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Cronaca
Manette per un pluripregiudicato altamurano
L'accusa è di furto aggravato
Altamura - venerdì 22 novembre 2013
23.32
Un volto già noto alle forze dell'ordine quello di L.S., 31enne altamurano, che nei giorni scorsi si è visto notificare un'ordinanza di misura cautelare consistente nella sottoposizione agli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta del p.m. Manganelli. Furto aggravato, questa l'accusa dalla quale dovrà difendersi. Ma manette e divise, all'evidenza, si stringono al suo vivere contingente tanto da spuntare più volte dagli anfratti del suo bagaglio esperienziale. È un pluripregiudicato infatti. Cosa abbia fatto stavolta è presto detto.
Ad attirare la lente di ingrandimento degli investigatori erano state le sue marce consumate assieme ad un compagno nelle stradine del borgo antico di città che, come nei più classici libri di racconti, si veste di effetto seppia quasi a tracciar i contorni di storie buie. Sono bastati i fari di una gazzella, in servizio sul posto quella sera del 18 settembre, a rompere il lento ritmo del loro bighellonare spensierato o assuefatto alla routine. E via a gambe alte con l'intento di far perdere le proprie tracce, seguiti a ruota dai militari. Nella corsa i due hanno avvistato un cantiere edile, forse ritenuto luogo propizio per lanciare all'interno una borsa. Pensavano ovviamente di disfarsene. Ma i carabinieri del Norm della Compagnia di Altamura, di contro alle vane speranze nutrite dai malviventi, hanno fatto presto a tirare la rete. Recuperata la borsa contenente un computer portatile che dalle indagini risulterà poi derubato da un appartamento. L'incrocio dei dati e le analisi condotte dagli investigatori hanno permesso l'individuazione dei proprietari del pc, subito restituito.
Per i due il dado è tratto: arresti domiciliari per L.S. e una denuncia a piede libero per concorso negli stessi reati per il suo amico di disavventure.
Ad attirare la lente di ingrandimento degli investigatori erano state le sue marce consumate assieme ad un compagno nelle stradine del borgo antico di città che, come nei più classici libri di racconti, si veste di effetto seppia quasi a tracciar i contorni di storie buie. Sono bastati i fari di una gazzella, in servizio sul posto quella sera del 18 settembre, a rompere il lento ritmo del loro bighellonare spensierato o assuefatto alla routine. E via a gambe alte con l'intento di far perdere le proprie tracce, seguiti a ruota dai militari. Nella corsa i due hanno avvistato un cantiere edile, forse ritenuto luogo propizio per lanciare all'interno una borsa. Pensavano ovviamente di disfarsene. Ma i carabinieri del Norm della Compagnia di Altamura, di contro alle vane speranze nutrite dai malviventi, hanno fatto presto a tirare la rete. Recuperata la borsa contenente un computer portatile che dalle indagini risulterà poi derubato da un appartamento. L'incrocio dei dati e le analisi condotte dagli investigatori hanno permesso l'individuazione dei proprietari del pc, subito restituito.
Per i due il dado è tratto: arresti domiciliari per L.S. e una denuncia a piede libero per concorso negli stessi reati per il suo amico di disavventure.