Territorio
"Made in Murgia": i prodotti di qualità fanno la differenza
Convegno nella Fiera di San Giorgio. Con Lucia Forte (consorzio pane Altamura Dop)
Altamura - martedì 23 aprile 2024
18.00
"Made in Murgia": i prodotti Dop che fanno la differenza. Questo uno dei tanti temi affrontati nella Agorà della 730esima edizione della Fiera di San Giorgio che si è conclusa ieri a Gravina in Puglia.
Quando si parla di prodotti a marchio di origine, come le Dop (denominazione di origine protetta), immancabile è il pane di Altamura. Il primo pane d'Europa a ottenere - nel 2003 - la denominazione di origine protetta nella categoria dei prodotti da forno. Come da disciplinare, "la zona di produzione comprende soltanto il territorio amministrativo del comune di Altamura" ma c'è un coinvolgimento del territorio murgiano perché sempre il disciplinare recita: "Il territorio di produzione dei grani impiegati per ottenere semole rimacinate comprende i territori dei comuni di: Altamura- Gravina in Puglia - Poggiorsini- Spinazzola- Minervino Murge".
Al convegno ha relazionato Lucia Forte, presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del pane Dop di Altamura. Nel suo intervento, ha ripercorso le tappe salienti del percorso di qualità del prodotto altamurano su cui, di recente, è stato anche intrapreso l'iter per l'inclusione dell'arte del pane di Altamura DOP nell'inventario dei beni del patrimonio immateriale protetto dall'Unesco, non solo come prodotto alimentare, ma come emblema di una tradizione identitaria territoriale.
"Il pane - ha detto Lucia Forte - è una costante presenza dall'antichità ai giorni nostri ed è un alimento che ha il pregio di essere, al tempo stesso, cibo e simbolo. È uno dei prodotti più ricchi di significati, valori simbolici e valenze culturali. Il Pane di Altamura DOP non è un prodotto qualunque, ma il primo in Europa ad ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta. Orazio ne parlava già come "pane migliore del mondo", segno di una tradizione che risale a oltre due millenni fa".
"La candidatura Unesco - ha aggiunto Lucia Forte - mira a riconoscere il valore del pane di Altamura DOP come emblema dell'ingegno umano e della connessione tra l'uomo, la terra e la tradizione. La qualità del prodotto è strettamente legata alla qualità delle materie prime locali utilizzate e al metodo tradizionale di produzione che rispetta i tempi di lievitazione. Inoltre, è un elemento fondamentale della dieta mediterranea, anch'essa protetta dall'Unesco, per le sue proprietà nel preservare un ottimale stato di salute grazie allo stile di vita ed al regime alimentare che prevede, nel quale il pane è indiscusso protagonista alla base della piramide. Il pane di Altamura DOP è un simbolo vivente della nostra cultura ed è espressione del genius loci del nostro territorio. È frutto di una tradizione secolare che si radica nella cultura contadina della Murgia ed è il pane di una intera comunità. La tradizione nella lavorazione di questo pane è stata tramandata di generazione in generazione, diventando parte integrante della cultura locale.
"È diventata maestria perfezionata e adattata ai nuovi trend di consumo - ha aggiunto - ma mantenendo quella sua connotazione di arte. Sono qui per chiedere che l'arte della panificazione sia riconosciuta come parte del patrimonio culturale dell'umanità, trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, secondo i criteri previsti dalla Convenzione Unesco del 2003 per il patrimonio immateriale. Come Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Pane di Altamura DOP ne abbiamo riconosciuto il potenziale e lavoriamo, assiduamente, per ampliarne la notorietà oltre i confini della nostra città. Ci dedichiamo alla tutela e promozione del pane, ponendo enfasi sulla creazione di valore per tutti gli attori coinvolti e sulla centralità del cliente nel mercato nazionale ed estero. Il riconoscimento della DOP ottenuto nel 2003 è stato un primo, importante traguardo, ma puntiamo a promuovere attivamente la storia e il valore del pane, coinvolgendo musei, istituzioni educative e tutti i luoghi che possano essere anima del territorio. La tutela della denominazione di origine Pane di Altamura DOP favorisce l'economia locale, rispetta l'ambiente perché salvaguarda gli ecosistemi e la biodiversità e sostiene la coesione sociale della comunità".
Al convegno, moderato dalla giornalista Giuliana Vendola, hanno partecipato l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Gravina, Leo Vicino, e i rappresentanti delle associazioni di categoria Rosamaria Derosa, presidente di CNA Puglia, e Michele Capone, di Confartigianato Gravina.
Quando si parla di prodotti a marchio di origine, come le Dop (denominazione di origine protetta), immancabile è il pane di Altamura. Il primo pane d'Europa a ottenere - nel 2003 - la denominazione di origine protetta nella categoria dei prodotti da forno. Come da disciplinare, "la zona di produzione comprende soltanto il territorio amministrativo del comune di Altamura" ma c'è un coinvolgimento del territorio murgiano perché sempre il disciplinare recita: "Il territorio di produzione dei grani impiegati per ottenere semole rimacinate comprende i territori dei comuni di: Altamura- Gravina in Puglia - Poggiorsini- Spinazzola- Minervino Murge".
Al convegno ha relazionato Lucia Forte, presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione del pane Dop di Altamura. Nel suo intervento, ha ripercorso le tappe salienti del percorso di qualità del prodotto altamurano su cui, di recente, è stato anche intrapreso l'iter per l'inclusione dell'arte del pane di Altamura DOP nell'inventario dei beni del patrimonio immateriale protetto dall'Unesco, non solo come prodotto alimentare, ma come emblema di una tradizione identitaria territoriale.
"Il pane - ha detto Lucia Forte - è una costante presenza dall'antichità ai giorni nostri ed è un alimento che ha il pregio di essere, al tempo stesso, cibo e simbolo. È uno dei prodotti più ricchi di significati, valori simbolici e valenze culturali. Il Pane di Altamura DOP non è un prodotto qualunque, ma il primo in Europa ad ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Protetta. Orazio ne parlava già come "pane migliore del mondo", segno di una tradizione che risale a oltre due millenni fa".
"La candidatura Unesco - ha aggiunto Lucia Forte - mira a riconoscere il valore del pane di Altamura DOP come emblema dell'ingegno umano e della connessione tra l'uomo, la terra e la tradizione. La qualità del prodotto è strettamente legata alla qualità delle materie prime locali utilizzate e al metodo tradizionale di produzione che rispetta i tempi di lievitazione. Inoltre, è un elemento fondamentale della dieta mediterranea, anch'essa protetta dall'Unesco, per le sue proprietà nel preservare un ottimale stato di salute grazie allo stile di vita ed al regime alimentare che prevede, nel quale il pane è indiscusso protagonista alla base della piramide. Il pane di Altamura DOP è un simbolo vivente della nostra cultura ed è espressione del genius loci del nostro territorio. È frutto di una tradizione secolare che si radica nella cultura contadina della Murgia ed è il pane di una intera comunità. La tradizione nella lavorazione di questo pane è stata tramandata di generazione in generazione, diventando parte integrante della cultura locale.
"È diventata maestria perfezionata e adattata ai nuovi trend di consumo - ha aggiunto - ma mantenendo quella sua connotazione di arte. Sono qui per chiedere che l'arte della panificazione sia riconosciuta come parte del patrimonio culturale dell'umanità, trasmesso di generazione in generazione e continuamente ricreato, in grado di fornire alla comunità un senso di identità e continuità e di promuovere il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana, secondo i criteri previsti dalla Convenzione Unesco del 2003 per il patrimonio immateriale. Come Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione del Pane di Altamura DOP ne abbiamo riconosciuto il potenziale e lavoriamo, assiduamente, per ampliarne la notorietà oltre i confini della nostra città. Ci dedichiamo alla tutela e promozione del pane, ponendo enfasi sulla creazione di valore per tutti gli attori coinvolti e sulla centralità del cliente nel mercato nazionale ed estero. Il riconoscimento della DOP ottenuto nel 2003 è stato un primo, importante traguardo, ma puntiamo a promuovere attivamente la storia e il valore del pane, coinvolgendo musei, istituzioni educative e tutti i luoghi che possano essere anima del territorio. La tutela della denominazione di origine Pane di Altamura DOP favorisce l'economia locale, rispetta l'ambiente perché salvaguarda gli ecosistemi e la biodiversità e sostiene la coesione sociale della comunità".
Al convegno, moderato dalla giornalista Giuliana Vendola, hanno partecipato l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Gravina, Leo Vicino, e i rappresentanti delle associazioni di categoria Rosamaria Derosa, presidente di CNA Puglia, e Michele Capone, di Confartigianato Gravina.