abitazione e luogo di culto cristiano. La sua posizione strategica, in un crocevia di rilievo, ne ha mantenuto l'importanza nei secoli. La facciata della masseria è arricchita da decorazioni a coni e beccatelli, da una nicchia con la statua di San Michele Arcangelo e dall'imponente presenza dei contrafforti. Accanto all'ingresso si trova l'accesso alla cappella, una grotta semi-ipogea preceduta da un piccolo dromos; la facciata della cappella è in tufo e presenta una porta ad arco a tutto sesto con una nicchia superiore chiusa. All'interno, sulla destra, è presente una rientranza decorata con affreschi del Nuovo Testamento, mentre sulla sinistra si sviluppa un ciclo pittorico realizzato e firmato da Didaco de Simone nella seconda metà del XVII secolo, che si estende fino alla controfacciata. La volta dell'anticamera è ornata da una decorazione a lacunari. Negli ultimi anni, a cura dell'associazione "Lo scrigno di Pandora", sono state allestite alcune sale e si sono svolti numerosi eventi culturali.
Ad Altamura il gruppo FAI ha scelto la Masseria Jesce e la Cripta dell'Angelo (culto di san Michele) per l'apertura al pubblico. I ciceroni sono gli studenti di tre scuole altamurane: Ites "Francesco Maria Genco"; Liceo "Cagnazzi"; Liceo "Federico II di Svevia". Orari: 9.30 - 12.15; 15.00 - 17.15. Contributo libero al FAI a partire da 3 euro. Previsto un servizio navetta Marino Bus in partenza in piazza Aldo Moro ogni 45 minuti nelle fasce orarie delle visite guidate.
La Masseria di Jesce sorge in un'area di grande rilevanza storica e paesaggistica, lungo l'antico tracciato della Via Appia Tarantina, oggi corrispondente alla statale che collega Altamura a Laterza. Questo territorio, caratterizzato da un suggestivo alternarsi di distese pianeggianti, alture carsiche e profonde gravine, ha rappresentato per secoli un punto strategico per le vie di comunicazione e la transumanza. L'area in cui sorge è ricca di testimonianze archeologiche, tra cui una necropoli del III secolo a.C. e un villaggio neolitico sulle colline circostanti. L'attuale complesso, con Masseria e Cripta, risale al XVI secolo e si sovrappone a una struttura preesistente, forse una mansio romana trasformata in abitazione e luogo di culto cristiano. La sua posizione strategica, in un crocevia di rilievo, ne ha mantenuto l'importanza nei secoli. La facciata della masseria è arricchita da decorazioni a coni e beccatelli, da una nicchia con la statua di San Michele Arcangelo e dall'imponente presenza dei contrafforti. Accanto all'ingresso si trova l'accesso alla cappella, una grotta semi-ipogea preceduta da un piccolo dromos; la facciata della cappella è in tufo e presenta una porta ad arco a tutto sesto con una nicchia superiore chiusa. All'interno, sulla destra, è presente una rientranza decorata con affreschi del Nuovo Testamento, mentre sulla sinistra si sviluppa un ciclo pittorico realizzato e firmato da Didaco de Simone nella seconda metà del XVII secolo, che si estende fino alla controfacciata. La volta dell'anticamera è ornata da una decorazione a lacunari. Negli ultimi anni, a cura dell'associazione "Lo scrigno di Pandora", sono state allestite alcune sale e si sono svolti numerosi eventi culturali.