Religioni
Maria SS. del Buoncammino, stamane la Messa in Cattedrale
Mons. Paciello: "Ciò che è accaduto risulta molto grave". Il Vescovo aggiunge: "Anche quando ad essere ucciso è un delinquente"
Altamura - sabato 11 settembre 2010
19.30
"Il segno di ciò che è accaduto risulta molto grave, anche quando ad essere ucciso è un delinquente". Sono le parole pronunciate da mons. Mario Paciello, vescovo della Diocesi di Altamura – Gravina – Acquaviva delle Fonti, durante la Santa Messa svoltasi stamattina in Cattedrale in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. del Buoncammino. A presiederla, mons. Giacinto Berloco, nunzio apostolico in Venezuela e Lussemburgo, a cui il Vescovo ha rivolto i propri saluti iniziali. Mons. Paciello ha rivolto i saluti anche al capitano del comando Polizia municipale di Altamura Maria Paola Stefanelli e ai consiglieri comunali Renzo Lucariello e Luigi Lorusso, presenti alla funzione.
"Di ciò che sta accadendo – ha aggiunto il Vescovo, riferendosi agli ultimi fatti di sangue – non possono occuparsi solo i giudici, le forze dell'ordine, i politici. C'è bisogno di crescere nella giustizia e nel coraggio della testimonianza. Stiamo diventando troppo noti nel mondo per tali avvenimenti. Dobbiamo, invece, diventare noti perché ci impegniamo nel lavoro, perché promuoviamo il bene".
"L'uomo – ha concluso mons. Paciello - si forma ogni giorno nella famiglia, nella Chiesa, nella società. Dobbiamo chiedere leggi che contribuiscano a non vanificare gli sforzi".
"Di ciò che sta accadendo – ha aggiunto il Vescovo, riferendosi agli ultimi fatti di sangue – non possono occuparsi solo i giudici, le forze dell'ordine, i politici. C'è bisogno di crescere nella giustizia e nel coraggio della testimonianza. Stiamo diventando troppo noti nel mondo per tali avvenimenti. Dobbiamo, invece, diventare noti perché ci impegniamo nel lavoro, perché promuoviamo il bene".
"L'uomo – ha concluso mons. Paciello - si forma ogni giorno nella famiglia, nella Chiesa, nella società. Dobbiamo chiedere leggi che contribuiscano a non vanificare gli sforzi".