Territorio
Maltempo e tromba d'aria, chiesto lo stato di calamità naturale anche per Altamura
L’Ufficio Agricoltura e la Protezione civile stanno raccogliendo le segnalazioni dei danni. Un nuovo tavolo di coordinamento alla Provincia
Altamura - martedì 14 giugno 2011
20.47
Le prime informazioni parlavano di danni lievi. Ed invece il maltempo e la tromba d'aria dello scorso 8 giugno hanno indotto l'Amministrazione comunale a chiedere il riconoscimento dello stato di calamità naturale. L'Ufficio Agricoltura e la Protezione civile stanno raccogliendo le segnalazioni dei danni provocati alle coltivazioni, alle strutture rurali, alle infrastrutture civili ed al verde pubblico (alberi caduti o pericolanti). Dunque si procede alla predisposizione di tutti gli atti necessari alla richiesta.
Lo scorso 9 giugno, il Movimento cittadino Aria Fresca aveva sollecitato l'Amministrazione comunale a «dichiarare urgentemente lo stato di calamità naturale per le zone colpite». Inoltre chiedeva «che le Autorità in indirizzo dispongano, con l'ausilio dei tecnici comunali e degli operatori della polizia municipale e con la indispensabile celerità, una mappatura delle zone del territorio comunale colpite e l'accertamento della consistenza dei danni arrecati alle colture ed a beni riconducibili a numerosi complessi aziendali produttivi del territorio altamurano».
Nella stessa data, come riporta un comunicato diffuso da Palazzo di Città, il sindaco Mario Stacca ha inviato all'Assessorato alle Risorse Agrolimentari della Regione Puglia la richiesta di avvio delle procedure della dichiarazione di stato di calamità in quanto il violento evento atmosferico «ha provocato gravissimi danni a diverse coltivazioni agricole in atto, in particolare ortaggi, oliveti, mandorleti ed anche colture cerealicole, oltre a danneggiare strutture aziendali come capannoni, fienili...». Il 9 giugno, si legge nella nota, «sono stati effettuati i sopralluoghi per la mappatura delle zone colpite».
Per le segnalazioni di danni occorre rivolgersi all'Ufficio Agricoltura (piazza Repubblica, 080.3107409) ed alla Protezione Civile (via Ofanto, 080.3160974).
«Uguale tempestività - si conclude nel comunicato - gli uffici hanno avuto anche in occasione del precedente evento calamitoso, il nubifragio dell'1 marzo». In quella circostanza complessivamente sono stati calcolati 1,5 milioni di euro tra danni all'agricoltura ed alle strutture ed interventi di somma urgenza per ripristinare la percorribilità di strade e contrade.
Intanto, durante il tavolo di coordinamento convocato ieri presso la sala giunta della Provincia di Bari, il presidente Francesco Schittulli ed i Sindaci di Adelfia, Casamassima, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano, Rutigliano Sammichele Turi e Toritto, Comuni colpiti dalle violente grandinate dello scorso 8 giugno, hanno chiesto al Governo nazionale «il riconoscimento dello stato di emergenza e non di calamità naturale» e alla Regione Puglia «di destinare anche fondi della Protezione Civile ai Comuni del sud est barese» per i danni causati ad attività agricole, industriali e commerciali, ad infrastrutture, monumenti storici, edifici pubblici e privati. Il tavolo di coordinamento tornerà a riunirsi lunedì 27 giugno alle ore 12.00 presso la Provincia di Bari per un primo bilancio operativo.
Lo scorso 9 giugno, il Movimento cittadino Aria Fresca aveva sollecitato l'Amministrazione comunale a «dichiarare urgentemente lo stato di calamità naturale per le zone colpite». Inoltre chiedeva «che le Autorità in indirizzo dispongano, con l'ausilio dei tecnici comunali e degli operatori della polizia municipale e con la indispensabile celerità, una mappatura delle zone del territorio comunale colpite e l'accertamento della consistenza dei danni arrecati alle colture ed a beni riconducibili a numerosi complessi aziendali produttivi del territorio altamurano».
Nella stessa data, come riporta un comunicato diffuso da Palazzo di Città, il sindaco Mario Stacca ha inviato all'Assessorato alle Risorse Agrolimentari della Regione Puglia la richiesta di avvio delle procedure della dichiarazione di stato di calamità in quanto il violento evento atmosferico «ha provocato gravissimi danni a diverse coltivazioni agricole in atto, in particolare ortaggi, oliveti, mandorleti ed anche colture cerealicole, oltre a danneggiare strutture aziendali come capannoni, fienili...». Il 9 giugno, si legge nella nota, «sono stati effettuati i sopralluoghi per la mappatura delle zone colpite».
Per le segnalazioni di danni occorre rivolgersi all'Ufficio Agricoltura (piazza Repubblica, 080.3107409) ed alla Protezione Civile (via Ofanto, 080.3160974).
«Uguale tempestività - si conclude nel comunicato - gli uffici hanno avuto anche in occasione del precedente evento calamitoso, il nubifragio dell'1 marzo». In quella circostanza complessivamente sono stati calcolati 1,5 milioni di euro tra danni all'agricoltura ed alle strutture ed interventi di somma urgenza per ripristinare la percorribilità di strade e contrade.
Intanto, durante il tavolo di coordinamento convocato ieri presso la sala giunta della Provincia di Bari, il presidente Francesco Schittulli ed i Sindaci di Adelfia, Casamassima, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro, Polignano, Rutigliano Sammichele Turi e Toritto, Comuni colpiti dalle violente grandinate dello scorso 8 giugno, hanno chiesto al Governo nazionale «il riconoscimento dello stato di emergenza e non di calamità naturale» e alla Regione Puglia «di destinare anche fondi della Protezione Civile ai Comuni del sud est barese» per i danni causati ad attività agricole, industriali e commerciali, ad infrastrutture, monumenti storici, edifici pubblici e privati. Il tavolo di coordinamento tornerà a riunirsi lunedì 27 giugno alle ore 12.00 presso la Provincia di Bari per un primo bilancio operativo.